Condivisione e scambio di opinioni, notizie, sul mondo gastronomico. Tematiche tecniche riguardanti il "mangiare".
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Il dolce

da dewhiff il 23 mar 2006 15:42


Apro questa thread partendo dal presupposto che sono un'amante dei dolci al'ennesima potenza, una di quelle (poche o tante non so) persone che nella vita rinuncerebbero a carne, vini, ortaggi verdure e quant'altro ma mai si priverebbero di una porzione di torta al cioccolato o di una coppa gelato quadrigusto o peggio ancora. In due parole, il dolce è il primo sapore che ricerco quando sono affamata, il primo capanello d'allarme che suona il mio stomaco vuoto.
Detto questo, purtroppo più si va avanti più noto quanto sia difficile rimanere soddisfatti nell'uscire anche da un'ottimo agriturismo o da una pizzeria avendo gustato un dessert degno di menzione.
Come portata, il dolce è anche per ragioni logistiche sacrificato rispetto alle altre. Ci si arriva già sazi, c'è chi non lo ordina, è più facile trovare un carnivoro che detesta le torte che un amante delle stesse, e sempre più spesso i locali cercano suddolamente di propinarti per loro produzioni industriali di pessima fattura. Così ti ritrovi la panna cotta collosa e sorprendentemente elastica, il semifreddo effetto squagliamento fuori cubetto di ghiaccio dentro, i biscotti stantii del giorno prima (giuro che mi è successo), le coppe gelato che se vai al supermercato te le ritrovi tali e quali in vaschetta convenienza. Talvolta la derivazione industriale della portata è correttamente specificata nel menù, altre no, e la delusione in tal caso è ancora più cocente.
Non volendo scrivere un romanzo (anche se ci sarebbe altro da dire), sarei curiosa di sapere cosa ne pensate, se per voi il dessert è parte indispensabile del menù di una cena comesideve, e perchè no anche le vostre esperienze in proposito.
Io mi chiedo se per avere un ottimo dolce di produzione propria al termine di una cena si debba spendere (giusto per buttarla in soldoni) una cifra tale per cui la sottoscritta o rinuncia ad una o due portate precedenti o in quei luoghi paradisiaci ci va una tantum.. ma più tantum che una.

Il caffè riaprirà la porta al tuo sorriso rimasto com'era di polvere chiara.Asciugherai parole,sussurrerai le offese,e le tue canzoni prima schiacciate in un bicchiere voleranno leggere.SulTuoVisoSocchiuderaiLeLabbraAlCieloEilCieloSullaTerraComeUnFiore

da Macs il 23 mar 2006 16:01


Personalmente preferisco (e di gran lunga) il salato al dolce, che però reputo il corretto completamento di una cena.

Se capiti a Roma non puoi mancare il ristorante Il Pagliaccio (trovi anche una mia rece) dove sia io che la mia ragazza (amante dei dolci) siamo rimasti basiti dalla bontà dei dolci e dalla bravura della pasticciera.
In una eventuale prossima occasione ho intenzione di pasteggiare esclusivamente a dolci e, credimi, se lo dico io che preferisco il salato...

Se gh'è un patrono dei faciademerda, ghe dumandi cosa g'ho de fà...
DVDS - El paradis del Scurpion.

da Greedy il 23 mar 2006 16:05


Per un pasto completo il dolce è assolutamente necessario, sarebbe come farsi un gran premio in testa e poi non tagliare il traguardo!
[Warning! quello che segue è OT! Saltate avanti o non rompete!]
(mi veniva un'altra figura retorica di antica memoria legata ad una pulizia intima senza aver liberato l'intestino, ma ve la risparmio, tanto la sapete! ;) )
[Fine OT]

Non c'è un dolce in particolare che prediligo, nel senso che il dolce va abbinato a quello che si è mangiato prima, una sacher dopo una cena a base di pesce non la prenderei .... ma inspiegabilmente mi risulta difficile rinunciare al dolce al cioccolato dopo una costata ai ferri .... mah ... colpa del vino rosso che ho bevuto prima? chissà ....

