Trattazione delle tematiche generali sulla ristorazione.
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LA DIETA DEI RISTORANTI

da scogghi il 17 mar 2009 13:11


Tempi davvero bui per i ristoranti milanesi che in questi primi mesi del 2009 hanno registrato un calo del fatturato intorno al 20%. Lo stima la Fipe, Federazione italiana dei pubblici esercizi, secondo la quale anche i prossimi mesi non promettono nulla di buono. Si teme per fine marzo un calo del 23,6%, con un contraccolpo sull'occupazione del settore, ma la situazione è ancor più preoccupante, secondo quanto afferma il vicepresidente della Fipe, Alfredo Zini, se si considera che la diminuzione dei clienti è avvenuta nonostante il calo dei prezzi. E tra i clienti vip si registra a Milano una nuova tendenza, quella che predilige il catering ai ristoranti a cinque stelle.

Ma voi avete notato una diminuzione dei prezzi :?:

Il pesce in mare e la padella sul fuoco.....

da santippe28 il 17 mar 2009 13:21


no , più che una diminuzione dei prezzi mi sembra però di aver notato un allargamento dei ristoranti che propongono menu degustazione o serate o pranzi a tema con prezzi ben evidenziati.

da stefanbo il 17 mar 2009 13:41


Anche se la notizia di Scogghi è su Milano, dal mio osservatorio romano non posso che quotare e confermare la stessa identica cosa scritta da Santippe: anche qui, come non mai, fioriscono inizative, pranzi a buffet, cene degustazione, a prezzi spesso molto interessanti.
Ma un calo, nel senso proprio di un piatto che prima costava 13 ed adesso 11, non l'ho notato neanch'io :lol:

da luc83 il 17 mar 2009 13:53


io il calo dei prezzi proprio non l'ho notato...non saranno aumentati, ma diminuiti proprio non mi sembra...

da nebbiolo75 il 17 mar 2009 13:57


Queste sono sempre le solite statistiche :)

Secondo lo studio, un calo c'è stato, ma come hanno fatto lo studio? Introducendo menù e buffet vari a prezzi interessanti, hanno avuto un calo dei ricavi a parità di persone che mangiano nel ristorante. Da qui avranno pensato che sono diminuiti i prezzi?

E' difficile dar da mangiare alla gente che non ha fame

da marziano il 17 mar 2009 17:09


sociologiamente parlando, la gente non rinuncia a mangiar fuori manco se ha le pezze al culo. tuttavia il risparmio che si ottiene mangiando a casa propria e cucinando (oltre a mille altri, in termini culturali, ma non è questa la sede) in termini economici è grandioso.
dunque una sparuta minoranza di intelligenti, il 20%, è riuscita non solo a capirlo ma anche a mettere in atto uno dei più difficili metodi di risparmio: mangiare a casa propria.

da nebbiolo75 il 17 mar 2009 17:37


marziano ha scrittosociologiamente parlando, la gente non rinuncia a mangiar fuori manco se ha le pezze al culo. tuttavia il risparmio che si ottiene mangiando a casa propria e cucinando (oltre a mille altri, in termini culturali, ma non è questa la sede) in termini economici è grandioso.
dunque una sparuta minoranza di intelligenti, il 20%, è riuscita non solo a capirlo ma anche a mettere in atto uno dei più difficili metodi di risparmio: mangiare a casa propria.


I ristoranti che lavorano seriamente ringraziano :D

E' difficile dar da mangiare alla gente che non ha fame

da primus il 17 mar 2009 17:46


nebbiolo75 ha scritto ma come hanno fatto lo studio?


col culo e tanta fantasia, come sempre.

Diminuire i prezzi potrebbe essere una soluzione ma xchè questo avvenga, bisogna partire dalla cima della montagna sino ad arrivare in fondo e diminuire tutti i prezzi..a partire dalle tasse, poi gli affitti, poi le banche, poi le materie prime, poi il vino ecc. ecc. Fatto questo in ultimo il ristoratore può permettersi di praticare questa politica forse vincente....ma diversamente, se fosse solo lui a diminuire i prezzi, fallirebbe in pochi mesi. Non ci sono cazzi, è inevitabile.

