Condivisione e scambio di opinioni, notizie, sul mondo gastronomico. Tematiche tecniche riguardanti il "mangiare".
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In cucina con Fante - 3

da Fante il 17 gen 2007 09:34


Ho recentemente sviluppato una insana passione per la storia e in particolar modo per il Medioevo. Mi sono spesso domandato cosa mangiassero in quell'epoca, se siano arrivati a noi documenti che ne descrivessero le ricette e se fosse possibile riproporre sulle nostre tavole qualche piatto ormai dimenticato.

Sfortunatamente non esistono molte ricette dell'epoca. I primi documenti sono quasi tutti del XIV secolo, quando grazie al predominio culturale e commerciale di città come Venezia e Firenze, si ripresero a studiare i vecchi libri di cucina e si recuperarono le ricette e i metodi di cottura dell'antica Roma con un piacere della sperimentazione inusitato.

Pertanto, con l'aiuto di H.G.Wells, mi sono costruito una macchina del tempo. Niente di complicato, è simile ad un idromassaggio ma meno rumoroso ed è interamente deducibile. Ho preparato il beauty, ho assunto l'identità di BraccoFante di Mangionia ed ho programmato il timer sull'anno mille. E' stata un'esperienza davvero interessante.

Quando pensiamo alla cucina medievale non possono che tornarci in mente le sfarzose scenografie da film hollywoodiano. Audaci guerrieri e saggi monarchi in scintillanti armature, siedono a sfarzose tavole riccamente imbandite. Quante volte avevo sognato di essere il guerriero più audace che dopo una dura lotta contro il vile invasore, tra colpi d'ascia e sorrisi luccicanti alla volta della damigella ebbra d'amore seduta sui merli del castello, si concedeva il meritato ristoro tra coppe di vino e cosciotti di cervo arrosto.

Purtroppo non è andata proprio così.

Tanto per cominciare volevano scuoiarmi vivo, dopo aver abbandonato il campo di battaglia urlando alla vista del primo saraceno armato. Fortunatamente mi hanno risparmiato e m'hanno fatto indossare le vesti del giullare, rendedomi ridicolo allo sguardo disgustato della mia compagna. Ma ci sono abituato: la cosa si verifica puntualmente ancora oggi tutte le volte che partecipo ad una festa.

Oltretutto la cucina è stata veramente deludente.

Se nell'antica Roma infatti le cene erano considerate una dimostrazione di potenza e di prestigio, anche politico, dove le pietanze non importava che fossero consumate ma solo che fossero molte, che costassero parecchio e che provenissero dalle più remote provincie, nel Medioevo la situazione è molto cambiata.

La cultura barbarica ha imbastardito la cultura latina, con un taglio decisamente più pragmatico. Ora, immaginate la giornata del vostro BraccoFante di Mangionia. Già mi devo svegliare all'alba per andare nei campi, lavoro come un asino tutto il giorno, quando non mi spezzo la schiena nell'orto devo correre come una lepre per sfuggire ai mercenari normanni che vogliono abusare di me in modo mafchio - perchè cambiano i tempi, ma il Fante è sempre un gran bel personaggino - torno a casa e mi sono morti 8 figli di peste - grazie a dio, perchè ne ho altri 16 da sfamare - non posso neanche vedere un po' di tv...e mi metto a far cucina creativa?

Tuttavia, ho trovato qualche debole traccia di cultura gastronomica nelle Abbazie e Monasteri. Queste comunità fungevano spesso da ricovero e ospedale, nonchè da punto di ristoro per i pellegrini. In queste piccole isole autonome si praticava l'agricoltura e di conseguenza la trasformazione in cibo dei prodotti dell'area, facendo mettere le radici alle cucine "locali". I monaci rielaboravano le indicazioni dietetiche rintracciate nei vecchi manoscritti e nacquero così i primi appunti e le prime raccolte di ricette. Non c'era comunque una gran varietà.

Quando i monaci mi hanno chiesto se gradivo la cena, ho detto loro che bisognava accontentarsi di quello che passava il convento e mi sono ribaltato sulla panca, soffocandomi dalle risate. La cosa li ha fatti diventare incredibilmente violenti.

La cucina quindi era ancora caratterizzata da elaborazioni molto semplici e i metodi di cottura erano praticamente solo due: le pietanze venivano bollite o arrostite, anzi il più delle volte entrambe le cose una dopo l'altra. La carne infatti proveniva spesso da animali vecchi ormai inabili al lavoro. Non stupisce dunque che in molte cucine medioevali la carne venisse prima bollita, poi pestata e ridotta in poltiglia e infine condita con talmente tanti aromi - erbe aromatiche, sandalo, zafferano o more di gelso - che del suo sapore originario non si sentiva quasi più nulla.

Non esisteva una sequenza ordinata dei piatti, le pietanze venivano portate in tavola tutte assieme ed anche le verdure venivano tagliate in piccoli pezzi, sia perchè si mangiava con le mani, sia perchè quasi tutti avevano i denti in pessime condizioni.

Così, stanco di questa esperienza, sono tornato ai nostri giorni, portandomi via come ricordo una piccola coppa dorata che era oggetto di un culto sfegatato. La uso come portamatite. Mi risulta che sia stata cercata per secoli e che qualcuno ne parli ancora oggi.

da alcor il 17 gen 2007 11:41


Invece io BraccoFante lo capisco benissimo...

