Beh... l'hanno preso in parola. Cosa pretendeva?

Infatti, quello che mi sono chiesto anch'io

non l'ho proprio capita... per coerenza con se stesso dovrebbe essere contento

La pubblicità è l'anima del commercio. Secondo me lui essendo in fase calante come la luna, ha tentanto la mossa pubblicitaria dove dice 'io non voglio giudizi'....e giù discussioni pubblicità e cene.

Ora visto che la gente si 'dimentica' di lui ritorna a fare cu-cu come Berlusconi alla Merkel....

ridicolo

Francamente dubito che Marchesi abbia bisogno o voglia di rilanciarsi.
Penso che sia soltanto nella posizione di poter fare quello che vorrebbero fare tanti chef ma che per ovvie ragioni diplomatiche non possono.

Di seguito un altro punto di vista:

Gualtiero Marchesi aveva lanciato una provocazione per dire che non devono essere le guide il riferimento del proprio lavoro, ma il cliente. Ma alla Michelin le provocazioni non piacciono, o forse non le capiscono, e a quanto scrive Marisa Fumagalli hanno relegato il locale di Erbusco ad un mero ristorante di albergo. Ora, se la cucina di Marchesi non era nelle loro corde, potevano farlo prima, molto tempo prima. Loro hanno accettato una proposta irricevibile, come se a dettare le leggi della critica fosse lo stesso criticato. Gambero Rosso ed Espresso, giustamente, l’hanno recensito e giudicato, la Michelin no. E siamo solo alla vigilia di una presentazione, che suona anche come una provocazione: avviene di fronte al nuovo locale di Marchesi a Milano, nel ristorante di un suo allievo, al Trussardi alla Scala. Il segnale sembra chiaro: umiliare un simbolo della cucina italiana. E ai francofoni non sembra vero. La verità: non è Gualtiero che ha rinunciato alle stelle, ma la Michelin che ha rinunciato alla critica.

Secondo me ha parlato troppo Marchesi ed è ovvio che l'hanno preso in parola. Poteva omettere il ritiro delle stelle ma tirare lo stesso la stoccata ai cugini francesi. Lo sanno tutti che 5 su 26 è una differenza colossale che non esiste. E' più da signori non considerarli, però vuoi mettere parlarne?

Io non discuto la bravura in cucina di Marchesi e la bravura nell'insegnare a decine e decine di nostri nuovi ristoratori la sua tecnica. Mi sembra uno stile da 'reality show' dire quello che ha detto. E che ripeto, fa sempre comodo parlarne.

nebbiolo75 ha scrittoMi sembra uno stile da 'reality show' dire quello che ha detto. E che ripeto, fa sempre comodo parlarne.

Non zo, non penso.
DiGiamolo chiaramente: quanti Chef vorrebbero togliersi qualche sassolino con Micheli, Gamberi, Bonilli e Fantilli ma non possono
Lui può e carica a testa bassa, criticandoli comunque.

Penso io nè.

Fante ha scritto

nebbiolo75 ha scrittoMi sembra uno stile da 'reality show' dire quello che ha detto. E che ripeto, fa sempre comodo parlarne.

Non zo, non penso.
DiGiamolo chiaramente: quanti Chef vorrebbero togliersi qualche sassolino con Micheli, Gamberi, Bonilli e Fantilli ma non possono
Lui può e carica a testa bassa, criticandoli comunque.

Penso io nè.

Secondo me è come l'utilizzo della sezione 'diritto di replica', c'è chi ne fa un uso signorile e chi spara a zero magari emotivamente

Tutti hanno il diritto di replicare.

Fante ha scritto

nebbiolo75 ha scrittoMi sembra uno stile da 'reality show' dire quello che ha detto. E che ripeto, fa sempre comodo parlarne.

Non zo, non penso.
DiGiamolo chiaramente: quanti Chef vorrebbero togliersi qualche sassolino con Micheli, Gamberi, Bonilli e Fantilli ma non possono
Lui può e carica a testa bassa, criticandoli comunque.

Penso io nè.

Secondo me è come l'utilizzo della sezione 'diritto di replica', c'è chi ne fa un uso signorile e chi spara a zero magari emotivamente

Tutti hanno il diritto di replicare.

scogghi ha scrittoDi seguito un altro punto di vista:

Gualtiero Marchesi aveva lanciato una provocazione per dire che non devono essere le guide il riferimento del proprio lavoro, ma il cliente. Ma alla Michelin le provocazioni non piacciono, o forse non le capiscono, e a quanto scrive Marisa Fumagalli hanno relegato il locale di Erbusco ad un mero ristorante di albergo. Ora, se la cucina di Marchesi non era nelle loro corde, potevano farlo prima, molto tempo prima. Loro hanno accettato una proposta irricevibile, come se a dettare le leggi della critica fosse lo stesso criticato. Gambero Rosso ed Espresso, giustamente, l’hanno recensito e giudicato, la Michelin no. E siamo solo alla vigilia di una presentazione, che suona anche come una provocazione: avviene di fronte al nuovo locale di Marchesi a Milano, nel ristorante di un suo allievo, al Trussardi alla Scala. Il segnale sembra chiaro: umiliare un simbolo della cucina italiana. E ai francofoni non sembra vero. La verità: non è Gualtiero che ha rinunciato alle stelle, ma la Michelin che ha rinunciato alla critica.

un punto di vista che effettivamente può aver senso... non c'avevo pensato... forse è la michelin a rimetterci di più la faccia stavolta

secondo me le stelle non hanno alcun senso

giugium ha scrittosecondo me le stelle non hanno alcun senso

Potresti argomentare grazie?

Falcade ha scritto

giugium ha scrittosecondo me le stelle non hanno alcun senso

Potresti argomentare grazie?

Secondo me un buon ristorante non lo fa una/due/tre stelle dato da un critico di una guida


Mi sembra che gli si dia troppo peso

giugium ha scritto

Falcade ha scritto

giugium ha scrittosecondo me le stelle non hanno alcun senso

Potresti argomentare grazie?

Secondo me un buon ristorante non lo fa una/due/tre stelle dato da un critico di una guida


Mi sembra che gli si dia troppo peso

senza offesa gigium. conosci poco il mondo della ristorazione. per una stella Michelin la gente si scannerebbe. ma qui dovremmo entrare in un mondo complesso.
godiamoci la stella dell'amico Tano.

Tutti che fanno i complimenti a Tano...... ma a me nessuno li fa?

Falcade ha scritto...... ma a me nessuno li fa?

COMPLIMENTONI


per?

giugium ha scritto
Secondo me un buon ristorante non lo fa una/due/tre stelle dato da un critico di una guida


Mi sembra che gli si dia troppo peso

Non conosco bene il mondo della ristorazione, ma credo invece che i riconoscimenti delle guide siano fondamentali per moltissimi ristoranti.

Da non sottovalutare, inoltre, l'aumento dei prezzi quasi scontato e giustificato causato dalle varie "stelle".
Ho notato, però, che ora c'è una tendenza leggermente diversa: alcuni neostellati hanno pensato bene di aumentare i prezzi prima dell'ufficialità della stella, non si sa mai... (detto questo, quando il prezzo è chiaro è nostro libero arbitrio entrare o meno in un ristorante, per cui non discuto le scelte dei ristoratori anche se talvolta aumenti a un paio di mesi di distanza mi lasciano perplesso tutto qui).