Beh, sarà che sono anarchico e non sopporto le imposizioni, almeno quelle evitabili
, ma a me non farebbe affatto piacere...
Quoto Adem, potrei accettare il discorso alle condizioni da lui espresse.
Ci sono due ristroranti, da me frequentati in un lontano passato, dove la formula era più o meno così, ma con dei distinguo notevoli.
Uno era l'Altra Bottiglia, a Civita Castellana, dove il patron Ermanno intanto sin dalla prima visita si sincerava di cosa non mangiasse il cliente ed i suoi commensali 8e se lo ricordava anche anni dopo!), e poi aveva comunque sempre una o due alternative al percorso gastronomico.
L'altro era (ed è ancora) il Bistrot du Sommelier a Parigi, gestito dal campione del mondo dei sommeliers 1992, Philippe Faure-Brac.
Intanto ha una normalissima lista, a pranzo e a cena, quindi chi vuole pranza o cena abbinando, sempre volendo, i vini da lui scelti, poi, per chi vuole, costruisce un menu, come l'Altra Bottiglia prendendo nota di antipatie gastronomiche del singolo, su 3 o 5 vini diversi al bicchiere, o ancora su un produttore ed i suoi vini.
Ecco, queste due eccezioni mi piacewvano/mi sarebbero piaciute ancora