Leggendo le varie recensioni che stanno arrivando sulle cene di San Valentino, noto la presenza quasi ubiqua di questo frutto, forse per il rimando alla
"passione" che dovrebbe travolgere chi se ne nutre. In realtà la Passione - con la P maiuscola - a cui ci si riferisce, è quella di Cristo, e le varie coppiette forse non sarebbero felicissime di saperlo (anche se, dopo il matrimonio, quello che li aspetta...
).
Prima di una breve storia dello squisito frutto, tratta dal sito Expatclic.com, un ultimo commento. Perché "Passion fruit"??? Si chiama "Frutto della passione", o al limite Maracuja!!!
Profumatissimo, saporitissimo, é il frutto di una liana (la passiflora) che cresce nelle zone tropicali (Antille, Isola della Reunion, Africa, America del Sud). Ce ne sono più varietà (tra cui la granadiglia) che si differenziano per il colore, ma solo poche sono commestibili. La polpa del frutto, di un profumo molto intenso, è gelatinosa; i chicchi che vi si trovano all’interno sono commestibili. Attualmente i principali paesi produttori sono l’Australia, l’Africa del Sud, il Brasile, le isole Fiji, le Hawai, il Kenya, il Perù e lo Sri Lanka.
La sua origine: il frutto della passione è originario del Brasile. Gli è stato donato questo nome dai Gesuiti che se ne servivano per far immaginare la passione di Cristo agli Indiani che tentavano di convertire. Infatti al centro della corolla del fiore, circondata di blu, si trova un groviglio di filamenti che ricorda una corona di spine. Il pistillo del fiore simbolizza i chiodi della crucifissione.
Il suo acquisto: se il frutto della passione non è ancora maturo al punto giusto, il suo guscio è duro e coriaceo, liscio e brillante. Per essere sicuri di acquistarne uno maturo, scegliete un frutto con la pelle un po’ spiegazzata e che ceda sotto una leggera pressione delle dita. Favorite i frutti profumati e pesanti.
La sua conservazione : il frutto della passione si conserva relativamente bene, per via della pelle spessa che lo protegge. Se è ben maturo, si conserva fino a una settimana in frigorifero. Si può anche congelare. Mettetelo intero in un sacchetto per congelare oppure conservatene solo la polpa imballata ermeticamente.
La sua preparazione: trasformate la polpa in succo e congelatela in un contenitore per i cubetti del ghiaccio. Vi basterà aggiungere uno di questi cubetti alle vostre bibite preferite per arricchirne il sapore in modo squisito.
Il frutto della passione è indicato per preparare creme, mousses, passati e sorbetti. Dalla sua polpa si estrae anche un succo che si può consumare al naturale o combinato con altre bibite per fare degli ottimi cocktail o punch. Si consiglia di passare al colino la polpa per eliminare i grani neri che contiene.
Potete anche sorprendere i vostri ospiti servendolo sotto forma di salsa per condire pesci e frutti di mare. Il sapore forte e particolare del frutto della passione accompagna anche in maniera più che rispettabile ogni tipo di selvaggina.