Condivisione e scambio di opinioni, notizie, sul mondo gastronomico. Tematiche tecniche riguardanti il "mangiare".
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La sottile linea rossa

da Fante il 16 apr 2008 11:15


Bob, altrove, ha scrittoComunque, ha ragione Fante: fino a non molti anni fa, il "buon" ristorante era quello dove mangiavi tanto. C'è da dire che il fatto di mangiare "bene" era dato per scontato, tenuto presente che la cuicna, in generale, era quella locale o, al massimo, toscana.


Ha assolutamente ragione nel darmi ragione

Ma quando s'è cominciato a mangiare male nei ristoranti e nelle case degli italiani?

da Bob il 16 apr 2008 11:28


Se mi passi la provocazione, si è cominciato a mangiare male quando si è cercato di mangiare meglio.
Finché lo chef (caaaalmaa: "cuoco. Allora erano "cuochi") cucinava piatti locali che chiunque conosceva, aveva solo l'imperativo di farli meglio ed abbondanti, perchè, altrimenti, chiunque se li sarebbe fatti a casa propria. Senza contare che doveva soddisfare gente che, sino a una dozzina di anni prima, si sfamava con le tessere e i pane fatto con la farina di marmo.
Poi, è arrivata "l'alta cucina", che, a fianco di cuochi altamente preparati, ha portato un grandissimo numero di balenghi che, se stavano in cantiere a dare la malta era meglio.
E molti di questi ci sono ancora.
I clienti, inoltre, hanno ceduto alla fretta, e si sono accontentati del bel posto, in sostituzione del buon cibo.
A mio vedere, stiamo attraversando un periodo di "tardo barocco" della cucina. Da parte mia, sto facendo una regressione alle origini: più passa il tempo, e meno gradisco certi posti fighettosi che tentano di prendermi per il c....offrendomi schifezze immani ad altissimo costo. Ne ho provati un paio per lavoro, ultimamente, e non li ho recensiti perchè sarei andato talmente fuori dal coro da farmi declassare nemmeno ad "inaffidabile" ma proprio a "pazzo".
Chi ricorda un vecchio "asterix gladiatore"? L'allenatore dei gladiatori che, schifato dai gusti volgari di Obelix, chiama i servi e "Puah! Questi barbari non sanno cosa è buono: portatemi la marmellata di bucce di salsiccia"?
Ecco: mi sa che ci siamo..... :(

"Sul vino, bevo qualunque cosa mi raccontiate, sul cibo, ci mastico abbastanza"

da Avvomarco il 16 apr 2008 11:56


L'analisi di Bob mi sembra corretta nell'individuare una tendenza che però non so se investe davvero tutta Italia.

Mi spiego: a Milano è sicuramente così, in Brianza anche, probabilmente anche nel resto della Lombardia e in altre grandi città o luoghi turistici (alcuni posti in liguria, forse le Langhe ultimamente, ecc.), però fatti cento i ristoranti presenti in tutta italia direi che molti sono ancora legati ad una cucina del territorio o comunque non innovativa, vuoi perchè non gli interessa, vuoi perchè non la saprebbero poporre correttamente, vuoi perchè la geste del posto non entrerebbe nel loro ristorante.

Faccio un esempio: a milano i ristoranti giapponesi o pseudo tali sono di moda, negli ultimi anni sono nati come i funghi, soppiantando o fondendosi con i cinesi, se vado a voghera (giusto perchè lì c'è la famosa casalinga...) quanti ne trovo??

Anche il discorso del bel posto che attrae è sicuramente vero, però anche in questo caso penso che il maggior impatto sia su un certo target cittadino

da Bob il 16 apr 2008 12:30


E infatti, se esci dalle grandi città, ti capita raramente di mangiare "male". In genere, il ristorante cosidetto "fuoriporta", swe non è in zona turistica, offre una cucina tradizionale, solida, fatta di qualità discreta e porzioni ragionevoli.
Poi, le mele marce sono ovunque....

"Sul vino, bevo qualunque cosa mi raccontiate, sul cibo, ci mastico abbastanza"

da Fante il 16 apr 2008 13:25


Ho elaborato una teoria diversa in proposito.

La cucina tradizionale è sempre stata una cucina tramandata; normalmente non si faceva altro che imparare da nonne e madri, tutt'al più si aggiustava il tiro, ma la base era quella.

Poi accadde qualcosa e credo possa essere collocato negli anni 80, splendidamente esemplificato da questo video

Una generazione ha disimparato a mangiare in parte come tentativo di modernizzazione, in parte perchè nelle case era venuto meno questa tradizione orale. La donna degli anni 60 aveva altro a cui pensare che non imparare a cucinare e la generazione nata in quegli anni, maturata nell'80 ha quindi cominciato ad abbuffarsi di hamburger e fusilli con panna e pancetta

Troppo audace come teoria?

da primus il 16 apr 2008 14:11


Fante ha scrittoHo elaborato una teoria diversa in proposito.

La cucina tradizionale è sempre stata una cucina tramandata; normalmente non si faceva altro che imparare da nonne e madri, tutt'al più si aggiustava il tiro, ma la base era quella.

Poi accadde qualcosa e credo possa essere collocato negli anni 80, splendidamente esemplificato da questo video

Una generazione ha disimparato a mangiare in parte come tentativo di modernizzazione, in parte perchè nelle case era venuto meno questa tradizione orale. La donna degli anni 60 aveva altro a cui pensare che non imparare a cucinare e la generazione nata in quegli anni, maturata nell'80 ha quindi cominciato ad abbuffarsi di hamburger e fusilli con panna e pancetta

Troppo audace come teoria?





Tavolino a scomparsa taaac, sedia per ospite che non c'e' taaccc, tovaglia e posate Fabriano taaaac, vino cartonato taaac...........

