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Intrepida Goldstein!

da butter_fly il 22 ago 2008 10:34


Scrittrice ed esperta di vini, la signora Goldstein si è finta proprietaria di un locale di Milano, l'Osteria l'Intrepido, ha messo su un finto sito, inventato un menu e una carta dei vini ed è riuscita così ad aggiudicarsi il prestigioso Award of Excellence assegnato dalla bibbia delle riviste di vini, Wine Spectator, ai ristoranti con le migliori cantine al mondo.


[...]

Ha così inizio il grande bluff della signora Goldstein che si dichiara proprietaria dell'Osteria l'Intrepido, un ristorante di Milano inventato giocando sul nome di una serie di guide culinarie. Oltre alla compilazione della domanda la signora invia la ricevuta di pagamento della tassa di partecipazione, pari a 250 dollari, una lettera di presentazione, una copia del menu del ristorante e una lista dei vini.


[...]

Ma è soprattutto nella carta dei vini che la signora Goldstein dà il suo meglio, inventando una selezione ad hoc di rossi italiani scelti tra i peggiori vini segnalati proprio da Wine Spectator. Così a suon di bottiglie di Amarone del 1998, definito "not clean", di un "aggresive" Barolo, di un "wrong" Cabernet Sauvignon, e di tanti altri vini giudicati mediocri, una finta osteria, con un finto menu, si aggiudica l'Award of Excellence del Wine Spectator.

L'assegnazione del premio viene formalizzata con la pubblicazione sul numero di agosto della rivista cartacea e subito dopo l'Intrepido viene inserito nel database del sito. Ma da qui scompare il 15 agosto, data nella quale Robin Goldstein presenta l'eccezionale risultato della suo "grande bluff" al consueto meeting dell'America Association of Wine Economists tenutosi a Portland.



leggi l'articolo completo

intrepida 8)


da grasderost il 22 ago 2008 10:51


L'ho sentita ieri al tg: che beffa !!! 8)

E questa cosa, secondo me, la dice lunga su certe guide enogastronomiche...

da merit127 il 22 ago 2008 12:14


Questa è la dimostrazione che la strada che stiamo seguendo è quella giusta! :D :D
Anche perchè è l'unica fornita di un autocontrollo che permette di svelare recenzioni poco affidabili :oops: :oops:
e quindi di dare un giudizio di attendibilità, sul locale in analisi, molto elevato specie in quei casi dove è presente più di una recenzione.
C'è poi un errore "fisiologico" che non è eliminabile e dipende da molti fattori variabili che coinvolgono sia i ristoratori che noi mangioni, ma la perfezione si'sa non è di questo mondo. :wink:

A causare le ansie provvede la vita, a interromperle provvede la vite.
E' la dose che fa il veleno!

da tpt il 22 ago 2008 14:01


Beh, a parte il rischio farloccate, assolutamente da valutarsi, direi che a prescindere dai cappelli, il Mangione permette, attraverso la descrizione dell'esperienza vissuta dal cliente/recensore, di comprendere se un locale fa o meno al caso nostro.

Non solo le righe asettiche circa il tipo di cucina proposta, il n. dei posti a sedere, ecc .... ma un vero viaggio verso le sensazioni percepite e non solo a livello gustativo.

da nebbiolo75 il 22 ago 2008 14:17


Mi viene in mente quando la guida michelin assegnò due stelle ad un ristorante belga che non era ancora aperto, solo perché il proprietario era un tristellato :-)

La moda è abituata a vendere fumo... e tanti fumano bene.

E' difficile dar da mangiare alla gente che non ha fame

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