Io chiedo sempre se i dolci sono fatti in casa, sempre sempre sempre, perchè anche se la torta della nonna della Bindi ha per me una valenza affettiva che supera ogni regola di buongusto, non la prendo mai al ristorante a 5€ la fetta quando ho lo spaccio di fianco all'ufficio e pago 8€ una torta intera .... idem per il tartufo affogato o la millefoglie o ogni altra torta semifredda o semicalda ma interamente comprata al SuperGelo ... se è fatto in casa il dolce lo provo, qualsiasi cosa, anche una torta di mele (anzi ... MAGARI trovare una BUONA torta di mele .... ) o una semplice margherita. Spero di aver risposto alla domanda.

Dave

Life is too fu@%ing short! You wann' it? Go get it!

da Greedy il 23 mar 2006 16:09


Macs ha scrittoSe capiti a Roma non puoi mancare il ristorante Il Pagliaccio



Ma come ti conosco ... pensa che stavo per dirle di chiederti del pagliaccio e poi ho pensato che tanto le avresti risposto tu ... ma quante ne so ... (4)

Life is too fu@%ing short! You wann' it? Go get it!

da pillutta il 23 mar 2006 17:50


Anch'io preferisco di gran lunga il salato al dolce ma qualche volta (non sempre) lo ordino al ristorante.
Ho notato che lo ordino soprattutto quando sono soddisfatto della cena e ovviamente dopo aver chiesto se è fatto "in casa".
Comunque per me non è fondamentale.

Woody Allen : Ero solito portare una pallottola nel taschino, all'altezza del cuore. Un giorno un tizio mi tirò addosso una Bibbia, ma la pallottola mi salvò la vita.

da Fante il 23 mar 2006 18:18


Su Raisat Gambero ( credo ) uno chef sosteneva la necessità assoluta di far cominciare e chiudere bene un pasto.
In mezzo si può anche andare così così, ma apertura e chiusura devono essere perfette.
In parte è vero. Non sono un dolcione, ma una buona torta o un buon dessert danno una sfumatura diversa a tutto il pasto.
Tuttavia ( oso ) la pasticceria è una branca della gastronomia quasi indipendente. E spesso è meglio organizzarsi il dolce comprandolo in pasticceria a casa propria....

da dewhiff il 23 mar 2006 19:09


Macs ha scrittoPersonalmente preferisco (e di gran lunga) il salato al dolce, che però reputo il corretto completamento di una cena.

Se capiti a Roma non puoi mancare il ristorante Il Pagliaccio (trovi anche una mia rece) dove sia io che la mia ragazza (amante dei dolci) siamo rimasti basiti dalla bontà dei dolci e dalla bravura della pasticciera.
In una eventuale prossima occasione ho intenzione di pasteggiare esclusivamente a dolci e, credimi, se lo dico io che preferisco il salato...


Roma?
Lontanuccio.. :(
Non c'è un posto lombardo o giù di lì dove il dolce sia la specialità assoluta e indiscussa della casa? Ma non intendo pasticceria, bensì proprio un locale dove cenare..
Aggiungo che anche io sono a favore della teoria del principio e della fine della cena, perchè la prima è la cosa che mangi a stomaco vuoto, e l'ultima quella che ti resta quando ti alzi da tavola. Anzi, quando mangi il dessert sei pure sazio per cui se non è ottimo lo noti subito e ti pesa doverlo finire!

Il caffè riaprirà la porta al tuo sorriso rimasto com'era di polvere chiara.Asciugherai parole,sussurrerai le offese,e le tue canzoni prima schiacciate in un bicchiere voleranno leggere.SulTuoVisoSocchiuderaiLeLabbraAlCieloEilCieloSullaTerraComeUnFiore

da Macs il 23 mar 2006 19:26


dewhiff ha scrittoRoma?
Lontanuccio.. :(
Non c'è un posto lombardo o giù di lì dove il dolce sia la specialità assoluta e indiscussa della casa? Ma non intendo pasticceria, bensì proprio un locale dove cenare..


