Trattazione delle tematiche generali sulla ristorazione.
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Crisi: Fatturato, Costi e Azioni

da tello-77 il 26 feb 2009 16:58


Cari ristoratori come vi stà toccando, se vi stà toccando la crisi ?!

Parliamo del 4° trimestre 2008 e/o del 1° bimestre 2009.

Fatturato ?
Costi ?
Previsioni ?
Rimedi / inziative ?

Sù dè dòòòòòòòssss !

da maxbor il 26 feb 2009 17:24


C'è bisogno di chiederlo ai ristoratori? Basta dare uno sguardo in giro durante le nostre frequentazioni.
Secondo me la gente mangia ancora, al ristorante intendo. Magari nell'ultima parte del mese c'è qualche tavolo vuoto in più (ma nello stesso periodo si sta lamentando della diminuazione di clientela anche il mio fruttivendolo :roll: ) ma non ci sono sostanziali recessioni.
Situazione salentina aggiornata a fine febraio 2009. :wink:

da stefanbo il 26 feb 2009 18:20


Situazione romana idem con patatine a quella salentina (da consumatore): piene sia le pizzerie, sia le trattorie ma anche i locali a costo elevato, il fine settimana poi è un delirio per torvare posto praticamente ovunque.
Da questo spaccato non sembra notare la crisi: visto che i primi due posti (pizzerie e trattorie) sono frequentate anche e soprattutto da persone con budget basso, ci si chiede se sono gli unici fortunati a non risentire della crisi, o se risparmiano magari su qualcos'altro.
Personalmente faccio parte della seconda categoria: preferisco risparmiare su qualcosa per poter andare invece a cena fuori.
Confermo invece meno gente in giro per mercati, negozi e supermercati, in special modo le ultime 2 settimane del mese

da tello-77 il 26 feb 2009 18:48


se chiedo è perchè ho avuto la sensazione di ristoranti più vuoti ma, nonostante ciò, di nessun cambiamento nella ristorazione

forse a Milano si sente di più, e forse non è ancora abbastanza

Sù dè dòòòòòòòssss !

da stefanbo il 26 feb 2009 18:55


Penso proprio tu abbia ragione Tello-77: da una parte forse il "peggio" deve ancora venire (anche se spero di no, ma viste le premesse :( ), d'altra parte l'economia di Milano in questa situazione è, per assurdo, molto più a rischio di quella romana , qui ci sono ancora (malgrado Brunetta :lol: :lol: ) tantissimi statali, maestri/maestre ecc, che, se non precari, hanno ALMENO la quasi sicurezza del posto di lavoro...

da nebbiolo75 il 26 feb 2009 18:57


Io stando in questo periodo a Bologna ho notato che a parità di periodo, lo scorso anno c'era più movimento. In questa città vanno molto di moda gli aperitivi e in posti dove fino all'anno scorso c'era quasi da fare a botte per un posto, quest'anno c'è un certo via vai ma niente più.

Anche i ristoranti hanno un piccolo calo e io che li frequento ogni sera (povero il mio fegato...) noto che c'è un po' più di calma. Diciamo un 20% in meno....che nell'economia di un piccolo ristoratore è un'enormità considerando i costi di oggi.

E' difficile dar da mangiare alla gente che non ha fame

da chefalfio il 26 feb 2009 20:41


Vi posso dare un esempio sul mio !!

A gennaio a mezzodì un calo del 60% di presenze mentre la sera ha più o meno tenuto il numero del 2008

A febbraio un dramma questa settimana da martedi a mezzogiorno il 70 % in meno e alla sera peggio ieri 5 pax e stasera per ora 0 e 0 prenotati anche per i porssimi due gg

Poi parlo per me perchè ad esempio miei colleghi molto più illustri in questi gg si lavoricchiano

chefalfio42

scherza con il fuoco ma non con il cuoco

da Cabrio il 26 feb 2009 20:54


...situazione a Pavia (per quanto mi riguardo) ho avuto un novembre 2008 con +10%,dicembre -10% quindi paregghio.