Un grande, non c'e' niente da fare, un grande.

Grazie Fante.

"Ogni stecca ripetuta due volte è l'inizio di un arrangiamento" (Frank Zappa).

da primus il 16 apr 2008 14:12


Bob ha scrittoSe mi passi la provocazione, si è cominciato a mangiare male quando si è cercato di mangiare meglio.
Finché lo chef (caaaalmaa: "cuoco. Allora erano "cuochi") cucinava piatti locali che chiunque conosceva, aveva solo l'imperativo di farli meglio ed abbondanti, perchè, altrimenti, chiunque se li sarebbe fatti a casa propria. Senza contare che doveva soddisfare gente che, sino a una dozzina di anni prima, si sfamava con le tessere e i pane fatto con la farina di marmo.
Poi, è arrivata "l'alta cucina", che, a fianco di cuochi altamente preparati, ha portato un grandissimo numero di balenghi che, se stavano in cantiere a dare la malta era meglio.
E molti di questi ci sono ancora.
I clienti, inoltre, hanno ceduto alla fretta, e si sono accontentati del bel posto, in sostituzione del buon cibo.
A mio vedere, stiamo attraversando un periodo di "tardo barocco" della cucina. Da parte mia, sto facendo una regressione alle origini: più passa il tempo, e meno gradisco certi posti fighettosi che tentano di prendermi per il c....offrendomi schifezze immani ad altissimo costo. Ne ho provati un paio per lavoro, ultimamente, e non li ho recensiti perchè sarei andato talmente fuori dal coro da farmi declassare nemmeno ad "inaffidabile" ma proprio a "pazzo".
Chi ricorda un vecchio "asterix gladiatore"? L'allenatore dei gladiatori che, schifato dai gusti volgari di Obelix, chiama i servi e "Puah! Questi barbari non sanno cosa è buono: portatemi la marmellata di bucce di salsiccia"?
Ecco: mi sa che ci siamo..... :(





Poi, è arrivata "l'alta cucina",


:roll: ....vuoi dire che è colpa di Marchesi? :roll:

"Ogni stecca ripetuta due volte è l'inizio di un arrangiamento" (Frank Zappa).

da Bob il 16 apr 2008 14:15


si e no.
La tua teoria giustificherebbe il sempre più frequente ricorso al surgelato e al precotto, ma non l'abbandono dello stesso piatto, se pure approntato in modo più sbrigativo. Insomma, saremmo pieni di ravioli Campbell, non di involtini ripieni di ali di farfallle rosa del guatemala.......
Il fatto è che questi cibi non vengono offerti come sfizio al supermercato, ma sono proposti in carta da ristoranti anche di medio (per me basso) livello, come cibi "in", "giusti", insomma....
E quindi il discorso tempo viene a cadere...

"Sul vino, bevo qualunque cosa mi raccontiate, sul cibo, ci mastico abbastanza"

da butter_fly il 16 apr 2008 14:26


probabilmente abbiamo solo importato nel modo sbagliato l'ennesima "moda": quella della cosiddetta alta cucina, che se praticata in modo cialtrone ha solo ben poco di "alto", oltre al prezzo. e mentre l'alta cucina si diffondeva nei ristoranti dove trovava ad attenderla pochi clienti gourmet e tanti clienti stupefatti/insoddisfatti, nelle case si diffondeva la fretta di mangiare velocemente un panino per poi tornare al lavoro. l'alta cucina non può essere una moda: dev'essere un fenomeno culturale, a mio avviso, volto verso un'unica direzione: la ricerca e l'esaltazione del gusto.
sbajo?


da Bob il 16 apr 2008 14:30


[quote="

:roll: ....vuoi dire che è colpa di Marchesi? :roll:[/quote]
Prima stavo rispondendo a Fante, non a te...Comunque, a parte la mia antipatia personale per Marchesi ristoratore (non chef), la colpa non è di Marchesi, ma degli imitatori di Marchesi. La ricerca dell'innovazione è sempre giusta. E' ammannirla a carissimo prezzo, indipendentemente dai risultati, che non lo è.

"Sul vino, bevo qualunque cosa mi raccontiate, sul cibo, ci mastico abbastanza"

da Fante il 16 apr 2008 14:36


Bob, non mi sembra che siamo pieni di involtini ripieni di ali di farfallle ben fatti. Siamo pieni di cucina scadente che adesso si veste coi nomi accattivanti.

Fosse solo un problema di perdita di ricette tradizionali, potremmo anche fregarcene.

Il problema è che a un certo punto s'è smesso di mangiare bene e non perchè tutti volevano andare da Cracco. Questo è un fenomeno recente.

da chefalfio il 16 apr 2008 16:04


Fante ha scrittoBob, non mi sembra che siamo pieni di involtini ripieni di ali di farfallle ben fatti. Siamo pieni di cucina scadente che adesso si veste coi nomi accattivanti.

Fosse solo un problema di perdita di ricette tradizionali, potremmo anche fregarcene.

Il problema è che a un certo punto s'è smesso di mangiare bene e non perchè tutti volevano andare da Cracco. Questo è un fenomeno recente.


il problema è che in molti hanno creduto che la ristorazione era una miniera d' oro e quindi hanno continuato ad aprire posti dove l 'ultimo dei problemi era far mangiare bene la gente

Quello è il probloema grave tutti quelli che si sono improvvisati chef e ristoratori d' altronde da uno che faceva il postino e poi decide di fare lo chef non si può pretendere la luna .

I calciatori hanno aperto posti veramente fetidi che però erano sempre pieni e del mangiar bene se ne fottevano alla fine quello che conta è iil cassetto ......per loro :evil:

chefalfio42

scherza con il fuoco ma non con il cuoco

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