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Ma quanto diamine è caro il biologico?

da stefanbo il 01 ott 2009 12:40


Ho trovato il dépliant di un marchio di supermercato, leader nel settore del biologico, "Naturasì" presente in molte regioni (poi torno anche su questo).

Il volantino parlava di sconti ed offerte, ed infatti indicava il prezzo originario del prodotto e poi lo sconto applicato, nell'ordine del 10%-20%.

Mi sono soffermato su alcuni prodotti degni di nota..

Dado vegetale per brodo, 24 dadi, ribassato da 5,01€ a 4,25€
Prosciutto cotto bio preaffettato, 100 grammi, da 3,98€ a 3,46€
Miele di Acacia, 1 kg, da 13,87€ a 11,62€
Sale aromatizzato, 250 gr, da 3,91€ a 3,32€
Latte di capra intero, 1 litro, da 3,90€ a 3,12€

e qui mi fermo per non tediare...

E' proprio vero che bisogna essere ricchi o minimo MOLTO benestanti per fare i "biologici" :cry:

Infatti leggendo le località dove è presente il supermercato troviamo il 60% circa a Nord il 37% al centro (dalla Toscana al Lazio per intenderci) e...1 a Napoli, 1 a Bari, 1 a Palermo per tutto il Sud ed Isole....

Penso che questo la dica lunga, non certo sulla non voglia di biologico al Sud/Isole, quanto che il Supermercato chiuderebbe i battenti dopo pochi giorni con quei prezzi!!!! :twisted:

da capohog il 01 ott 2009 12:49


Da una parte sicuramente il "biologico" costa di più, risparmi su pesticidi e fertilizzanti ma le rese credo sian di gran lunga inferiori...
dall'altro credo che ci sia anche un sovrapprezzo "biologico" che ti tocca pagare per sentirti virtuoso e foodies 8)

sarebbe comunque interessante riuscire a confrontare costi e ricarichi tra bio e non...

96 cubic inch of good vibs

da cisejazz il 01 ott 2009 13:27


io compro spesso al negozio NaturaSi di Abbiategrasso.
Anzi direi che una volta a settimana l'appuntamento e' d'obbligo.
Innanzitutto per via del rapporto negoziante-cliente (che non e' poco): piu' di una volta ho avuto assistenza totale a fronte di indicazioni superficiali da parte di addetti esselunga.
Poi i prodotti: mi spiace dirlo, ma per molte cose la differenza la sento.
la resa e' altra.
Non compro tutto perche' non posso permettermelo, ma se acquisto verdura, non mi costa piu' che comprarla all'esselunga.
Se mi butto sulle cose particolari allora... beh ci vuole un mutuo, niente da dire.
E' pure vero che in queste etichette trovi scritto tutto.
Dal momento che a Maya (povera figlia) e' stata accertata l'allergia alle proteine del latte, la mia puntuale spesa al negozio NaturaSi diventa obbligatoria, perche' solo li' riesco a trovare prodotti di cui posso stare certa che non stara' male.
E, a dirla tutta, da quando uso i loro prodotti, ho smesso di avere problemi di stomaco... (non voglio cantare vittoria troppo presto, ma sono gia' tre settimane che non sto male di pancia! l'ultima volta e' successo il 12 settembre) e sono persino riuscita a bere un bicchiere di vino (finalmente!).

Chiaro che se scegli il cotechino di tempeh, ti pelano a sangue...
(ma se comprate il libro di Leeman, non quello di ricette conf oto, quello senza foto, trovate come fare in casa seitan e tempeh)
Poi l'agar agar costa meno li' che in altri posti.
Stessa storia per il sale rosa dell'himalaya: costa di meno comprato al naturasi.
la farina di farro bianca e' semplicemente sensazionale come resa, profumo, fragranza.
ormai tutte le farine le prendo la' perche' me le macinano al momento e come voglio io secondo necessita'.
Non parliamo della resa della pasta: costo identico a quello da supermercato e resa nettamente superiore (senzapanna avreste dovuto includere anche queste di marca *cavallo* bio)

.

