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Made in Italy ancora sotto scacco

da scogghi il 08 apr 2008 11:29


Questa volta tocca alla cucina. Lo scrive il New York Times, che segnala come le cucine dei ristoranti italiani siano invase da personale straniero, per lo più magrebino che, pur essendo bravissimo, può mettere a rischio l’identità. L’esempio è quello di Nabil Hadj-Hassen, cuoco marocchino dell’ "Antico forno Roscioli" che il mese scorso vinse il premio per la miglior carbonara. Il pericolo, secondo il giornalista del New York Times, Ian Fisher, è che “gli chef stranieri aggiungano poi spezie che non fanno parte della tradizione italiana, come il coriandolo o il cumino”. Colpa di questa deriva sarebbe da imputarsi agli italiani che “snobbano sempre più spesso il lavoro faticoso e sottopagato dei fornelli”. (Della serie: pur di sputtanare il made in Italy adesso si fa il processo alle intenzioni).

Il pesce in mare e la padella sul fuoco.....

da vgaber il 08 apr 2008 11:41


e chi l'ha detto che tutto debba rimanere immutato nei secoli dei secoli? la cucina muta (e a volte sorda anche) e la tradizione si re inventa, non necessariamente è un male.

Re: Made in Italy ancora sotto scacco

da adem il 08 apr 2008 12:08


scogghi ha scrittoL’esempio è quello di Nabil Hadj-Hassen, cuoco marocchino dell’ "Antico forno Roscioli" che il mese scorso vinse il premio per la miglior carbonara.


Premio meritatissimo :D

da santippe28 il 08 apr 2008 12:23


Intanto mi sembra già un bel passo avanti oltre che un onore , che la cucina italiana venga insegnata e cucinata dagli stranieri. Quoto poi vgaber, la cucina si evolve , i gusti cambiano. Quindi se l'aggiunta di cumino o di qualche altra spezia esotica su un piatto tipico italiano , non dovesse essere appropriata , pazienza , si cambierà e si tornerà alla ricetta tradizionale.
Pensate che riskio si correrebbe se invece le cucine più studiate ed imitate fossero che so , quella tedesca , o quella inglese , o dello Zimbawe !! :cry: :cry: :cry:

da butter_fly il 08 apr 2008 12:34


al new york times dovrebbe essere fatto notare che NEANCHE IL PEPE E' UNA SPEZIA ITALIANA 8) concordo con chi dice che non c'è nulla di cui allarmarsi...


da Fante il 08 apr 2008 13:51


Non saprei....

Esiste davvero questo rischio? Normalmente, stroicamente, è la cultura più forte a inglobare le altre anche quando viene conquistata

I Romani assimilarono la cultura greca e i popoli germanici quella latina

Il problema non penso sia tanto che la nostra cucina evolva. Quanto che si rivelino tutti i limiti della nostr attuale cultura gastronomica e la cucina italiana diventi una cucina...morta

da il_verza il 08 apr 2008 14:30


butter_fly ha scrittoal new york times dovrebbe essere fatto notare che NEANCHE IL PEPE E' UNA SPEZIA ITALIANA 8) concordo con chi dice che non c'è nulla di cui allarmarsi...


Il pepe...
una rondine fa primavera? :)


Fante ha scrittoNormalmente, storicamente, è la cultura più forte a inglobare le altre anche quando viene conquistata

I Romani assimilarono la cultura greca e i popoli germanici quella latina


Altri tempi!
E comunque, credo dipenda dal grado di rispetto/disprezzo della cultura egemone nei confronti della neo-sottoposta. Greca e latina erano culture di riferimento: un vanto averle assoggettate, una forma di rispetto averle mutuate... gli americani importeranno in Texas, Wayoming, Montana... la cucina irachena, iraniana (saudita), coreana... cinese? I russi mangiarono afgano / gl'inglesi * indiano? :roll:


* bevvero il tè, d'accordo...

2. quando inizi a preferire il cantabile, all'orecchiabile: allora ti accorgi di essere un melofilo

da santippe28 il 08 apr 2008 14:58


Credo che anche la cucina di 3 o 4 secoli fa , possa ritenersi una cucina morta , nel senso che non viene più proposta nelle sue accezioni originarie. D'altro canto , quell'antica cucina non penso sia stata migliore dell'attuale ( a parte il discorso sulla genuinità degli alimenti e degli ingredienti utilizzati ) e certamente ai giorni nostri non sarebbe neppure più apprezzata , perchè i palati moderni sono abituati a gusti differenti rispetto al passato.
La nostra cucina moderna poi risente già in larga misura delle dominazioni del passato ( arabe , francesi , austriache ecc. ), eppure si è svincolata dal predominio di tali influssi , elaborandoli in maniera autonoma , inglobandone ingredienti e proposte che ha a sua volta ri- proposto in chiave diversa ed innovativa , attestandosi alla fine su valori di eccellenza , che sono riconosciuti nel mondo come genuinamente italici.

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