recentemente ho burrificato col cocco
essendo un frutto grasso, si presta ad essere manipolato in modo casereccio per separare la parte acquosa da quella burrosa.
ha 2 usi: quello cosmetico e quello alimentare. se avete la pelle secca, spalmatevelo addosso, se avete fame, mangiatelo
ci vuole tanto cocco per fare poco burro: con 6 cucchiai colmi di farina ne ho ottenuto solo 30 grammi. la prossima volta come minimo raddoppio.
ecco come si fa
mescolare la farina di cocco con pari volume d'acqua in una pentola. accendere il fuoco e cuocere per 20-30 minuti aggiungendo continuamente acqua per non farlo mai prosciugare, un po' come si fa per un risotto. la quantità d'acqua non è importante: basta che il pastone sia sempre risottoso e in moderata ebollizione. alla fine si ottiene una pappetta bianca, che va spremuta e setacciata il più possibile. il succo così ottenuto va raccolto in un recipiente chiudibile (vaso di vetro, scatola di plastica per alimenti, tetrapak ecc...) e riposto in frigo per diverse ore. si noterà il depositarsi della parte acquosa sul fondo del vaso, e l'accumularsi della parte grassa appena sopra. basterà allora filtrare di nuovo e conservare solo il burro, in un recipiente chiuso altrimenti assorbe tutti gli odori del frigo. è molto delicato: si scioglie prima del burro normale ed è più morbido, per cui va tirato fuori dal frigo solo al momento dell'uso. è molto buono: l'ho usato per fare dei biscotti
il cocco esausto, bollito e spremuto, può essere usato come concime per le piante.