In periodi come questo i prezzi aumenteranno, inevitabile anche questo, nessuno lavora per la gloria. Quindi, fatta eccezione per il ristoranti con gestioni economiche creative, chi avrà le palle e la fortuna di restare a galla uscirà dalla bufera e godrà, gli altri andranno al fallimento inesorabilmente.

Così ho parlato, andate in pace........

"Ogni stecca ripetuta due volte è l'inizio di un arrangiamento" (Frank Zappa).

da primus il 17 mar 2009 17:48


nebbiolo75 ha scritto
I ristoranti che lavorano seriamente ringraziano :D


ringraziano sociologiamente per bacco. :lol:

I ristoratori che lavorano onestamente, non hanno bisogno di ringraziare, si salveranno. Fidatevi. Io sono già salvo. 8)

"Ogni stecca ripetuta due volte è l'inizio di un arrangiamento" (Frank Zappa).

da Parakarro il 17 mar 2009 18:10


marziano ha scritto. tuttavia il risparmio che si ottiene mangiando a casa propria e cucinando (oltre a mille altri, in termini culturali, ma non è questa la sede) in termini economici è grandioso..


DAVVEROOOOOOOO!?!?!??! :shock: :shock: :shock: :shock: :shock: :shock: :shock:

ANCHE IO HO ALTRE IDEE FANTASTIQUE:

Se andate in bicicletta spenderete molto meno di benzina!

Se non fate la doccia risparmierete molto in acqua!

Se vivete al buoi risparmierete molto di corrente!

Se non comprate i vestiti ma ve li fate da soli il risparmio è grandioso!

:wink: :wink: :wink: :wink:
Grazie Marziano, oh maestro de vida! 8)

ps
la gente rinuncia alle cene fuori....eccome! Sopratutto nei feriali...

da luc83 il 17 mar 2009 21:48


marziano ha scrittodunque una sparuta minoranza di intelligenti, il 20%, è riuscita non solo a capirlo ma anche a mettere in atto uno dei più difficili metodi di risparmio: mangiare a casa propria.


e li chiami intelligenti? per quale motivo?
scusa ma non capisco...cosa siamo qui a fare allora, forse ho sbagliato sito! non si recensiscono ristoranti su questo sito?


:? :?

ps quando la direzione inserirà recensioni della cucina di nonne, zie e parentame vario fatemi un trillo :wink:

da luc83 il 17 mar 2009 21:51


primus ha scritto
nebbiolo75 ha scritto ma come hanno fatto lo studio?



Diminuire i prezzi potrebbe essere una soluzione ma xchè questo avvenga, bisogna partire dalla cima della montagna sino ad arrivare in fondo e diminuire tutti i prezzi..a partire dalle tasse, poi gli affitti, poi le banche, poi le materie prime, poi il vino ecc. ecc. Fatto questo in ultimo il ristoratore può permettersi di praticare questa politica forse vincente....ma diversamente, se fosse solo lui a diminuire i prezzi, fallirebbe in pochi mesi. Non ci sono cazzi, è inevitabile.

In periodi come questo i prezzi aumenteranno, inevitabile anche questo, nessuno lavora per la gloria. Quindi, fatta eccezione per il ristoranti con gestioni economiche creative, chi avrà le palle e la fortuna di restare a galla uscirà dalla bufera e godrà, gli altri andranno al fallimento inesorabilmente.

Così ho parlato, andate in pace........


sono perfettamente d'accordo con te, infatti si discuteva sulla validità dello studio.

da tello-77 il 18 mar 2009 11:50


siamo sempre in attesa di diminuzione dei prezzi ma non la capiscono.....

Sù dè dòòòòòòòssss !

da primus il 18 mar 2009 11:53


tello-77 ha scrittosiamo sempre in attesa di diminuzione dei prezzi ma non la capiscono.....



aspetta e spera.....

"Ogni stecca ripetuta due volte è l'inizio di un arrangiamento" (Frank Zappa).

da nicolac il 19 mar 2009 11:20


Al solito i primi a prendere i calci sui maroni sono i ristoranti.

We're fragile, fragmented souls who are very sensitive to criticism.

da Fante il 19 mar 2009 11:30


Però scusate nè...

Non facciamo la solita rissa ristoratori clienti, che non porta da nessuna parte.