Che io sappia no...

Se gh'è un patrono dei faciademerda, ghe dumandi cosa g'ho de fà...
DVDS - El paradis del Scurpion.

da Stroliga il 23 mar 2006 21:08


Macs ha scritto
dewhiff ha scrittoRoma?
Lontanuccio.. :(
Non c'è un posto lombardo o giù di lì dove il dolce sia la specialità assoluta e indiscussa della casa? Ma non intendo pasticceria, bensì proprio un locale dove cenare..


Che io sappia no...



Come no..........basta chiedere!
A Candelo vicino a Biella al ristorante Fuori le Mura il cuoco Valerio Catella
propone tutti gli anni un menù a base di soli dolci.
Andare da Valerio è sempre una goduria per chi ama cucinare perchè ti racconta il perchè come quando di ogni piatto..........a meno che non lo faccia solo con me, visto il mio fascino. :P
Eccovi un esempio del menù dell'anno scorso.



Gastronomia&Cultura al Fuori le Mura
--------
Domenica 27 Novembre 2005, ore 12,15
-Ristorante “FUORI LE MURA” – Candelo (BI)
su prenotazione tel 0152536155
fuorilemura@libero.it
-----------

MENU’ TUTTODESSERT
Una sfida di 20 portate “tuttodolci” per chi ha bisticciato col dietologo...

Torta “Amorpolenta”, Strudel di mele e Zabaglione tiepido

Ile Flottante al caramello
Tatín alle Banane

Panna Cotta alla Menta e scaglie di Cioccolato nero

Il cioccolato ed il cacao fánno tris con:
Torta “Solomelemielecioccolato” ©–finalista concorso Pasticciere dell’Anno 2001-
Ganáche al cioccolato bianco
Bonét piemontese agli Amaretti

Crema Catalana al Gd. Marnier
Crème Brulèè al cioccolato Gianduja e Zenzero candito

Bavarese alla Vaniglia e semi di Papavero con caramello alla Lavanda
Spuma al Limone verde e Coulis di Kiwi
Mousse ai Marron glacèe
Aspic di Caki e marronata

...e direttamente dai campionati internazionali di pasticceria i dolci presentati e classificati con Medaglia d’Argento!
Tegole alle noci con Pannacotta al Ratafiá di Andorno e marasche candite
sorbetto al limone, salvia e rosmarino
Torta alla crema finissima di lamponi
Moússe al Torrone con pralinato alle Nocciole

millefoglie di cioccolato gran crù e frolla al tabacco!

eppoi, per concludere un buon caffé amaro...!!

Idraulicamente parlando... Moscato d’Asti, Caluso Passito, Barolo Chinato,
Sauternés o chissá cos’altro!

Euro 32 bevande a scelta escluse

da Ospite il 23 mar 2006 22:04


Stroliga ha scritto
Macs ha scritto
dewhiff ha scrittoRoma?
Lontanuccio.. :(
Non c'è un posto lombardo o giù di lì dove il dolce sia la specialità assoluta e indiscussa della casa? Ma non intendo pasticceria, bensì proprio un locale dove cenare..


Che io sappia no...



Come no..........basta chiedere!



FUGGO INORRIDITO e vedo che anche SILBUSIN SE LA DA A GAMBE LEVATE.
PORKING FESTIVAL. INGOZZAMI CHE MI PIACE TANTO. W IL FOIEGRAS

Sono forzature fatte solo per stupire perhè non si sa più cosa diavolo inventare. Un buon dolce nel contesto del menu ci sta bene. Così viene da vomitare. Scusate.
LA MAX 61°

da Stroliga il 23 mar 2006 22:34


MAX61° ha scritto
FUGGO INORRIDITO e vedo che anche SILBUSIN SE LA DA A GAMBE LEVATE.
PORKING FESTIVAL. INGOZZAMI CHE MI PIACE TANTO. W IL FOIEGRAS

