Condivisione e scambio di opinioni, notizie, sul mondo gastronomico. Tematiche tecniche riguardanti il "mangiare".
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Il gastronauta del 30.gennaio.2010

da Zolletta il 30 gen 2010 13:33


Stamane ho sentito la trasmissione del buon :!: Paolini, sovente casco nella tentazione di ascoltare la sua trasmissione, è il tema del giorno era il decreto populista e attira voti del on F. Martini contro l'uso di additivi in cucina.

La trasmissione è stata piuttosto patetica e priva di grandi spunti di riflessione...

Voi che ne pensate?

Ma locali come L'anteprima dovranno rivedere drasticamente la loro filosofia di cucina? :shock:
Ultima modifica di Zolletta il 30 gen 2010 19:40, modificato 1 volta in totale.

da cisejazz il 30 gen 2010 16:00


già *Zolly*
a me lo aveva detto proprio Daniel qualche giorno fa e mi era cascata la mandibola.
Un'idiozia simile mi fa accapponare la pelle...

da Zolletta il 30 gen 2010 19:51


Ma nessuno muove un dito per fermare questa assurda e demagocica "crociata anti-molecolare"?

Capisco striscia che deve accontentare il proprio target di spettatori "facilmente susciettibili" e sensibili a queste pappette mediatiche preconfezionate (per rimanere in tema), ma un Onorevole che senza alcuna cognizione di causa fa dei decreti ad minchiam (imho ovviamente) mi sembra scandaloso... :twisted:

da cisejazz il 30 gen 2010 22:41


se ci fai caso, stiamo assistendo ad una serie di opere demagogiche in ambito alimentare (ma non solo, ammettiamolo).
Qualche giorno fa, non ricordo quale ministro stava scatenando le proprie ire contro un numero di Dylan Dog perché aveva sentito dire (non aveva mai preso il fumetto in vita sua) che sembrava volesse mostrarsi favorevole all'eutanasia umana.
Qualcuno le ha fatto notare che prima doveva leggerlo.
Lo ha letto e, per fortuna, ha fatto un passo indietro.
Ma prima di parlare, non sarebbe il caso di informarsi per evitare figure di cacchina?
Purtroppo non ho moltissimo tempo questa settimana, ma la prossima (cioè quella dopo il 5 febbraio che per me sarà una data importantissima), preparerò un articolo-inchiesta sulla proposta di eliminare la macellazione e la vendita della carne del cavallo.
Per avere un'informazione completa senza cercare di prendere posizione (anche se la mia idea a tal proposito la ho).

da amodomio il 31 gen 2010 10:41


credo che tutto questo, possa generare guai più seri di quanto si pensi se si continua a non parlarne.
Abbiamo un decreto, praticamente sconosciuto, che nessuno ancora conosce realmente.
Si parla di abbolire "aditivi chinìmici", senza probabilmente conoscere il significato reale del termine.
Per capirci quanti prodotti normalmente utilizzati in un ristorante, per non estendere al settore alimentare in generale, si possono definire tali?
Non credo solo quelli normalmente utilizzati nel molecolare... la lecitina di soia ad esempio e molte volte consigliata per prevenire malattie, l'agar agar, in uso da una vita viene considerato molto più naturale dalla più nota "cola di pesce".
Questo potrebbe anche comportare che non si potrà più servire pasticceria che fa uso di coloranti? Niente salumi che utilizzano nitrati? Eliminazione di ogni preparato che contenga glutamato? ecc. ecc. ecc. i danni potrebbero essere realmente molto consistenti e non solo per una precisa tipologia di ristoranti.

da Zolletta il 31 gen 2010 12:23


Si il problema grosso è la grave mancanza di informazione che c'è attorno a questa storia, tutto parte da un servizio fatto da un programma comico-satirico, che è gia un tutto dire, e le istituzione gli sono andate dietro, mettendo a rischio il lavoro di tanti piccoli "artigiani" (ristoratori, pasticcerie, ecc) salvaguardando le grosse multinazionali alimentari (le sostanza incriminate da striscia posso continuare ad essere utilizzate nell'industria alimentare perchè evidentemente indispensabili) e accontentando l'opinione pubblica.