Gennaio 2009 +10% ,febbraio -5%.........ma a mio avviso il peggio deve ancora arrivare(purtroppo) :(

..l'unica cosa che ho notato: i clienti (maggiormente le coppie ) tendono a mangiare meno e soprattutto sono diminuiti i consumi di vino ( aumentati i calici venduti a discapito di bottiglie intere)....stanno diventando tutti astemi!!! :shock: :shock:

da chefalfio il 26 feb 2009 21:28


Cabrio ha scritto
..l'unica cosa che ho notato: i clienti (maggiormente le coppie ) tendono a mangiare meno e soprattutto sono diminuiti i consumi di vino ( aumentati i calici venduti a discapito di bottiglie intere)....stanno diventando tutti astemi!!! :shock: :shock:


Quoto al 10000% anche a milano stessa situazione

chefalfio42

scherza con il fuoco ma non con il cuoco

da Paulyste il 26 feb 2009 23:19


E io questa storia della crisi non la capisco... magari un'azienda puo' andare al risparmio con le cene di lavoro a suo carico. Inoltre magari non va a cena quella serie di persone, abbastanza limitata per ora, che rischia il posto. Pero' gli altri di per se' dovrebbero essere persino avvantaggiati dalla crisi: la benzina costa meno, costano meno luce e gas (vi ricordate le prevesioni della scorsa primavera e anche oltre del tipo: "nel 2009 ogni famiglia italiana spendera' 1000 euro in piu' all'anno per questo e per quello"?), scendono o scenderanno i tassi dei mutui, si arresta la crescita dei prezzi d'affitto, i prezzi degli alimentari e di tutti i beni di prima necessita' si sono fermati o sono persino diminuiti. Quindi, mi dispiace dirlo, ha ragione in qualche misura il Berlusca quando invita la gente a non farsi deprimere nei propri consumi.

da nebbiolo75 il 27 feb 2009 09:59


PaulySte ha scrittoE io questa storia della crisi non la capisco... magari un'azienda puo' andare al risparmio con le cene di lavoro a suo carico. Inoltre magari non va a cena quella serie di persone, abbastanza limitata per ora, che rischia il posto. Pero' gli altri di per se' dovrebbero essere persino avvantaggiati dalla crisi: la benzina costa meno, costano meno luce e gas (vi ricordate le prevesioni della scorsa primavera e anche oltre del tipo: "nel 2009 ogni famiglia italiana spendera' 1000 euro in piu' all'anno per questo e per quello"?), scendono o scenderanno i tassi dei mutui, si arresta la crescita dei prezzi d'affitto, i prezzi degli alimentari e di tutti i beni di prima necessita' si sono fermati o sono persino diminuiti. Quindi, mi dispiace dirlo, ha ragione in qualche misura il Berlusca quando invita la gente a non farsi deprimere nei propri consumi.



Se la crisi non c'è, perché ci sono migliaia in cassa integrazione? (Le aziende invece di risparmiare sulle cene hanno addebitato i propri dipendenti sulle casse dello stato). Sono anche questi che muovono l'economia. Chi prendeva 1300 euro al mese, ora in cassaintegrazione ne prende 900....fai tu...da qualche parte devi risparmiare. Io viaggiando vedo una diminuzione delle persone nei treni nei giorni di punta come il lunedì mattina e venerdì sera. Così come in autostrada c'è un bel calo di tir e si viaggia meglio per carità, ma questo perché in tanti posti la produzione è ferma.