Sono forzature fatte solo per stupire perhè non si sa più cosa diavolo inventare. Un buon dolce nel contesto del menu ci sta bene. Così viene da vomitare. Scusate.
LA MAX 61°


Caro LA MAX
sono degustazioni........o scorpacciate........strafogate di una volta all'anno..........suvvia, qualche ragazzata ce la vogliamo fare? :P
epppoi .......qualche squilibrio ognitanto dà equilibrio ! (massima zen)

da silbusin il 23 mar 2006 23:00


Ma siete fuori di melone. E' praticamente impossibile (almeno che non siano portate al cucchiaio) mangiare un menu come quello proposto. E anche al cucchiaio dubito che non si possano avere disturbi digestivi.
Ha ragione Max: un menu così è una Kazzata gastronomica, dietetica e non può che fare male.
Personalmente sono stufo di spume, sifoni, gelati per disaccoppiare la materia, per renderla liquida, per stupire. Gelato di sedano su spuma di mortadella adagiata su mozzarella liquida. (vero eh).
Ma siete fuori di melone.
La Max 61°
Ultima modifica di silbusin il 23 mar 2006 23:22, modificato 1 volta in totale.

da Stroliga il 23 mar 2006 23:05


ma voi non giocate mai? :wink:
c'est un divertissement ! une fois dans la vie :P

da dewhiff il 23 mar 2006 23:37


Stroliga ha scrittoCome no..........basta chiedere!
A Candelo vicino a Biella al ristorante Fuori le Mura il cuoco Valerio Catella
propone tutti gli anni un menù a base di soli dolci.
Andare da Valerio è sempre una goduria per chi ama cucinare perchè ti racconta il perchè come quando di ogni piatto..........a meno che non lo faccia solo con me, visto il mio fascino. :P
Eccovi un esempio del menù dell'anno scorso.



Gastronomia&Cultura al Fuori le Mura
--------
Domenica 27 Novembre 2005, ore 12,15
-Ristorante “FUORI LE MURA” – Candelo (BI)
su prenotazione tel 0152536155
fuorilemura@libero.it
-----------

MENU’ TUTTODESSERT
Una sfida di 20 portate “tuttodolci” per chi ha bisticciato col dietologo...

Torta “Amorpolenta”, Strudel di mele e Zabaglione tiepido

Ile Flottante al caramello
Tatín alle Banane

Panna Cotta alla Menta e scaglie di Cioccolato nero

Il cioccolato ed il cacao fánno tris con:
Torta “Solomelemielecioccolato” ©–finalista concorso Pasticciere dell’Anno 2001-
Ganáche al cioccolato bianco
Bonét piemontese agli Amaretti

Crema Catalana al Gd. Marnier
Crème Brulèè al cioccolato Gianduja e Zenzero candito

Bavarese alla Vaniglia e semi di Papavero con caramello alla Lavanda
Spuma al Limone verde e Coulis di Kiwi
Mousse ai Marron glacèe
Aspic di Caki e marronata

...e direttamente dai campionati internazionali di pasticceria i dolci presentati e classificati con Medaglia d’Argento!
Tegole alle noci con Pannacotta al Ratafiá di Andorno e marasche candite
sorbetto al limone, salvia e rosmarino
Torta alla crema finissima di lamponi
Moússe al Torrone con pralinato alle Nocciole

millefoglie di cioccolato gran crù e frolla al tabacco!

eppoi, per concludere un buon caffé amaro...!!

Idraulicamente parlando... Moscato d’Asti, Caluso Passito, Barolo Chinato,
Sauternés o chissá cos’altro!

