da scogghi il 22 mag 2009 15:19
Di seguito un articolo pubblicato oggi sul corriere fiorentino; In merito alla questione, c'è qualcosa anche sul corriere della sera.
Il mistero del Gambero Rosso. Chiuso
Pierangelini: «Nessuna certezza, ora faccio il consulente». La moglie: «Stop a tempo indeterminato»
DAL NOSTRO INVIATO
SAN VINCENZO — La Fi-Pi-Li è sgombra. Sono appena le 9.30, ma già pensiamo al piatto più copiato dai cuochi d’Italia: la passatina di ceci con gamberi, quella di Fulvio Pierangelini, lo chef e patron (con la moglie Emanuela) del ristorante «Gambero Rosso» di San Vincenzo. Quello vero, quello famoso. È mattina presto, ma la mente è già pro-- iettata, in uno dei nostri rari giorni di libertà, alla verandina del Gambero, che dà proprio sul porto. Nel frattempo è la macchina che mangia l’asfalto. L’acquolina in bocca, i brontolii allo stomaco, ci fanno scordare gli autovelox. San Vincenzo è sempre più vicina. La giornata è fantastica, il venticello fa arrivare su dal porto l’aria del mare e i brontolii diventano una voragine. Ci fiondiamo di buon passo in piazza Vittoria.
Il paese è vuoto, c’è qualche turista tedesco o inglese; sul porto ci sono i lavori e ieri mancava pure l’elettricità. Arriviamo davanti alla porta a vetri verde del Gambero. La serranda è alzata, ma non del tutto. Forse è presto, è appena mezzogiorno ma visti i pochi coperti vogliamo essere sicuri che qualcuno non ci freghi il tavolo da sotto al naso. Sul vetro c’è scritto «bussare». Apre una signora bionda, è Emanuela. «Siamo chiusi». Ci crolla il mondo addosso. Una beffa. C’è almeno speranza per il week end? «No, di sicuro», risponde Emanuela. Ma perché, cos’è successo? «Mio marito è lo chef e sta facendo delle consulenze all’estero. Siamo chiusi a tempo indeterminato, non le so dire fino a quando». Rassegnati pensiamo già alle ferie estive, quando la capatina al Gambero è d’obbligo. «Non so dirle nulla, non dipende da me, non le so dare una data, ci dispiace». Ma almeno riaprirete? «Ora come ora non lo so».
Ma che succede al «Gambero Rosso»? E che fine ha fatto Fulvio Pierangelini? Allo snack bar «Fronte del Porto» (dove il polpo lesso con patate è stata una goduria), a due passi dal più famoso ristorante, una delle due titolari stronca ogni nostra illusione: «Il locale è chiuso definitivamente. Ci sono stati dei problemi tra di loro, Pierangelini fa sempre lo chef, forse sulle navi. Peccato perché era un punto di riferimento per tutta la Toscana». Poco più in là, al Circolo della Vela, dove due anziani leggono il Tirreno sotto a un pergolato e nemmeno sentono la nostra domanda, la risposta è più o meno identica. Il ragazzo che siede dietro la scrivania parte così: «Pierangelini? È desaparecido.
Il ristorante sappiamo che è chiuso a tempo indeterminato. Lui dice che si è messo a fare il consulente per dei ristoranti all’estero. Ieri si è vista sua moglie, ma non ci ha detto nulla. È da mesi che Fulvio non lo vediamo, per noi è una bella perdita, ma credo anche per lui». Sempre più allibiti andiamo dal pescivendolo, quello di piazza Vittoria, che con Pierangelini ci lavorava: «È chiuso da novembre, non ha più aperto e non riaprirà. Il perché lo sanno solo la moglie e il marito. Non sappiamo cosa ne vogliano fare, lui forse farà solo il consulente. Dissidi tra di loro? Quello sarebbe il meno. Il problema è che nessuno sa cosa ne vogliano fare di quel locale. È una grande perdita, non lo dica a me che gli davo pure il pesce». Ci vuole un caffè, al bar del Corso, sempre in piazza Vittoria. All’anziana titolare chiediamo pure un bicchiere d’acqua gassata. Fa un caldo che si schianta: «Lui non si vede da un pezzo, c’è la signora che viene ogni tanto, si vede che dentro al ristorante hanno roba da sistemare. Comunque ho sentito dire che non aprono più, nemmeno questa estate». Ma perché? «Non mi faccia dire altro».
L’impressione è che la gente del posto, la vera storia che sta dietro al black-out del Gambero la conosca eccome. Alla fine poi, pensiamo che saranno fatti loro, quello che purtroppo conta è che il «Gambero Rosso», in paese, lo danno tutti per chiuso. Definitivamente.
Vox populi, vox dei, si dice. Meglio non fidarsi, anche se tornati a Firenze ci accorgiamo che pure sui blog specializzati si discute della chiusura di uno dei ristoranti più famosi d’Italia. Su internet c’è chi dice che Pierangelini è in Germania: «Purtroppo questo è un lavoro di passione e se la passione è a mille km di distanza è giusto lasciare e volare via», scrive tra i tanti, Armaxx. Ma insomma Pierangelini che fine ha fatto? Ci risponde al telefono. Germania, sulle navi crociera, a mille chilometri di distanza per passione, ma quando mai. È a Roma, fa il consulente per una catena di alberghi. Nella capitale lavora per conto dell’hotel «de Russie», di via del Babuino, tra piazza di Spagna e piazza del Popolo. Domanda: «Sua moglie ci ha detto che avete chiuso». Risposta: «Non so cosa le abbia detto mia moglie, ma non è ancora così. Non abbiamo ancora preso una decisione precisa. Ora ho altri impegni, mi sto guadagnando la vita in un altro modo. Faccio il consulente per una catena di alberghi. Chiaro che i tempi sono stretti e che dovremo prendere una decisione». Eppure in paese... «La gente non sa nulla, ci sono mille cose da valutare, cosa vuole che sappiano?». Ma pensate di aprire altrove? «Se davvero è stato a San Vincenzo avrà visto che è tutto un cantiere e mi riferisco al porto dove c’è un via vai di camion, un problema di parcheggi che non ci possiamo permettere. Stiamo aspettando come si evolverà la cosa, non c’è certezza di nulla tranne che c’è una estate che viene avanti a prescindere dal ‘‘Gambero Rosso’’ e c’è un paese che deve funzionare». Ma senza il Gambero sarà la stessa cosa?
Alessio Gaggioli
Il pesce in mare e la padella sul fuoco.....