All, facciamo un po' di curtura ..
Abbiamo in casa delle conserve home-made e qualcuno nota un rigonfiamento sul tappo.
Mi si dice: Butta! E' possibilmente contaminato dal botulino.
True ... meglio non rischiare. Ringrazio e butto tutto, perché il rischio anche se basso esiste e le conseguenze ...
Però decido di informarmi meglio, perchè mi rendo conto che non ne so poi molto di queste cose, anzi, quasi niente.
Come fonte, fra le altre
IZSV. Da cui estraggo qualche pezzo.
Scopro che:
"
È importante ricordare che le tossine botuliniche sono tutte termolabili e quindi sono distrutte rapidamente dalla comuni temperature di cottura dei cibi (almeno 80°C per 5 minuti). Per questo spesso si consiglia, per esempio, di bollire le conserve di pomodoro fatte in casa prima di utilizzarle. La distruzione delle spore (responsabili della produzione della tossina), invece, richiede trattamenti più drastici come una sterilizzazione a 121°C per 3-4 minuti che assicura la riduzione delle spore a un valore sufficientemente piccolo da non rappresentare nessun rischio per la salute umana."
Quindi ci sono delle azioni preventive per evitare o ridurre il rischio.
Inoltre:
I barattoli
* Devono essere in vetro con tappo a chiusura ermetica.
* Devono essere puliti e ben asciutti.
* Devono essere conservati, non ancora aperti, in luoghi asciutti.
Gli ingredienti
* Devono essere ben lavati e asciugati. È importante fare attenzione a eventuali residui di terra o di polvere.
* In alcuni casi è consigliabile acidificare gli alimenti da conservare. Le spore del botulino, infatti, non sono in grado di germinare in ambiente acido (pH < 4,5).
Però non sempre è facile riconoscere un alimento contaminato!!
Le conserve che possono contenere il C. botulinum non sempre manifestano particolari caratteristiche organolettiche in quanto esistono ceppi proteolitici che producono, per effetto di una intensa attività metabolica, sostanze maleodoranti, ma anche ceppi non proteolitici che non alterano particolarmente il prodotto.
È consigliabile comunque, a scopo precauzionale non consumare e nemmeno assaggiare conserve vegetali o animali qualora presentino rigonfiamento nel coperchio, presenza di odore anomalo all’apertura, colore innaturale.
Purtroppo alcuni recenti studi sperimentali, realizzati tramite contaminazione sperimentale, hanno dimostrato che la vegetazione delle spore e la conseguente produzione di tossina compaiono, a volte, prima dell’alterazione dell’alimento stesso (funghi Agaricus bisporus, patate, burro di arachidi, cipolle).
Le conseguenze di una contaminazione sono gravi:
I primi sintomi comprendono nausea, secchezza delle fauci, e spesso diarrea. L’evidenza dell’interessamento dei nervi cranici si manifesta classicamente a carico degli occhi con visione confusa per dilatazione papillare con conseguente diplopia (doppie immagini ), fotofobia (sensazione dolorosa prodotta dagli stimoli luminosi , avversione alla luce), immagini tremolanti, mentre la paralisi della muscolatura faringea e della muscolatura linguale può causare dislalia (disturbo della pronuncia per difetto di conformazione degli organi della voce) e disfagia (difficoltà di deglutizione).
Il quadro clinico si estende quindi agli arti superiori, al tronco e agli arti inferiori, con debolezza sempre maggiore sino alla paralisi flaccida (perdita completa del tono muscolare e dei riflessi tendinei profondi). Il paziente comincia a manifestare sintomi respiratori in seguito alla ostruzione delle vie aeree superiori per debolezza della glottide che tende a chiudersi anche durante gli atti respiratori con il rischio di soccombere per paralisi respiratoria.
e anche se i casi conclamati non sono tantissimi
I casi di botulismo alimentare in Italia, confermati in Laboratorio, dal 2000 al 2004 sono stati 76 (dati forniti dal Centro Nazionale di Riferimento per il Botulismo presso l’Istituto Superiore di Sanità).
ho pensato potesse essere interessante parlarne qui, dato la propensione naturale dei mangioni verso la cucina e la preparazione in casa di piatti succulenti e,
i suppose, di conserve alimentari.
Infatti:
La tipologia degli alimenti causa della malattia può essere così distinta: vegetali in olio 56.7%, vegetali in acqua 23.3%, conserve di carne 6.7%, tonno 6.7%, salame/salsiccia 3.3%, alimenti macrobiotici 3.3%.
Per quanto riguarda le conserve responsabili di oltre 80% dei casi di botulismo alimentare in Italia ben il 70% risultano di produzione casalinga e il 30% di produzione industriale.
Rgds,
G.