Condivisione e scambio di opinioni, notizie, sul mondo gastronomico. Tematiche tecniche riguardanti il "mangiare".
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da simoncina il 11 giu 2007 15:48


Magari sto per dire una castroneria (strano, neh!), ma in una pausa di riflessione dello scorso assolato fine settimana, riflettevo su un topic sugli inganni o pseudo tali della pubblicità. Mi spiego: yogurt che combattono il colesterolo, altri che ridonano la perduta regolarità, piuttosto che il gelato di soia che, senza i "difetti" del lattosio nulla toglie al sapore, acque della giovinezza e via dicendo. Quanto la pubblicità, con mezzi e messaggi più o meno leciti, influenza le scelte del consumatore?

Oliver:"Ora sarà meglio che vada a pisciare sul pesce"
Barbara: "Io non ti umilierei mai così"
Oliver: "Ti manca lo strumento"
(La Guerra dei Roses)

da Fante il 11 giu 2007 16:44


E' indubbio che la pubblicità serva ad influenzarci.

Alcune cose sono "vere" - vedi gli yogurtini che combattono il colesterolo e regolarizzano l'intestino.

Altre sono pazzesche l'acqua che elimina l'acqua :shock:

Poi qualcuna è detestabile ( nutella ) altre secondo me sono persuasive....io ho davvero l'impressione che la roba del mulino bianco sia più buona delle altre marche :oops:

da Bob il 11 giu 2007 16:48


La risposta è "MOLTO".
O credi che le ditte pagherebbero quelo che pagano se non ne avessero un ritorno? :twisted:
Come dice Fante, alcune pubblicità "informano", altre "suggestionano". Le prime sono una cosa necessaria ed utile, anche se poi "magnificano": se non avessi la pubblicità, come farei a tenermi aggiornato sulle novità del mio lavoro?

"Sul vino, bevo qualunque cosa mi raccontiate, sul cibo, ci mastico abbastanza"

da butter_fly il 11 giu 2007 16:57


la pubblicità influenza moltissimo, per prima cosa inducendo a credere che quando un prodotto è pubblicizzato è anche automaticamente buono, è "figo" mangiarlo, si diventa tutti degli adoni o delle modelle eccetera eccetera.
quel che importa a me è che l'etichetta sia chiara ed esauriente: voglio leggere che ingredienti ci sono nel pacco di biscotti che compro, voglio sapere da dove vengono i pomodori di quel barattolo eccetera eccetera. tutto questo indipendentemente dalla pubblicità. ricordiamoci infatti che ottimi prodotti artigianali in commercio non sono pubblicizzati, perché le possibilità finanziarie delle aziende produttrici non raggiungono i canali di comunicazione nazionale.

invece, sulla veridicità delle affermazioni inerenti gli yogurt che combattono il colesterolo ho avuto qualche riscontro: il medico che ha in cura mia madre per il colesterolo ha detto che effettivamente aiuta.
quanto all'acqua che elimina l'acqua........ beh...... :shock:


da keywest68 il 11 giu 2007 21:33


Secondo me siamo tutti influenzabili anche quando pensiamo di essere immuni.
Sul discorso pubblicitario concordo sul fatto che tali investimenti producono maggiori vendite e quindi guadagni per le industrie.
Io considererei anche una forma di pubblicità, anche i display degli scaffali dei supermercati.
Vi siete mai chiesti come mai, articoli come il sale e lo zucchero, siano sempre in posti a volte nascosti?
mentre gli articoli che magari non pensereste di comprare, si trovano spesso ad altezza occhi e a portata di mano, come per dirti: prendimi...sono buono io!!
Altro discorso quello della qualità dei prodotti pubblicizzati.
sicuramente chi investe soldi in tv,ha quasi sempre prodotti di gamma superiore ( non parlo dell'acqua) ma è anche vero che è molto facile trovare prodotti di alta qualità che non appaiono da nessuna parte se non nel negozio dove lo hai acquistato.