E' difficile dar da mangiare alla gente che non ha fame

da Paulyste il 27 feb 2009 11:00


Non dico che la crisi non ci sia. Dico, come fanno anche tutti gli economisti, che nella crisi una gran parte è svolta dal fattore "sfiducia": fattore razionale ma non solo per quanto riguarda i mercati finanziari (ovvero una valutazione del rischio; però il rischio c'era anche prima, molto alto, e gli operatori finanziari erano euforici); fattore reale per coloro che sono in cassa integrazione o hanno perso il posto - e qui però, permittimi di osservare che le categorie toccate non sono quelle che tradizionalmente si permettono cene di un certo livello (e qui non intendo pentastellati e simili); infine, fattore puramente psicologico per il resto della popolazione, che non fa altro che deprimere ulteriormente il mercato, penalizzando soprattutto i commercianti e i professionisti indipendenti. Questo sì colpisce la ristorazione.

da caneciccio il 27 feb 2009 11:08


E' una crisi strana.
Da una parte i precari senza posto, e la gente licenziata dalle aziende (insomma roba da inchiesta di Annozero :wink: )
Dall'altra a novembre, quando ho deciso di scegliermi la mia ultima piccola tenera bambina borsa di Gucci, ho trovato una ressa dentro la boutique di via Condotti che manco alla Sma centrale della mia zona di domenica alle 1830... :shock: e non ressa di giappi o che, no, ressa di abbbruzzesi che acquistavano a infornate di 2-3 borse a testa, ressa di romani che sgomitavano per pagare 300 euro un borsellino, e via dicendo. Infatti la borsa che volevo io era introvabile in tutte le Gucci d'italia e averla è stata un'odissea. Quindi, che crisi è?
Io vedo tutti i giorni agli immondezzai sotto casa scatoloni di cartone di tv al plasma o lcd da 40 pollici appena acquistati...
Non capisco, davvero.

Cave (ciccium)canem...
EIL School

da tpt il 27 feb 2009 11:17


Per quanto riguarda il vino penso che il motivo del consumo che è sicuramente limitato (soprattutto al ristorante) non sia solamente legato alla crisi economica ma soprattutto alla campagna d'informazione massiccia circa la guida in stato alcoolemico.

Vuoi perchè la gente comincia a tenere alla sua pelle, vuoi perchè tiene ai punti sulla patente, ecco che gioco-forza ci si modera un poco di più.

Riguardo invece al discorso crisi, se è vero, come asserisce PaulySte che attualmente i costi per l'energia elettrica, il gas, i mutui e la benzina sono sensibilmente scesi è da considerare che l'italiano è risparmiatore se comparato all'europeo medio.

Non c'è in Europa un altro Paese con una propensione al risparmio così elevata come in Italia.

Se aggiungiamo che noi italiani siamo in genere poco disposti a muoverci per inseguire il lavoro (almeno ora, lasciamo perdere i migranti in Argentina, in Belgio, ecc ...), che in Italia si desidera il lavoro "sotto casa" e non si è assolutamente disposti al trasferimento in altre regioni, per non parlare dell'estero, il gioco è fatto.

La percentuale degli italiani che hanno casa di proprietà è sicuramente in Europa la più elevata. Mettiamo radici e non ci spostiamo. Certo, esiste la cassa integrazione ma esistono tanti posti di lavoro in micro aziende che pur essendo perennemente a rischio, in caso di licenziamento dei propri dipendenti non hanno modo di concedere nessun ammortizzatore sociale.

E' indubbio che la diminuzione dei prezzi dell'energia e dei prezzi in generale in questo ultimo periodo fa pensare ad una parola che fa paura ma che va pronunciata: recessione.

E se prima lavoravo in una piccola dittarella e sapevo che facendo il mio dovere il mio posto di lavoro era in una qualche misura tutelato, ora con questa benedetta crisi so di essere molto più a rischio.

E se il tasso d'interesse sul mutuo è sceso, so bene che se rimango senza uno stipendio, la mia rata non la pago, anche se è più bassa rispetto ai primi mesi del 2008.

Si chiama "Paura", paura di perdere il lavoro, paura del domani.

Ed ecco che anche rinunciare al ristorante, ridurre la paghetta ai figlioli (che in questo modo a loro volta vanno meno spesso in pizzeria) mi fa stare non certo più sereno ma più in pace con la mia coscienza.