Se volete qualche notizia in più :wink:
A Castell'Arquato (splendido borgo medioevale nel Piacentino)
in una domenica d'estate (penso a luglio) organizzano una cena in epoca medievale, con camerieri in costume e stoviglieria a tema.
Inutile dire che la cacciagione e il maiale la fanno da padrone.
Nell'unica volta che ho partecipato eravamo una tavolata di circa 200/300 persone nella piazza del borgo. :cry:
Però comunque caratteristica se si vuole immedesimarsi nel nostro BraccoFante...

Oppure nel castello di Gropparello. Cene a tema con possibilità di noleggiare anche i costumi...
Cosa volete di più?

da Stroliga il 17 gen 2007 12:33


si potrebbe organizzare una delegazione mangioniana in costume ad un banchetto medioevale.........il giullare ce l'abbiamo, io faccio la stroliga :P


PS interessante per ricette e links su cucina medievale:
http://www.ilcollediscipio.it/ricette.htm

da wineless il 17 gen 2007 13:37


Le fanno anche nel castello di Vigevano, quando c'è il Palio delle Contrade.

Adry =^_^=


alla fine sempre di pastasciutta si tratta

da Strini il 17 gen 2007 13:45


Stroliga ha scrittosi potrebbe organizzare una delegazione mangioniana in costume ad un banchetto medioevale.........il giullare ce l'abbiamo, io faccio la stroliga :P


Abbiamo anche la principessa e il re. Visto che fante è già impegnato, io posso fare l'alchimista.

"Cos'è l'amore in confronto a una bistecca con le cipolle?" (W. Somerset Maugham)

da ilForchetta il 17 gen 2007 13:46


Buffone presente. :oops:

da Fante il 17 gen 2007 15:02


Giovani,
spendo 2 parole 2 a postfazione.

L'idea di cercare qualche notizia sulla cucina medievale è nata dalla curiosità di capire se in qualche modo fosse possibile ritrovare curiosità, aneddoti e ricette che fossero un primo abbozzo di cucina tradizionale.

Nel breve viaggio, ho trovato interessante la mancanza di fonti dirette, il contrasto netto con l'immaginario collettivo e la conseguente delusione.

Ho chiaramente reso il tutto estremamente digeribile, ma vi garantisco che quel poco è in linea di massima attendibile.

Spero che questa inframuscolo abbia contribuito ad accrescere, per quanto poco, la nostra consapevolezza gastronomica.

da ilForchetta il 17 gen 2007 15:20


Questo è curioso e interessante:

http://cursa.ihmc.us/servlet/SBReadReso ... e=htmltext

Si tratta di uno schema sull'evoluzione storica delle abitudini alimentari.

da Greedy il 17 gen 2007 15:31


alberto ha scrittoQuesto è curioso e interessante:

http://cursa.ihmc.us/servlet/SBReadReso ... e=htmltext

Si tratta di uno schema sull'evoluzione storica delle abitudini alimentari.



Nice ... ma very big ... me lo sono scaricato, me lo guardo con calma.
Cmq bello, davvero.
;)

Life is too fu@%ing short! You wann' it? Go get it!

da Stroliga il 17 gen 2007 15:41


Fante ha scrittoGiovani,
spendo 2 parole 2 a postfazione.

L'idea di cercare qualche notizia sulla cucina medievale è nata dalla curiosità di capire se in qualche modo fosse possibile ritrovare curiosità, aneddoti e ricette che fossero un primo abbozzo di cucina tradizionale.



da:

Ricette dal
"Libro de arte coquinaria"
di Maestro Martino di Como sec. XIV

queste si fanno ancora oggi:PER FAR OGNI FRICTELLA

Frittelle di salvia

Piglia un poco di fiore di farina, e distemperala con ova et zuccaro, et un poca di canella et zafrano perchè sia gialla; et habi de le foglie de salvia integre, et ad una ad una l'integnirai o involterai in questa tale compositione, frigendole nel strutto o in bono olio.

e queste sono delle "chiacchere" leggerissime:
Frittelle piene di vento

Togli del fiore di farina et d'acqua di sale e del zuccaro; distempererai questa farina facendone una pasta che non sia troppo dura, et falla sottile a modo di far lasagne; et distesa la dita pasta sopra ad una tavola, con una forma di legno tonda ovvero con un bicchiero la tagliarai frigendola in bono olio. Et guarda non ti vinisse bucata in niun loco, et a questo modo si gonfiaranno le frittelle, che pareranno piene, et saranno vote.

Fante, non ti preoccupare, stiamo studiando :P, continua pure a stimolarci :wink: .

da Bob il 18 gen 2007 13:13


Non ho ancora guardato illink, e quindi mi espongo alla possibilità di pubblicoludibrio, qualora dicessi ca...volate, tuttavia, lamancanza di una "cucina" intesa come forma di cultura nasce solo nel moneto in cui la società passa in uno stato di relativo benessere. Il Medioevo è un epoca di recupero (tra l'altra funestata da pestilenze incredibili) dopo lo sfacelo delle varie invasioni.
La parte cosiddetta "civilizzata" dell'Europa viene invasa, da Est e da Ovest, da masse totalmete militarizzate, spesso nomadi, in cui l'atto del cuinare deriva soprattutto dalla necessità di rendere commestibile il cibo. Solo dopo qualche secolo di assestamento, verso il 1300-1400, si sviluppano "ricette" che sono, più che altro, o rivisitazioni di antiche ricette Romane, o codificazioni di abitudini alimentari di una particolare famiglia che, grazie a una felice situazione agricola, a una fortunata situazione di salute e a una intelligente inventiva delle donne di casa, scopre gustose varianti alla "solita zuppa".
Ma a questo punto il Medioevo è, appunto, ormai alle spalle.

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