da big.alex il 11 giu 2007 23:14


La realtà è che siamo cavie nelle mani dei pubblicitari :twisted:
Non solo la pubblicità che si basa sui vari target di consumatori, ma come giustamente faceva notare keywest, anche nei supermercati siamo influenzati passo passo ad acquistare quello che le aziende vogliono. Pensa che studiano non solamente il percorso, la grandezza del carrello ecc., ma altresì le luci, gli odori che "vive" il consumatore nei vari momenti e spazi del supermercato...
proprio come dei topolini nel labirinto alla ricerca del cibo :roll:

da dinky il 12 giu 2007 09:14


La pubblicità aiuta a rimanere informati sullle novità ma influenza tantissimo ogni persona anche se chi le fa tende a far credere che non sia così.
Sarà strano ma pur lavorandoci dentro mi faccio influenzare tantissimo...il prodotto nuovo lo voglio sempre provare!! :D
Sono d'accordo con chi sosteneva che molto spesso i prodotti migliori sono quelli non pubblicizzati perchè prodotti da aziende che non possono certo permettersi una campagna pubblicitaria come quella fatta dalla mulino bianco.

Viene studiata ogni singola cosa anche all'interno dei supermercarti.
Quanta gente entra che deve comprare due cose e poi esce con il carrello pieno?? :?
Pensate che in America hanno messo dei cartelloni pubblicitari nelle fermete degli autobus che pubblicizzavano dei biscotti e chi si fermava ne sentiva l'odore.

da Fante il 12 giu 2007 09:34


dinky ha scrittoSarà strano ma pur lavorandoci dentro mi faccio influenzare tantissimo...il prodotto nuovo lo voglio sempre provare!! :D


Anch'io :oops:
Quasi sempre almeno un tentativo lo faccio.
Sono rimasto invece molto deluso dai discount....tutta 'sta qualità a basso prezzo io non l'ho trovata. Anzi, pessime condizioni "generali". Confezioni aperte, merce mischiata, alimenti da tenere al fresco abbandonati sugli scaffali...
Allora io capisco l'esigenza di dover far la spesa al discount. Capita. Sfiga.
Ma la scelta di farla proprio no.

da simoncina il 12 giu 2007 09:45


Mi ricordo il mio salumiere di fiducia di quando rifletteva sulla vendita, es. del prosciutto cotto Rovagnati quando lo pubblicizzava una televendita condotta da Mike Bongiorno in una sua trasmissione di qualche anno fa. Se è un personaggio molto amato dal pubblico che ti dice "quanto è buono" questo o quel prodotto, il pubblico ne è molto più ammaliato.

Oliver:"Ora sarà meglio che vada a pisciare sul pesce"
Barbara: "Io non ti umilierei mai così"
Oliver: "Ti manca lo strumento"
(La Guerra dei Roses)

da dinky il 12 giu 2007 09:46


Fante ha scritto...
Sono rimasto invece molto deluso dai discount....tutta 'sta qualità a basso prezzo io non l'ho trovata. Anzi, pessime condizioni "generali". Confezioni aperte, merce mischiata, alimenti da tenere al fresco abbandonati sugli scaffali...
Allora io capisco l'esigenza di dover far la spesa al discount. Capita. Sfiga.
Ma la scelta di farla proprio no.


Anche io sono come te. Forse abituata troppo bene ma la spesa al discount non riesco a farla.
Eppure in Italia hanno avuto un boom impressionante soprattutto al sud e sono davvero tante le persone che lo fanno per scelta.

Purtroppo però le condizioni "generali" di cui parli è un periodo in cui le trovo anche in un notissimo ipermercato che ho deciso di abbandonare. :cry: :cry:

da Fante il 12 giu 2007 10:15


dinky ha scrittoPurtroppo però le condizioni "generali" di cui parli è un periodo in cui le trovo anche in un notissimo ipermercato che ho deciso di abbandonare. :cry: :cry:


Se è la stessa catena di notissimi ipermercati, ho smesso anni fa di andarci.....

da dinky il 12 giu 2007 10:29


Fante ha scritto
dinky ha scrittoPurtroppo però le condizioni "generali" di cui parli è un periodo in cui le trovo anche in un notissimo ipermercato che ho deciso di abbandonare. :cry: :cry:


Se è la stessa catena di notissimi ipermercati, ho smesso anni fa di andarci.....