Euro 32 bevande a scelta escluse


Perdincibacco :shock:
Ci - devo - assolutamente - andare

Il caffè riaprirà la porta al tuo sorriso rimasto com'era di polvere chiara.Asciugherai parole,sussurrerai le offese,e le tue canzoni prima schiacciate in un bicchiere voleranno leggere.SulTuoVisoSocchiuderaiLeLabbraAlCieloEilCieloSullaTerraComeUnFiore

da dewhiff il 23 mar 2006 23:42


silbusin ha scrittoMa siete fuori di melone. E' praticamente impossibile (almeno che non siano portate al cucchiaio) mangiare un menu come quello proposto. E anche al cucchiaio dubito che non si possano avere disturbi digestivi.
Ha ragione Max: un menu così è una Kazzata gastronomica, dietetica e non può che fare male.
Personalmente sono stufo di spume, sifoni, gelati per disaccoppiare la materia, per renderla liquida, per stupire. Gelato di sedano su spuma di mortadella adagiata su mozzarella liquida. (vero eh).
Ma siete fuori di melone.
La Max 61°


Io per poter completare un menù del genere mi farei dai tre ai cinque giorni di digiuno preparatorio.
Ma il mio attaccamento ai dolci è alquanto squilibrato e inusuale.
Posso capire che una cena a base di dolce possa far sgranare gli occhi ai più.. non a me!!

Il caffè riaprirà la porta al tuo sorriso rimasto com'era di polvere chiara.Asciugherai parole,sussurrerai le offese,e le tue canzoni prima schiacciate in un bicchiere voleranno leggere.SulTuoVisoSocchiuderaiLeLabbraAlCieloEilCieloSullaTerraComeUnFiore

da Ospite il 24 mar 2006 00:16


dewhiff ha scritto
Stroliga ha scritto


Perdincibacco :shock:
Ci - devo - assolutamente - andare



Si...ci devi andare e anche restare e non chiederci più consigli su come fare, dove andare,fare sondaggi e test. Piuttosto veniamo li e ti cacciamo giù tonnellate di profiterol, baba al rum,vagonate di monte bianco.
Che i brufoli ti spuntino su tutto il corpo come talagmiti satalactiti e ti si formino airbags di cellulite ovunque.
Ma dai! Che una volta nella vita! e' ROBA DA MANICOMIO.
LA MAX 61°

Che dissenteria vi colga.

da wineless il 24 mar 2006 00:32


eccomiiiii!!!
sì sì, abbandono il barattolo della Nutella® per una settimana e poi sono pronto!
mi metto in lista (certo, anche per il trapianto.. :? )


per rispondere al quesito iniziale dico che come amante dei dolci chiudo un pasto quasi sempre con qualcosa del genere, anche solo un bocconcino. Se sono fuori e proprio non mi ispira nulla rinuncio, ma di solito qualcosa mi ispira sempre!
Però sono anche molto esigente, i voti più bassi li ho dati in genere proprio ai dolci, l'equilibrio dei sapori e dell'apporto zuccherino è fondamentale per una buona riuscita. [ come??? parla di equilibrio e poi vuole andare a morire a Biella? :shock: in effetti... ]

Adry =^_^=


alla fine sempre di pastasciutta si tratta

da primus il 24 mar 2006 08:35


I dessert sono gioia e dolori di tutti i ristoranti.
Nei locali di livello ai dessert dedicano più tempo che a tutto il resto; 1 o 2 pasticceri in cucina (dessert,predessert,piccola pasticceria....c'e' parecchio da fare), con la logica conseguenza di pagarlo 10/15 euro, ma se ne vale la pena si possono spendere.
Quando sono stato all'Antica Osteria del Ponte (Fam. Santin) la carta dei dessert e' la prima cosa che ti mettono fra le mani appena ti siedi al tavolo proprio per la complessità di preparazione che richiede un loro dolce.
Noi i dessert li facciamo tutti in casa con risultati a volte buoni a volte mediocri, infatti abbiamo abolito la carta proprio perchè e' una continua sperimentazione e non sempre tutto convince pur facendo cose semplici e a volte banali, ma penso che sia meglio pagare 5 euro per una torta di mele fatta in casa e bene, che 5 euro per i profiterol industriali.
Cmq io preferisco il salato.

