Dopo una scampagnata sui monti lessini, sono venuto a conoscenza della pizza cimbra.
La discussione è nata dopo un pranzo all'Erbecedario, locale che consiglio, gestito da un cuoco siciliano ritrovatosi in questo angolo sperduto, ha inventato un locale fortemente incentrato sull'uso di prodotti locali, tra le quali le erbe della storica erboristeria, reinventando anche ricette di altre zone.
Mi parlava di questa pizza cimbra, come la preparava questa popolazione locale (i cimbri hanno una loro lingua, di derivazione germanica) ed usavano oltre a farine del luogo, al posto dell'acqua, un liquido prodotto dall'avena decorticata. (se ho ben capito
)
La si può gustare in una località vicina, a Giazza, anche se l'antica ricetta è stata in parte travisata a favore della praticità.
Qualcuno di voi ha mai apprezzato questa particolarità gastronomica?
Mauro