Spero sia la stessa perchè non voglio credere che ne esistano molte con queste scadenti condizioni. :evil: :evil:

da ilForchetta il 12 giu 2007 13:05


La pubblicità influenza moltissimo. Semplicemente per un banale meccanismo psicologico inconscio in base al quale tra due marchi si sceglie sempre uno conosciuto. E la pubblicità, a meno che non veicoli un messaggio davvero negativo, ha fondamentalmente questo ruolo.

Diversa e molto più complicata la battaglia tra due marchi noti, ovviamente. In questo caso, il messaggio ha un valore molto più elevato, evidentemente. Tra due prodotti noti, la tendenza è quella di scegliere il prodotto che 'promette' salute e benefici' a discapito di quello che comunica promesse di altro genere, ad esempio.

Da non sottovalutare un altro aspetto, per quel che riguarda la spesa al supermercato. Il posizionamento dei prodotti. I prodotti più venduti sono quelli che si trovano a portata di occhi e di mano. I prodotti strategicamente meno importanti finiscono in basso e i prodotti per le nonnette non sono mai in alto. E poi, fra le varie altre cose, i prodotti 'inutili' sono vicini alle casse (caramelle, candele profumate et similia).

Fubbi sono! Fubbissimi! :wink:

da wineless il 12 giu 2007 13:16


Fante, c'è discount e discount, credo.
Dico credo perchè dalle mie parti le condizioni che dici tu non le ho mai trovate. In particolare quello vicino a casa mia è tenuto benissimo, gente simpatica che si fa un mazzo tutto il giorno, banco carne anche piuttosto fornito, ordine sugli scaffali, velocità alle casse.
E poi la convenienza la vedo, rispetto a quando acquisto all'Slunga, e tanta, non ci son santi.

Adry =^_^=


alla fine sempre di pastasciutta si tratta

da Bob il 12 giu 2007 13:18


ilForchetta ha scrittoLa pubblicità influenza moltissimo. Semplicemente per un banale meccanismo psicologico inconscio in base al quale tra due marchi si sceglie sempre uno conosciuto. E la pubblicità, a meno che non veicoli un messaggio davvero negativo, ha fondamentalmente questo ruolo.

Diversa e molto più complicata la battaglia tra due marchi noti, ovviamente. In questo caso, il messaggio ha un valore molto più elevato, evidentemente. Tra due prodotti noti, la tendenza è quella di scegliere il prodotto che 'promette' salute e benefici' a discapito di quello che comunica promesse di altro genere, ad esempio.

Da non sottovalutare un altro aspetto, per quel che riguarda la spesa al supermercato. Il posizionamento dei prodotti. I prodotti più venduti sono quelli che si trovano a portata di occhi e di mano. I prodotti strategicamente meno importanti finiscono in basso e i prodotti per le nonnette non sono mai in alto. E poi, fra le varie altre cose, i prodotti 'inutili' sono vicini alle casse (caramelle, candele profumate et similia).

Fubbi sono! Fubbissimi! :wink:

A dire la verità, posizionamento dei prodotti e percorsi di acquisto non fanno parte della pubblicità propriamente detta: io parlerei forse più di tecniche di merchandising.... Per "pubblicità" io intendo la "pubblicazione" di notizie riguardanti un prodotto, più o meno accompagnate da frasi e d immagini a effetto. In questo senso, ci sono altri fattori da tenere presenti: impatto coloristico, stacco dall'ambiente, suggestione emozionale...tutte cose che, col prodotto, hanno poco a che fare.
Quanto al fatto che i pubblicitari siano quelli che maggiormente si fanno influenzare, non è strano. In molti anni, ho sempre notato che il cliente più boccalone è il rappresentante. Io lo spiego col fatto che un "buon" rappresentante deve riuscire a credere che quello che racconta è vero. Ergo, anche quello che raccontano i suoi colleghi "deve" essere vero, quindi ci casca. Presumo che, nella pubblicità, scatti un meccanismo analogo.

