Se mi passi la provocazione, si è cominciato a mangiare male quando si è cercato di mangiare meglio.
Finché lo chef (caaaalmaa: "cuoco. Allora erano "cuochi") cucinava piatti locali che chiunque conosceva, aveva solo l'imperativo di farli meglio ed abbondanti, perchè, altrimenti, chiunque se li sarebbe fatti a casa propria. Senza contare che doveva soddisfare gente che, sino a una dozzina di anni prima, si sfamava con le tessere e i pane fatto con la farina di marmo.
Poi, è arrivata "l'alta cucina", che, a fianco di cuochi altamente preparati, ha portato un grandissimo numero di balenghi che, se stavano in cantiere a dare la malta era meglio.
E molti di questi ci sono ancora.
I clienti, inoltre, hanno ceduto alla fretta, e si sono accontentati del bel posto, in sostituzione del buon cibo.
A mio vedere, stiamo attraversando un periodo di "tardo barocco" della cucina. Da parte mia, sto facendo una regressione alle origini: più passa il tempo, e meno gradisco certi posti fighettosi che tentano di prendermi per il c....offrendomi schifezze immani ad altissimo costo. Ne ho provati un paio per lavoro, ultimamente, e non li ho recensiti perchè sarei andato talmente fuori dal coro da farmi declassare nemmeno ad "inaffidabile" ma proprio a "pazzo".
Chi ricorda un vecchio "asterix gladiatore"? L'allenatore dei gladiatori che, schifato dai gusti volgari di Obelix, chiama i servi e "Puah! Questi barbari non sanno cosa è buono: portatemi la marmellata di bucce di salsiccia"?
Ecco: mi sa che ci siamo.....