Mi sembra di stare nel paese dei farlocchi! (questo è un impressione che ho già da tempo :lol: )


Anche se credo che passata l'ondata mediatica tutto finischa in una bolla di sapone!

da silbusin il 31 gen 2010 15:50


Il problema è un altro. Esistono delle disposizione comunitarie che pervedono tutta una serie di "note", specie negli ingredienti, sulle etichette alimentari.
Da tempo, provate a chiedere a fulvia, una salumeria che faccia gastronomia d'asporto deve avere un registro, o comunque una documentazione scritta, leggibile dal cliente, dove elenca tutti i prodotti adoperati per preparare le vivande. Why not per il ristorante?
Dopo la "tracciabilità" del prodotto adesso si cerca di indicarne i contenuti.
La lecitina di soia viene consigliata come anticolesterolemico, l'agar agar viene adoperato da sempre per far crescere i batteri nelle piastre di laboratorio, la pectina è contenuta nella frutta, l'alginato di sodio serve anche per il transito intestinale, ecc.
Molte di queste sostanze, assolutamente innocue, sono però ottenute dall'industria con metodi di estrazione chimica. Uno si potrebbe chiedere: sono rimastre tracce di altre sostanze nel procedimento? ci sono tracce di fante?
su uichipedia http://it.wikipedia.org/wiki/Additivi_alimentari

la domanda finale è: chi siamo, dove andiamo, cosa vogliamo?
A chi interessa fare il kulo a Ferran Adrià e suoi figlioletti?
Perchè, come diceva Marx, "dietro ad ogni azione dell'uomo c'è sempre un motivo economico".
Ultima modifica di silbusin il 01 feb 2010 12:50, modificato 1 volta in totale.

da amodomio il 01 feb 2010 08:34


che tutti i prodotti alimentari in commercio, debbano avere una etichetta e cosa regolamentata per legge anche da prima della regolamentazione europea.
In etichetta si devono riportare, non solo ingredienti ma anche quantità, scadenza, luogo di produzione ecc.
La salumeria, gastronomia ecc. tiene una documentazione, che per altro dovrebbe essere esposta, perchè una volta che ho tolto le "olive" dal barattolone le metto in una bella marmitta in vetrina, metto nelle condizioni il cliente di non saper più che prodotto acquista... queste olive sono condite con olio di semi o di oliva? ecc.
Il salame, se lo acquisti intero lo trovi con etichetta.. se ne porti a casa 10 fette l'etichetta non c'è e ti viene permesso di leggere prima come è fatto.
L'rtichetta serve inoltre anche da tutela contro le frodi e le contraffazioni.
Ora pensiamo di applicare il concetto anche al ristorante, dove per la preparazione di un pasto completo: antipasto, primo, secondo, contorno e dessert, la cucina và ad utilizzare una cinquantina di prodotti diversi.... che cosa dovrebbe allegare? La Trecani? Poi magari deve anche indicare il peso netto e lordo del piatto e quello sgocciolato della giardiniera?
Non credo sia una soluzione.
E' il prodotture che deve garantire la qualità delle materie che mette in vendita.
Il ristoratore deve acquistare e poterlo anche dimostrare, prodotti regolarmente e legalmente commercializzati in condizioni di giusta conservazione e mantenerli tali.
La lecitina che si usa per la schiumetta... è la stessa che si prende all'iper per mangiarsene un bel cucchiaione al giono... se nociva, è nociva in entrabi i casi e non si dovrebbe vendere.
L'agar agar, se si utilizza per "allevamenti" di batteri, lo si fà proprio perchè non "contamina" la coltura e per uso alimentare di regola lo si trova in erboristeria.
L'alginato, preso per divertirmi un poco, l'ho ordinato in farmacia e mi è stato dato un preparato ad uso farmaceutico,
Se non ci possiamo più fidare neppure delle farmacie, che cosa si dovrebbe fare?

da Fante il 01 feb 2010 09:58


La regolamentazione degli additivi, di sintesi o meno chimici non vuole dire niente è sicuramente utile ma è evidentemente un falso problema.

