Allora: ricapitoliamo brevemente i fatti: la Galbani viene indagata ed i giornali pubblicano che un dipendente rivela che la Galbani "taroccava" le date di scadenza dei vari prodotti che confezionava per "allungare" (un aiutino, insomma!!!

) la data di scadenza.
La Galbani si difende dicende che è stato un unico caso, che sono stati presi i provvedimenti necessari e quant'altro.
La magistratura indaga, e secondo altri dipendenti invece il problema non è affatto circoscritto ad un caso, ma sarebbe normale prassi.
Nel nostro paese, giustamente, vige la presunzione di innocenza e mi sta benissimo.
La Galbani ha pubblicato sui giornali un comunicato che, a leggerlo bene, è un capolavoro di diplomazia, perchè non nega MAI il fatto, ma garantisce solo il fatto che la Galbani ha sempre fatto prodotti di qualità, ecc,ecc,
A pensarci bene, se la Galbani si sentisse veramente completamente innocente avrebbe:
1) Sporto denuncia per calunnia, procurato allarme e quant'altro contro i dipendenti "infedeli"
2) Fatto un comunicato molto più chiaro e decisivo.
Non l'hanno fatto, bene, ma a questo punto, aspettando O la decisione della magistratura (calende greche, lo so...) O un comunicato nel quale la Galbani mi ASSICURA che tali pratiche sono ristrette ad UN SOLO EPISODIO, MAI PIU VERIFICATOSI (non ci dovrebbe essere, ma, come si dice a Roma, ci può stare), io, personalmente, non compro più i loro prodotti,
La cosa triste, per concludere, come per Mucca pazza, aviaria e quant'alto, è che si scatena un polverone iniziale e poi...più nulla; il caro ministro Zaia, tanto attento alle schifezze della melamina cinese (giustamente, ma guarda caso dei cinesi si continua a parlare ogni sacrosant giorno, di bufale inquinate o Brunelli taroccati non più, sarà un caso????) cosa dice? Ci rassicura?
Perchè tace?
E voi...cosa ne pensate????