"Sul vino, bevo qualunque cosa mi raccontiate, sul cibo, ci mastico abbastanza"

da Fante il 12 giu 2007 14:30


wineless ha scrittoFante, c'è discount e discount, credo.


Sono d'accordo. In effetti la colpa non è tanto attribuibile al discount, quanto al tipo di clientela che evidentemente frequentava quel posto...ho visto più di un personaggio "particolare" mangiarsi tranquillamente le cose e rimetterle sugli scaffali...

da ilForchetta il 12 giu 2007 14:36


Bob ha scrittoA dire la verità, posizionamento dei prodotti e percorsi di acquisto non fanno parte della pubblicità propriamente detta: io parlerei forse più di tecniche di merchandising.... Per "pubblicità" io intendo la "pubblicazione" di notizie riguardanti un prodotto, più o meno accompagnate da frasi e d immagini a effetto. In questo senso, ci sono altri fattori da tenere presenti: impatto coloristico, stacco dall'ambiente, suggestione emozionale...tutte cose che, col prodotto, hanno poco a che fare.


Vero, verissimo, avevo preso una deviazione...


Bob ha scrittoun "buon" rappresentante deve riuscire a credere che quello che racconta è vero. Ergo, anche quello che raccontano i suoi colleghi "deve" essere vero, quindi ci casca.


Io ho notato invece un'altra cosa. Quasi sempre quello che viene comunicato è EFFETTIVAMENTE vero. Enfatizzato all'ennesima potenza, ma vero. E i pubblicitari sanno che il messaggio deve essere convincente ma reale e quindi credo diano per scontato questo aspetto, lasciandosi convincere a loro volta.

Poi, possiamo ragionare tutta la vita su quanto il bifidus attivo, se assunto regolarmente, aiuti l'intestino a svolgere le proprie funzioni in modo ottimale. :roll:

da ilForchetta il 12 giu 2007 14:37


Fante ha scritto
wineless ha scrittoFante, c'è discount e discount, credo.


Sono d'accordo. In effetti la colpa non è tanto attribuibile al discount, quanto al tipo di clientela che evidentemente frequentava quel posto...ho visto più di un personaggio "particolare" mangiarsi tranquillamente le cose e rimetterle sugli scaffali...


Stavo solo controllando che fosse roba fresca. Uh! Che pignolo. :roll:

da Bob il 12 giu 2007 14:40


ilForchetta ha scritto

Io ho notato invece un'altra cosa. Quasi sempre quello che viene comunicato è EFFETTIVAMENTE vero. Enfatizzato all'ennesima potenza, ma vero. E i pubblicitari sanno che il messaggio deve essere convincente ma reale e quindi credo diano per scontato questo aspetto, lasciandosi convincere a loro volta.


Era quello che intendevo come meccanismo analogo. Concordo. Si legge la "verità" del messaggio, e non ci si cura della enfatizazione. Che è quello a cui un buon pubblicitario mira, del resto...... :wink: :lol: :lol: :lol:

"Sul vino, bevo qualunque cosa mi raccontiate, sul cibo, ci mastico abbastanza"

da Strini il 12 giu 2007 15:03


Fante ha scritto Poi qualcuna è detestabile ( nutella )...


E' una cosa che mi ha sempre incuriosito: perché la Ferrero fa pubblicità orrende? Cioè, sembra che facciano apposta a farle brutte, che ci sia sotto una strategia (o forse sono costretti ad affidare le campagne al figlio del sig. Ferrero?). Di certo i soldi non le mancano... :? :?

"Cos'è l'amore in confronto a una bistecca con le cipolle?" (W. Somerset Maugham)

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