Io mi chiedo: se c'ho un ristorante e a un certo punto, vuoi perchè c'è la crisi, vuoi perchè la gente non sa mangiare e spende le stesse cifre che spenderebbe da me al libanese che gli da ceci in scatola frullati ma c'è la Iespica al tavolo di fianco, vuoi che le mie materie prime non sono seconde a nessuno, vuoi che è comunque colpa di Primus...insomma se c'ho un ristorante e in "questo momento" non gira, presumo che non sia neanche sbagliato cercare delle soluzioni, no?

Quali soluzioni? Bè indubbiamente sono gradite certe attenzioni o in termini di aumento del "servizio" o diminuzioni del prezzo.

Io sono d'accordo con voi che discutere dei propri prezzi a fronte di una società che spende cifre immorali per un paio di scarpe da pagliaccio è snervante, ma siam sempre lì, visto che questo è il Mangione, di cosa volete parlare? del prezzo dei preservativi? 8)

da Strini il 19 mar 2009 12:54


primus ha scritto Diminuire i prezzi potrebbe essere una soluzione ma xchè questo avvenga, bisogna partire dalla cima della montagna sino ad arrivare in fondo e diminuire tutti i prezzi..a partire dalle tasse, poi gli affitti, poi le banche, poi le materie prime, poi il vino ecc. ecc.


Ma da quando? In periodi di crisi è anche il margine ad assottigliarsi. Non so se questo valga per i ristoranti (non è il mio campo e non mi permetto), ma ti assicuro che nel resto del mercato una delle "soluzioni" è proprio questa... ed è obbligata, mica una scelta (e ti assicuro che non posso andare dalle banche a dire: "fate la vostra parte anche voi").
Poi se riesci a far senza, buon per te... e complimenti, senza ironia, perché vuol dire che lavori davvero bene.

"Cos'è l'amore in confronto a una bistecca con le cipolle?" (W. Somerset Maugham)

da caneciccio il 19 mar 2009 14:16


Fante ha scrittodi cosa volete parlare? del prezzo dei preservativi? 8)

che comunque sò vergognosi 8)

.. ma a parte tutto, posso dire la mia?
io (in altro campo, eh, ovvio) da quando ho alzato i prezzi ho più clienti... :oops: perchè paradossalmente molta gente se vede prezzi troppo bassi pensa che non vali abbastanza e scappa dove paga di più... :roll: (poi ci stanno quelli che ti trovano sempre e cmq caro, ma vabbè , a quel target ci rinuncio)
che poi in effetti è come quando dico a Tommy: dai andiamo dalla trattoriola di quartiere? e lui replica: seee ma chissà che te danno lì, se ci mangi con 20 euro... (cosa anche vera eh)

Cave (ciccium)canem...
EIL School

da Strini il 19 mar 2009 14:56


caneciccio ha scritto io (in altro campo, eh, ovvio) da quando ho alzato i prezzi ho più clienti... :oops: perchè paradossalmente molta gente se vede prezzi troppo bassi pensa che non vali abbastanza e scappa dove paga di più... :roll:


Questo accade in certi mercati (cosmetica, ad esempio). Purtroppo non in tutti :cry: :cry:

"Cos'è l'amore in confronto a una bistecca con le cipolle?" (W. Somerset Maugham)

da primus il 19 mar 2009 15:55


Fante ha scritto se c'ho un ristorante e in "questo momento" non gira, presumo che non sia neanche sbagliato cercare delle soluzioni, no?




Ovvio che si. Ma diminuire i prezzi non è la soluzione. Se io per campare devo far pagare 30, se domani faccio pagare 20 , non campo più, indi per cui soluzione sbagliatissima.

La soluzione non esiste. Se uno svolge il suo lavoro in maniera onesta e corretta, irisultati arrivano. Poi sarà inevitabile che in periodi di crisi anche qualche onesto cadrà martire....non si scappa.

Ripeto la diminuzione dei prezzi deve essere generale, allora si che tutto costerebbe meno e si vivrebbe meglio. Ma se stamattina sono andato a prendere i gamberi e me li han fatti pagare 2 € cad. uno che devo fare? diminuire i prezzi? Il mio lavoro deve essere pagato....già è sottopagato se devo ancora diminuire, chiudo e vado al mare....sto meglio.

"Ogni stecca ripetuta due volte è l'inizio di un arrangiamento" (Frank Zappa).

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