Negli anni '60 se un padre di famiglia aveva una moglie casalinga che gestiva l'economia domestica in modo capace, un paio di figli e tanta voglia di lavorare, si sobbarcava il suo bravo mutuo e comprava casa. L'autovettura non si acquistava a rate ma si comprava usata.

Poi è arrivata l'era del "io ce l'ho più lungo" e tante persone hanno fatto acquisti a rate per le cose più strane: anche le vacanze.

Vuoi acquistare casa? Mutui bassi, si dice ... ma servono i contanti per iniziare e ce ne sono un gran pochi in questo momento.

Guardate le nuove abitazioni: in 70 mq. si vuole far stare un soggiorno, due camere, due bagni ed una cucina che chiamare abitabile è un oltraggio al buonsenso.

Ed uguale è al ristorante: a parte chi può permettersi locali con prezzi elevati, l'italiano medio si ritrova a decidere se cenare fuori meno spesso (ed ecco la mancanza di clienti sottolineata da alcuni ristoratori) oppure a consumare meno, pur di andarci.

Ultima categoria chi prima cenava in locali da 50/60 euro a cranio ed ora va in pizzeria.

Poi ci sono le persone che vivono come alla corte del Re Sole: stiamo ballando, ci sono le giostre, e la crisi non c'è.

Chi era che propose di dare al popolo le brioches in mancanza di pane? :roll:

da Paulyste il 27 feb 2009 11:20


Ho l'impressione che tanti ci marcino sopra, sperando di ottenere sconti di qualsivoglia genere dal mondo politico e diventare ancora un filino più benestanti.
Poi mi girano i coglioni (come sono girati a Vespa) anche quando sento quelli che davvero sono toccati, ma meno di altri, che parlano di "deportazione" perché hanno spostato di 9 km il loro posto di lavoro (da Pomigliano a Nola... cose d'anteguerra).

Da ultimo ho la convinzione che gli evasori del fisco in Italia siano più degli stessi abitanti 8)

da Bob il 27 feb 2009 11:39


Ho preso appuntamento dal mio medico. Non so cosa mi succede, sono d'accordo con Pauly..... :lol:
La crisi,industrialmente parlando, esiste eccome (purtroppo): io ho il lavoro fermo a zero, perchè, nel mio campoo, ci vogliono investimenti, e nessuno,per ora, investe.
Però, è altrettanto vero che un mucchio di persone non sono affatto toccate da questa crisi, e il loro atteggiamento è dettato unicamente dalla sfiducia, dalla paura. Da una situazione in cui non esisteva praticamente nessun lavoratore che non avesse in banca un piccolo gruzzoletto su cui contare nel momento del bisogno, siamo passati ad una situazione in cui tutti si vive al limite (ed oltre).Una volta che hai un cellulare, che te ne fai di altri tre? Eppure conosco persone che ne hanno cinque. E non da poco, eh? Ultimo grido. Ora, se guadagnassero bene, amen,ma sono dipendenti di basso livello in ditte della Brianza.
Ora si lamentano che non hanno soldi per tiarre alla fine del mese,ma su almeno una ho scoperto che sì, è vero, non ci arriva. Peccato che abbia da pagare, nell'ordine, le rate di:
-mutuo
-macchina
-home theatre
-vacanze dell'anno scorso
Poi, è ovvio che al ristorante non riesce ad andarci. Se però il fanciullo avesse comperato un normalissimo televisore, una macchinetta normalissima, una Punto, invece della BMW che ha, e fosse andato a Rimini al posto del Messico, dove è stato per tre settimane (ohi, TRE, mica una, lui e la consorte), forse alla fine del mese ci arriverebbe bene. Ora non si compra neppure il caffè al bar, e piange. Alla faccia di LaFontaine....

"Sul vino, bevo qualunque cosa mi raccontiate, sul cibo, ci mastico abbastanza"

da capohog il 27 feb 2009 12:00


Bob: Alla faccia di LaFontaine....


:lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:

La crisi c'è e c'é ancora tanta m... che deve uscire, Bob con la saggezza del Buon Padre di Famiglia (principio al quale sarebbero tenuti ad attenersi anche fior fior di monager) ha identificato uno dei problemi principe. Una crescita economica basata unicamente sui beni di consumo ed sul loro rapido turnover, turnover ottenuto tramite credito el consumo ed indebitamento....la globalizzazione forzata ha fatto il resto (che me ne frega se lla Fiat prodotta in romania mi costa meno se sono senza lavoro come posso comprarla) e la mania del Big is beautyfull che ha portato a concentrare nelle mani di pochi big attività industriali e finanziarie creando potenziali situazioni di cartello. E la mancanza di controlli, signori di Moody's e S&P siete dei buffoni (per essere gentili).
Dovremo ripensare profondamente i nostri modelli di sviluppo economico e soprattutto avviarci verso una "decrescita felice" della nostra economia.

96 cubic inch of good vibs

da Falcade il 27 feb 2009 12:12


Mamma mia....... nessuno che si ricordi l'arrivo del Euro....... quello si che è stato il primo campanello d'allarme...... che memoria corta che "abbiamo"...... :cry: :cry: :cry:

da caneciccio il 27 feb 2009 12:20


Per me è proprio un problema di educazione alla spesa, che non è stata e non viene tuttora fatta.
Se una cosa non te la puoi permettere, bon, ci rinunci. Non morirai per quello.
A me piacerebbe fare 3 settimane a zonzo per il nordamerica, oppure il giro di Australia e Nuova Zelanda, ma non potendomelo permettere, mi faccio una bella settimana in Puglia. E sto bene lo stesso, senza indebitarmi con rate etc. Compro quello che posso, e per mia impostazione mentale compro solo in contanti: le rate si usano solo per cose grandi e serie, come il mutuo di una casa (che al momento purtroppo ancora non ho) o al limite della macchina (che per fortuna io non ho nè voglio, quindi che pacchia :lol: ). Si rompe la tv? Quando è successo, me ne sono comprata una semplice ("obsoleta" :wink: mi si direbbe) da 100 euro. Non sarà bellissima, ma è un anno e mezzo che fa bene il suo lavoro. Certo che mi piacerebbe quella moderna a schermo piatto. Ma spenderci 600 euro, oppure "comode rate da 59,90" lo troverei imbecille, quando ho altre priorità. Ho un cellulare che coi suoi 3 anni di vita funziona a meraviglia, ne ho un altro aziendale regalatomi da Tim che coi suoi 2 anni di vita lo affianca benissimo, e siccome funzionano non ho grilli di cambiarli. Certo, bello l'Iphone. Ma non mi serve veramente.
Si compra quello che serve davvero, della classe di prezzo che ci si può permettere.
Poi per carità esiste il superfluo e ogni tanto è bello concederselo. Ma anche il superfluo deve avere un suo criterio. Ogni tanto io e Tommy andiamo a fare il brunch al Cavalieri Hilton, da 70 euro + accessori a testa, ma appunto, è una cosa che si fa ogni tanto, insomma abbiamo un criterio.
E' il criterio, che mi sembra che manchi in giro... :roll:

Cave (ciccium)canem...
EIL School

da Paulyste il 27 feb 2009 12:21


Ricordiamo che, al di là di qualsiasi opinione, sull'euro anche Tremonti ha notevolmente cambiato il tiro e dice adesso giustamente che senza l'euro saremmo tutti nella cacca più caccosa. E di certo la sua introduzione non ha portato recessione, anzi.
D'accordissimo con Capohog sulla necessità di fare pulizia e riscrivere le regole. Peccato che la divisione degli Stati europei porti a una sostanziale passività, in cui si resta nell'attesa - senza alcun potere di influenza e coercività indiretta - che siano gli USA a muoversi. Anche qui, mi sembra di essere impazzito, avrebbe avuto ragione Tremonti: peccato che nessuno lo abbia ascoltato nella sua proposta di riscrivere a livello europeo le regole e di creare debito europeo (con necessario rafforzamento istituzionale e necessaria democratizzazione) con cui fronteggiare la crisi.

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