da marogi il 01 ott 2009 13:34


bella discussione
io produco con metodi bio non solo olio ma anhe un po di ortaggi
ti posso dire che i prezzi per ortaggi e frutta si sono livellati troverai 15/20%percento in piu del convenzionale
discorso inverso per prodotti che subiscono lavorazione ,ovvero piu passaggi + costi
io al momento o in produzioone peperoni ,
considera che le piantine costano di circa il 20% in piu
i prodotti costano a dismisura in piu
nel bio si produce di meno
se ai un problema (malattia)in corso di produzione difficilmente lo risolvi
e per ultimo i costi di confezionamento sono un po piu selettivi ,costosi, e si fa piu sfido,

.

da marogi il 01 ott 2009 13:37


lo scorso anno o comprato formaggio bio per un cliente ,o trovato un prezzo molto piu alto del convenzionale , e mi diceva che il probleama principale e che non si trovava caglio bio .lo imortava dall'estero a prezzi esorbitanti

da stefanbo il 01 ott 2009 13:38


Un paio di precisazioni alla bella risposta di Cinzia.

Sul rapporto col negoziante nulla da eccepire, tutto giusto.

Sul fatto che su alcuni prodotti (onestamente, sarò prevenuto ma sul dado da brodo....mi pare eccessivo!) la differenza si senta, anche qui nulla da eccepire.

L'unico punto sul quale non concordo è che mi fai il paragone tra spesa verdura all'Esselunga (anche se uno tra i più convenienti supermercati) e la verdura del Naturasì
Allora sì che hai ragione, ma io ho smesso da anni (salvo ovvie eccezioni/problemi) di comprare frutta e verdura in grande distribuzione (c'era un mio post sul basilico tunisino nel quale Fante ricordava che la vita dei vegetali della grande distribuzione è...eterna :shock: ) per comprarla al mercato rionale, costo irrisorio, freschezza garantita, ecco dove, anche il biologico, ovviamente è fuori competizione, non certo per la qualità ma di prezzi sì

D'altronde tu stessa hai detto che se comprasi TUTTO da Naturasì ti ci vorrebbe un mutuo!! :wink:

da stefanbo il 01 ott 2009 13:43


Scusa Marogi, ho postato mentre postavi anche tu... :lol:

Puoi specificarmi i tuoi prezzi (alcuni) solo per curiosità?

Poi ti specifico, se vuoi, quelli del mio mercato rionale, da me assiduamente frequentato 2 o 3 volte a settimana e che "rifornisce" la mia famiglia. (Ci torno domani quindi potrei farti un paragone esattissimo!)

Sia ben chiaro non voglio ASSOLUTAMENTE paragonare la qualità o le difficoltà che giustamente elenchi, ma onestamente a me non risulta proprio una differenza del 15/20% del biologico in più rispetto al mercato (mi raccomando MERCATO, non grande distribuzione o bottega)

Se così fosse ti assicuro che visti i vantaggi in termini di qualità, filosofia, produzione e quant'altro passerei al biologico immediatamente, infatti è un costo che potrei permettermi... :wink:

da cisejazz il 01 ott 2009 13:43


infatti stefanbo: purtroppo ci vorrebbe un mutuo ma in effetti sto molto meglio e ora, per certi alimenti, sara' pure necessario (ma anche per altri prodotti, visto che a ruggero, invece, hanno trovato allergie a polveri, acari, gatto e noi possediamo tutto... quindi ci tocchera' acquistare anche altri prodotti al negozio naturasi' o bioallergen o altri della stessa categoria... :( )
per il mercato (ricordo la discussione), qui ad abbiategrasso c'e' tre volte a settimana, ma il fruttivendolo che non cambierei mai con nessun altro (lui e' produttore oltre che venditore), viene soltanto una volta a settimana, il venerdi' mattina.
E non sempre riesco a prendere quello che mi serve...
viene dal piemonte e porta con se cio' che trovi in piemonte... altri prodotti no.
Gli altri propongono verdure che sanno di poco o niente...
Anche in sicilia (saltiamo altrove), andavo ad acquistare direttamente dai produttori (e li' si poteva): dai fruttivendoli erano orrendi i prodotti e nei mercati c'erano anche cose fatiscenti (tranne in quelli storici che offrono prodotti meravigliosi, ma qui me li sogno sigh!)