Una domanda ad Amodomio. Cosa vuol dire "L'alginato l'ho ordinato in farmacia e mi è stato dato un preparato ad uso farmaceutico" Non era alginato?

da Zolletta il 01 feb 2010 10:07


silbusin ha scritto
la domanda finale è: chi siamo, dove andiamo, cosa vogliamo?
A chi interessa fare il kulo a Ferran Adrià e suoi figlioletti?
Perchè, come diceva Marx, "dietro ad ogni azione dell'uomo c'è sempre un motivo economico".





Stabilito che i prodotti utilizati in molecolare non sono nocivi, anzi si son sempre utilizzati...
e stabilito (questa è una sacro santa verità) che dietro ogni azione dell'uomo, c'è un motivo economico ( anche l'aspetto sessuale condiziona molte azioni dell'uomo :lol: )...

C'è qualcuno che ne capisca il vero motivo di questa campagna diffamatoria?

Qualcuno ha qualche idea a proposito...

da nebbiolo75 il 01 feb 2010 10:12


silbusin ha scrittoIl problema è un altro. Esistono delle disposizione comunitarie che pervedono tutta una serie di "note", specie negli ingredienti, sulle etichette alimentari.
Da tempo, provate a chiedere a fulvia, una salumeria che faccia gastronomia d'asporto deve avere un registro, o comunque una documentazione scritta, leggibile dal cliente, dove elenca tutti i prodotti adoperati per preparare le vivande. Why not per il ristorante?
Dopo la "tracciabilità" del prodotto adesso si cerca di indicarne i contenuti.


Perché quando lo dici tu non si incazza nessuno (Primus in particolare) mentre quando lo dico io mi viene detto di farmi i cazzi miei e di non rompere il lavoro degli chef?

Sudditanza psicologica??? :-)

E' difficile dar da mangiare alla gente che non ha fame

da fulvia il 01 feb 2010 11:40


....Ferran Adrià ha già capito che aria tira...... :wink: :wink: dopo aver venduto un bel po' di barattolini magici si ritira per 2 anni sabbatici.......si ripresenta con una bella serie di piatti che riportano alla tradizione...ohh che bella e che buona la cucina dei nostri nonni, rivisitata of course........ :roll: :roll: .....E vai col tango!!!!! :P :P .....quest'anno come vanno le gonne??? Lunghe o corte???? :P :P :P

...gli adulti che fanno solo gli adulti, senza ascoltare il bambino che è dentro di loro, sono di una noia e tristezza mortale....
O. Vanoni

da silbusin il 01 feb 2010 13:02


nebbiolo75 ha scrittoPerché quando lo dici tu non si incazza nessuno (Primus in particolare) mentre quando lo dico io mi viene detto di farmi i cazzi miei e di non rompere il lavoro degli chef?

Sudditanza psicologica??? :-)


uah,uah,uah,uah,uah,uah,uah,uah kingkazzeggio da topic...
se vai a vedere il topic chiuso dal moderatore in Commenti alle recensioni vedi se la gente non s'incazza.... :D

al di là dello scherzo, l'idea della tracciabilità dei prodotti anche al ristorante non è cosa nuova e deriva ad esempio da ciò che fanno in Olanda, dove addirittura la farina che un pizzaiolo compra serve anche come indicatore economico. Hai una fattura di 100 chili di farina? Con quella fai tot pizze, quindi guadagli tot, ecc.
Per il ristorante la vedo molto dura.
Già adesso l'olio non si può mettere in tavola se non è in bottiglia etichettata. Si potrebbe pensare ad alcuni accorgimenti, concordati con le associazioni di categoria (primus mi pare sia il presidente dei Pivla Ristoratori d'Europa :P ) che consentano al cliente di avere qualche notizia in più.
Poi ha ragione amodomio: quotidianamente noi mangiamo moltissimi eccipienti. L'importante che non siano tossici.
Però la belle guanciotte mi sa che ci ha azzeccato in pieno!

da amodomio il 03 feb 2010 08:13


Fante ha scrittoLa regolamentazione degli additivi, di sintesi o meno chimici non vuole dire niente è sicuramente utile ma è evidentemente un falso problema.

