mi ricordo di aver letto info simili poco tempo fa... si parlava anche di un'aggiunta a posteriori di tali benefiche sostanze nel latte... ma la memoria non m'assiste.
fante, che pillola mi consigli?
ah no aspetta, ricordo! ne aveva parlato beppe grillo... prova a cercare nel suo sito...

Che la pastorizzazzione azzeri i valori nutrizionali mi sembra quantomeno strano, oserei dire ...però, non sono un esperto

forse stiamo anche facendo un po' di confusione sul significato dell'espressione "valori nutrizionali"....
silbusiiiiiiinnnnnnnnnnaiutoooooooo

ho aperto il topic perchè non ritrovo l'articolo. Se lo ritrovo magari posso essere più preciso sulle parole.

Il senso dell'articolo di slowfood però era questo. Un dito puntato contro il bollino 'alta qualità'.

Ho trovato l'articolo, solo cartaceo però.

Titolo:
'Operazione latti puliti, i difetti dell'eccesso di igiene'

riporto il pezzo che mi ha fatto pensare:

'La legge per difinire l'alta qualità ha utilizzato come parametri la carica batterica, le cellule somatiche, il grasso e la proteina. Ora, nel latte che acquistiamo, il grasso e la proteina non variano, basta vedere nell'etichetta: i livelli sono uguali e costanti per ogni tipo di latte perché sono standardizzati a monte. Quindi, al consumatore interessa poco o affatto questo parametro. Ma anche ammesso che possa interessare, perché mai un latte con più grasso e proteine dovrebbe essere migliore o peggiore di un latte con meno? Non c'è relazione fra di loro. Un latte di vacca podolica ha lo stesso contenuto di grasso e proteine delle vacche bruno alpine, eppure la differenza in contenuto aromatico e nutrizionale è enorme. Anzi, la relazione, se c'è, è negativa. Restano carica batterica e cellule somatiche. Entrambi sono parametri che fanno riferimento all'igiene del latte. Ma il latte che acquistiamo è pastorizzato quindi igienicamente sano. Poiché i limiti fissati dalla legge per la carica batterica e le cellule somatiche sono piuttosto bassi, rientrano in questi limiti gli allevamenti più industriali, in cui l'intensa selezione degli animali, un'alimentazione forzata e un sistema stallino fanno sì che, come avviene in tutti i sistemi industriali, alle enormi quantità di latte prodotto faccia da contraltare una qualità ai minimi livelli. Tutte le ricerche ormai concordano sul fatto che gli animali in stalla, alimentati con unifeed e fortemente selezionati producano un latte con un valore nutrizionale e una componente aromatica molto più bassi di quelli degli animali al pascolo. Per intenderci, un latte di vacche al pascolo, ricco di aromi e di componenti nutrizionali, è a volte fuori legge e comunque mai di alta qualità. Quindi, il primo a essere danneggiato è il produttore, il produttore di un buon latte, che non vedrà mai riconosciuto il valore del suo lavoro perché il metodo di pagamento va nella direzizone opposta. Poi il consumatore, che paga troppo per un latte "scadente" e poco per un latte "buono".Si dovrebbe cambiare ma, a parte che nessuno lo vuole, analizzare il contenuto aromatico e nutrizionale del latte in tempo reale non è semplice ed economico. Occorre mettere a punto una macchina in grado di effettuare un'analisi istantanea, che al momento non esiste.'

L'articolo continua per i formaggi dove slow food continua a valorizzare i formaggi a latte crudo.

La pastorizzazione non è obbligatoria se il latte viene da allevamenti certificati esenti da malattie (TBC, brucellosi, fantite, ecc.) e vien consumato appena munto entro le 12-24 ore successive.
La pastorizzazione diventa necessaria in sede industriale quando bisogna garantire il trasporto e la conservazione.
La pastorizzazione non modifica le proprietà nutrizionali del latte. L"aroma" cioè il sapore è un'altra cosa e non centra nulla con i valori nutrizionali.
Il fatto che una mucca mangi l'erbetta tenera o mangimi autorizzati e equilibrati non modifica le proprietà organolettiche del latte. In assoluto potremmo dire che un mangime equilibrato è più sano della semplice erba. Ma qui vale il discorso come il pesce.
Il latte è uno degli alimenti più controllati chimicamente e microbiologicamente. Cosa vuol dire "in tempo reale"? Il latte viene controllato giornalmente in tempo reale: il risultato viene dato al termine del tempo necessario per le analisi.
Il problema alla fine è di igiene industriale e di salute pubblica. Ben più importante del sapore di malga alpina oltre i 1000 metri con l'erbetta verde e il ruscello canterino...
Non si può avere tutto dalla vita. Lo slow food a volte fa sorridere.

silbusin ha scrittoIl problema alla fine è di igiene industriale e di salute pubblica. Ben più importante del sapore di malga alpina oltre i 1000 metri con l'erbetta verde e il ruscello canterino...
Non si può avere tutto dalla vita. Lo slow food a volte fa sorridere.

La butto lì, forse slow food vuole solo far avere a queste 'malghe bucoliche con l'erbetta verde e il ruscello canterino' il bollino di alta qualità che ora grazie alle leggi attuali non hanno.