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da marogi il 01 ott 2009 13:57


[quote="stefanbo"]Scusa Marogi, ho postato mentre postavi anche tu... :lol:

Puoi specificarmi i tuoi prezzi (alcuni) solo per curiosità?

intendi quanto mi pagano i peperoni?

.

da marogi il 01 ott 2009 14:06


vi faccio un po un quadro della produzione per come la vedo io
il produttore vende a 10 (con tutti i sui rischi)
il commerciante o magazzini rivende a 15 (con 0,1 rischi)
il negoziante rivende a 70 (con pochissimi rischi di invenduto)
fate i conti voi chi ci guadagna?

da stefanbo il 01 ott 2009 14:14


Scusa Marogi, ho evidentemente capito male.

E' giusto sei un produttore ma mi chiedo da dove evinci il 15/20% di costo in più che hai citato di maggiorazione rispetto ai prezzi normali, è quello che non mi quadra, non sapere il tuo guadagno (non sono della guardia di finanza :lol: :lol: 8)

Re: Ma quanto diamine è caro il biologico?

da nebbiolo75 il 01 ott 2009 14:53


stefanbo ha scrittoDado vegetale per brodo, 24 dadi, ribassato da 5,01€ a 4,25€
Prosciutto cotto bio preaffettato, 100 grammi, da 3,98€ a 3,46€
Miele di Acacia, 1 kg, da 13,87€ a 11,62€
Sale aromatizzato, 250 gr, da 3,91€ a 3,32€
Latte di capra intero, 1 litro, da 3,90€ a 3,12€


I prezzi del biologico sono alti anche per la burocrazia che comporta. Conosco dei produttori agricoli che nonostante utilizzino tecniche riconosciute dal biologico non vogliono tale bollino perché renderebbe i loro prodotti invendibili per prezzo troppo alto. Uno di questi produttori fa il miele e quello di Acacia, da lui in fattoria e nei mercatini dove vende, costa 7 euro al kg.

L'azienda biologica dove compro le farine per esempio secondo me fa prezzi esageratamente alti. Un kg di farina bianca di grano tenero '0' costa 2,2 euro in azienda e un po' di più in negozio tipo 'Naturasi'. Allora mi sono messo a fargli i conti in tasca, informandomi sulle rese per ettaro del grano coltivato biologicamente, sui costi di macinazione del grano, etichettatura, confezionatura e quant'altro e stando largo sui costi e stretto sulle rese, tale farina se costa 1,4 euro al kg sarebbe il prezzo giusto (compreso un po' di guadagno). A volte si esagera.

E' difficile dar da mangiare alla gente che non ha fame

da santippe28 il 01 ott 2009 14:55


Prezzo irrisorio di frutta e verdura al mercato , qui al Nord un par de ciufoli , anche al mercato si paga caro la verdura e la frutta di qualità

da butter_fly il 01 ott 2009 15:11


purtroppo i prezzi di (parte del) biologico sono un grosso problema. ma invito tutti a leggere questo articolo


da cisejazz il 01 ott 2009 15:22


vorrei aggiungere una cosa che va tenuta in considerazione.
I prodotti bio, cosi' come quelli per intolleranti, hanno un'iva al 19% o 20% a fronte del 4% dei prodotti *normali*.
Questa e' una vecchia storia che e' stata denunciata gia' da anni dalla rivista cucina naturale (che ovviamente acquisto sempre).
Due anni fa, a Milano, si era fatta pure una raccolta di firme in piazza Duomo per far cambiare la normativa, ma non c'e' verso: rimane al 20%...

da tiger il 01 ott 2009 15:37


....Perdonate l'intrusione..o mie belle dame...secondo me il biologico è caro, anche perchè è di "moda"...poi sono d'accordo sulle questioni del'aumento del prezzo base dovuto alla distribuzione....Frequento ogni tanto la catena "Superpolo" che non è specializzata esclusivamente in biologico, ma molto ben assortita....ed i prezzi sono folli; non c'è niente che costi di meno che in un supermercato tradizionale....Tra seitan, tofu ed altri...è veramente impossibile...bisogna fare un mutuo...Esempio...mi piace molto il succo V8...che è un succo composto da 8 verdure..una volta lo vendevano alla Slunga..e lo pagavo intorno ai 60 centesimi (una lattina da 125ml)...beh..da Superpolo lo pago 1 euro e 55!!....Cercare di mangiare bene si...ma trovare alla cassa uno col passamontagna mi sembra troppo!! :roll:

da santippe28 il 01 ott 2009 15:42


Tigrotto , o mio bel felinotto :P , ti stra arci super quoto !! :wink:

da butter_fly il 01 ott 2009 15:45


ma infatti è molto difficile riuscire permettersi tutto biologico, come dice cinzia. io ho l'immensa fortuna di avere familiari che coltivano da sé frutta e verdura, inoltre vivo da sola, quindi la mia spesa è ben poca cosa. ma chi ha famiglia, o ha un reddito da nababbo o per forza dovrà scendere a compromessi. una cosa però è certa: tutti dovrebbero imparare a fare una spesa migliore, più mirata, meno sprecona e più essenziale: in questo modo si mangerebbe (tutti meno ma) tutti meglio.

il fatto che il biologico sia di moda... ma ne siete sicuri? :roll: i negozi che frequento io son sempre semivuoti... la gente che può o vuole mangiare biologico secondo me è davvero poca rispetto a chi non si pone neanche il problema...


Re: Ma quanto diamine è caro il biologico?

da vgaber il 01 ott 2009 15:58


stefanbo ha scritto
Dado vegetale per brodo, 24 dadi, ribassato da 5,01€ a 4,25€
Prosciutto cotto bio preaffettato, 100 grammi, da 3,98€ a 3,46€
Miele di Acacia, 1 kg, da 13,87€ a 11,62€
Sale aromatizzato, 250 gr, da 3,91€ a 3,32€
Latte di capra intero, 1 litro, da 3,90€ a 3,12€

E' proprio vero che bisogna essere ricchi o minimo MOLTO benestanti per fare i "biologici" :cry:

Infatti leggendo le località dove è presente il supermercato troviamo il 60% circa a Nord il 37% al centro (dalla Toscana al Lazio per intenderci) e...1 a Napoli, 1 a Bari, 1 a Palermo per tutto il Sud ed Isole....

Penso che questo la dica lunga, non certo sulla non voglia di biologico al Sud/Isole, quanto che il Supermercato chiuderebbe i battenti dopo pochi giorni con quei prezzi!!!! :twisted:

Alùra, posto che quegli stessi prodotti presi ad esempio sono a)facilmente reperibili a fiere e fierette a circa la metà del prezzo e con la stessa garanzia di bio (al farmer anche a meno) b)sono prodotti non essenziali in termini di sopravvivenza (che al bio vendano il prosciutto già affettato, la dice lunga sulla tipologia di clientela faiga....), rimane che al sud siano molto, ma mooooolto più scafati che non al nord; inoltre, il tasso occupazionale è inferiore, e avendone il tempo, a girare in maniera combinata fra le varie catene di super, ed i mercati rionali, non si compra poi male.
Piccolo inciso: è incredibile quanto si siano abbassati i limiti minimi per considerare intolleranze alimentari ed allergie varie.....

Tutte le parole sdrucciole, come tutti i sentimenti sdruccioli, sono naturalmente ridicole.

da santippe28 il 01 ott 2009 16:21


lo straquotone che accordo anche al Cagnolone dimostra che canidi e felini possono tranquillamente avere identità di vedute.
Anche se un pò o.t. , ma ricollegandomi alla parte finale di Vgaber, c'è tutto un fiorire pure di celiachia dilagante , secondo me solo in parte giustificata dalla semplicità delle analisi cliniche che oggi permettono di rilevare questa patologia. Per contro , ho potuto verificare proprio su alcuni conoscenti diagnosi di celiachia temporanea ( non essendo medico non so se sia frequente e/o possibile ) che , conseguentemente hanno comportato diete altrettanto temporanee. In altro caso invece , diagnosticata una celiachia circa 7 8 anni fa in donna di mezza età che ogni tanto soffriva di mal di stomaco e colite ,le si è imposta dieta per celiaci che , effettivamente , ha ovviato ai dolori di stomaco , però( può darsi che non ci sia un nesso causale per carità ) , le ha indotto lo sballo completo del metabolismo , tanto che la povera fanciulla in questione è diventata obesa

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