Macs ha scrittoPersonalmente preferisco (e di gran lunga) il salato al dolce, che però reputo il corretto completamento di una cena.
Se capiti a Roma non puoi mancare il ristorante Il Pagliaccio (trovi anche una mia rece) dove sia io che la mia ragazza (amante dei dolci) siamo rimasti basiti dalla bontà dei dolci e dalla bravura della pasticciera.
In una eventuale prossima occasione ho intenzione di pasteggiare esclusivamente a dolci e, credimi, se lo dico io che preferisco il salato...
Macs ha scrittodewhiff ha scrittoRoma?
Lontanuccio..
Non c'è un posto lombardo o giù di lì dove il dolce sia la specialità assoluta e indiscussa della casa? Ma non intendo pasticceria, bensì proprio un locale dove cenare..
Che io sappia no...
Stroliga ha scrittoMacs ha scrittodewhiff ha scrittoRoma?
Lontanuccio..
Non c'è un posto lombardo o giù di lì dove il dolce sia la specialità assoluta e indiscussa della casa? Ma non intendo pasticceria, bensì proprio un locale dove cenare..
Che io sappia no...
Come no..........basta chiedere!
MAX61° ha scritto
FUGGO INORRIDITO e vedo che anche SILBUSIN SE LA DA A GAMBE LEVATE.
PORKING FESTIVAL. INGOZZAMI CHE MI PIACE TANTO. W IL FOIEGRAS
Sono forzature fatte solo per stupire perhè non si sa più cosa diavolo inventare. Un buon dolce nel contesto del menu ci sta bene. Così viene da vomitare. Scusate.
LA MAX 61°
Stroliga ha scrittoCome no..........basta chiedere!
A Candelo vicino a Biella al ristorante Fuori le Mura il cuoco Valerio Catella
propone tutti gli anni un menù a base di soli dolci.
Andare da Valerio è sempre una goduria per chi ama cucinare perchè ti racconta il perchè come quando di ogni piatto..........a meno che non lo faccia solo con me, visto il mio fascino.
Eccovi un esempio del menù dell'anno scorso.
Gastronomia&Cultura al Fuori le Mura
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Domenica 27 Novembre 2005, ore 12,15
-Ristorante “FUORI LE MURA” – Candelo (BI)
su prenotazione tel 0152536155
fuorilemura@libero.it
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MENU’ TUTTODESSERT
Una sfida di 20 portate “tuttodolci” per chi ha bisticciato col dietologo...
Torta “Amorpolenta”, Strudel di mele e Zabaglione tiepido
Ile Flottante al caramello
Tatín alle Banane
Panna Cotta alla Menta e scaglie di Cioccolato nero
Il cioccolato ed il cacao fánno tris con:
Torta “Solomelemielecioccolato” ©–finalista concorso Pasticciere dell’Anno 2001-
Ganáche al cioccolato bianco
Bonét piemontese agli Amaretti
Crema Catalana al Gd. Marnier
Crème Brulèè al cioccolato Gianduja e Zenzero candito
Bavarese alla Vaniglia e semi di Papavero con caramello alla Lavanda
Spuma al Limone verde e Coulis di Kiwi
Mousse ai Marron glacèe
Aspic di Caki e marronata
...e direttamente dai campionati internazionali di pasticceria i dolci presentati e classificati con Medaglia d’Argento!
Tegole alle noci con Pannacotta al Ratafiá di Andorno e marasche candite
sorbetto al limone, salvia e rosmarino
Torta alla crema finissima di lamponi
Moússe al Torrone con pralinato alle Nocciole
millefoglie di cioccolato gran crù e frolla al tabacco!
eppoi, per concludere un buon caffé amaro...!!
Idraulicamente parlando... Moscato d’Asti, Caluso Passito, Barolo Chinato,
Sauternés o chissá cos’altro!
Euro 32 bevande a scelta escluse
silbusin ha scrittoMa siete fuori di melone. E' praticamente impossibile (almeno che non siano portate al cucchiaio) mangiare un menu come quello proposto. E anche al cucchiaio dubito che non si possano avere disturbi digestivi.
Ha ragione Max: un menu così è una Kazzata gastronomica, dietetica e non può che fare male.
Personalmente sono stufo di spume, sifoni, gelati per disaccoppiare la materia, per renderla liquida, per stupire. Gelato di sedano su spuma di mortadella adagiata su mozzarella liquida. (vero eh).
Ma siete fuori di melone.
La Max 61°
dewhiff ha scrittoStroliga ha scritto
Perdincibacco
Ci - devo - assolutamente - andare
primus ha scrittoI dessert sono gioia e dolori di tutti i ristoranti.
Nei locali di livello ai dessert dedicano più tempo che a tutto il resto; 1 o 2 pasticceri in cucina (dessert,predessert,piccola pasticceria....c'e' parecchio da fare), con la logica conseguenza di pagarlo 10/15 euro, ma se ne vale la pena si possono spendere.
Quando sono stato all'Antica Osteria del Ponte (Fam. Santin) la carta dei dessert e' la prima cosa che ti mettono fra le mani appena ti siedi al tavolo proprio per la complessità di preparazione che richiede un loro dolce.
Noi i dessert li facciamo tutti in casa con risultati a volte buoni a volte mediocri, infatti abbiamo abolito la carta proprio perchè e' una continua sperimentazione e non sempre tutto convince pur facendo cose semplici e a volte banali, ma penso che sia meglio pagare 5 euro per una torta di mele fatta in casa e bene, che 5 euro per i profiterol industriali.
Cmq io preferisco il salato.
dewhiff ha scrittoIo per poter completare un menù del genere mi farei dai tre ai cinque giorni di digiuno preparatorio.