Una domanda ad Amodomio. Cosa vuol dire "L'alginato l'ho ordinato in farmacia e mi è stato dato un preparato ad uso farmaceutico" Non era alginato?


certo che era sodio alginato... quello che intendevo è che era una prodotto particolarmente puro, mi è stato consegnato completo di "certificato di analisi" indicante tutte le specifiche e relative conformità, compreso il nome del responsabile del controllo.
In vero riportava anche la dicitura "confezione ad esclusivo uso professionale"..
Quello che intendevo era che più garanzie di queste che cosa si cerca?

da Fante il 03 feb 2010 09:29


amodomio ha scrittoQuello che intendevo era che più garanzie di queste che cosa si cerca?


Assolutamente, pensavo che t'avessero venduto, chessò, una pomata a base di alginato :D

da Fante il 03 feb 2010 09:37


amodomio ha scrittoquello che intendevo è che era una prodotto particolarmente puro, mi è stato consegnato completo di "certificato di analisi" indicante tutte le specifiche e relative conformità, compreso il nome del responsabile del controllo.


A tal proposito, aggiungo anche che spesso l'ossessione per il naturale porta anche a certi paradossi per cui quando mi chiedono la vitamina C assolutamente pura e si vedono consegnare l'acido ascorbico nel classico barattolo da laboratorio, rimangono disorientati.

Forse si aspettano il sacchetto in iuta con su il faccione di un barbuto frate che spreme un limone 8)

da amodomio il 04 feb 2010 08:27


anche sul "naturale" si potrebbe dire molto.
Non ne sono contrario, ma penso che molti ci marcino sopra...
Io ad esempio, per le mie marmellate, mi faccio spedire gli agrumi, direttamente dalla Sicilia da un consorzio che li raccoglie da piccoli produttori.
Non hanno certificazione, ma sò che l'unico trattamento preventivo che viene fatto, consiste in un'unica irrorazione al momento della fioritura.
Io li considero sicuri al 100%, anche senza bollino... inoltre mi costano molto meno.
Se poi iniziamo a parlare di aromi......

da giuanin il 04 feb 2010 09:43


amodomio ha scrittoanche sul "naturale" si potrebbe dire molto.
Non ne sono contrario, ma penso che molti ci marcino sopra...
Io ad esempio, per le mie marmellate, mi faccio spedire gli agrumi, direttamente dalla Sicilia da un consorzio che li raccoglie da piccoli produttori.
Non hanno certificazione, ma sò che l'unico trattamento preventivo che viene fatto, consiste in un'unica irrorazione al momento della fioritura.
Io li considero sicuri al 100%, anche senza bollino... inoltre mi costano molto meno.
Se poi iniziamo a parlare di aromi......


molto interessante, puoi fornire nome e indirizzo di questo consorzio? se preferisci anche in MP

grazie


.

da amodomio il 05 feb 2010 08:17


scusa il ritardo, ma in questi gioni sono alle prese con un subingresso... praticamente passo la giornata in un "cantiere".
Mando il link in MP, non sapendo se si può fornire in forum (a mio parere si potrebbe).
Quest'anno ho già acquistato limoni, clementine, madarini, arance e per ultimo 20 kg di arance di Siviglia (arance amare), normalmente abbastanza difficili da reperire.
Io confermo gli ordini entro il venerdì, la frutta viene raccolta di sabato e domenica e viene spedita al lunedì con pacco celere.

da silbusin il 05 feb 2010 14:45


amodomio ha scrittoscusa il ritardo, ma in questi gioni sono alle prese con un subingresso... praticamente passo la giornata in un "cantiere".
Mando il link in MP, non sapendo se si può fornire in forum (a mio parere si potrebbe).Quest'anno ho già acquistato limoni, clementine, madarini, arance e per ultimo 20 kg di arance di Siviglia (arance amare), normalmente abbastanza difficili da reperire.
Io confermo gli ordini entro il venerdì, la frutta viene raccolta di sabato e domenica e viene spedita al lunedì con pacco celere.

Certo che si può mandare in chiaro nella sezione dedicata ai forumisti: la sezione per i "professionisti" è Gran Bazar come si vede pochissimo adoperata (il che è significativo).
Tra le altre cose queste notizie sono utili per tutti.

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