"Ogni stecca ripetuta due volte è l'inizio di un arrangiamento" (Frank Zappa).

da Ospite il 24 mar 2006 10:15


primus ha scrittoI dessert sono gioia e dolori di tutti i ristoranti.
Nei locali di livello ai dessert dedicano più tempo che a tutto il resto; 1 o 2 pasticceri in cucina (dessert,predessert,piccola pasticceria....c'e' parecchio da fare), con la logica conseguenza di pagarlo 10/15 euro, ma se ne vale la pena si possono spendere.
Quando sono stato all'Antica Osteria del Ponte (Fam. Santin) la carta dei dessert e' la prima cosa che ti mettono fra le mani appena ti siedi al tavolo proprio per la complessità di preparazione che richiede un loro dolce.
Noi i dessert li facciamo tutti in casa con risultati a volte buoni a volte mediocri, infatti abbiamo abolito la carta proprio perchè e' una continua sperimentazione e non sempre tutto convince pur facendo cose semplici e a volte banali, ma penso che sia meglio pagare 5 euro per una torta di mele fatta in casa e bene, che 5 euro per i profiterol industriali.
Cmq io preferisco il salato.


Abbandonando per un attimo le belle scolaresche in gita ed i nutella party,direi che Stefano Primus ha aperto una questione importante.
Domanda: Secondo te c'è un reparto della cucina che possa ritenersi più importante o più delicato degli altri? Non è che gli antipasti (oltretutto se li devi preparare al momento son cavoli amari) siano meno impegnativi.

Di certo LA PASTICCERIA è una branca della cucina staccata dalla cucina stessa. Nei ristoranti di vertice presuppone del personale addetto solo per questo. Nei ristoranti normali, come il tuo per intenderci, è davvero rognosa. La pasticceria segue mode, effimere. Siccome un cuoco, per quanto bravo, come tutte le persone è limitato, va a finire che alcune cose riescono bene ed altre meno bene. Aggiungici l'ostinazione a realizzare dessert "di moda" per stupire e far felici i pastisun e va a finire che ci si ritrova nel piatto cose immonde.
Meglio una semplice creme caramel perfettamente eseguita-una tartetatin -uno strudel-lo zabaglione -crostate di frutta-mousse di frutta e, perchè no, una macedonia che non sia il ricettacolo della frutta scartata. Anche la piccola pasticceria, in un ristorante come il tuo, dovrebbe essere poca( in termini di cose proposte) ma di grande qualità.
La si può preparare nei momenti "morti" e si conserva per un periodo di tempo accettabile. Minicannoncini-bignè-baci di dama e croccantini oltre alle scorzette. Capita, a volte(spesso), di beccarsi cose industriali spacciate per autoprodotte. Il cioccolato presuppone solo lavoro di ricerca e quindi, se non è elaborato, attribuisce solo un limitato merito.
Vigliacca la miseria se si riesce a mangiare uno strudel fatto come dio comanda, una crostata o una tatin degne del loro nome. Cioccolato, ciocccolato e cioccolato. Buono, mi piace ma le proposte pasticcione dei ristoranti ne sono ormai inflazionate.
Andiamo avanti. Aspetto commenti.
LA MAX 61°

da Macs il 24 mar 2006 10:16


dewhiff ha scrittoIo per poter completare un menù del genere mi farei dai tre ai cinque giorni di digiuno preparatorio.


Mai digiunare...

Il digiuno rallenta il metabolismo e se poi ci si ingozza, si fa più fatica ad assimilare tutto e si mettono su chili...

Senza contare il fatto che abituandosi a porzioni piccole per diversi giorni, si raggiunge la sazietà anticipatamente e quindi non si sarebbe in grado di finire un pasto luculliano...

Per ulteriori suggerimenti contattatemi in privato, sarò felice di spedirvi le dispense "Come mangiare a 4 palmenti senza che la bilancia si spaventi": 4 eleganti volumi rilegati in pasta Brisée alla modica cifra di 480 euro.

Se gh'è un patrono dei faciademerda, ghe dumandi cosa g'ho de fà...
DVDS - El paradis del Scurpion.

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