Condivisione e scambio di opinioni, notizie, sul mondo gastronomico. Tematiche tecniche riguardanti il "mangiare".
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Quanto apprezziamo la cucina della mamma ....

da tpt il 23 giu 2009 16:00


Dopo quanto scritto dal nuovo forumista Umbo, mi ritrovo a domandarmi se è tipicamente meridionale essere attaccati alle tradizioni culinarie della propria famiglia, ed in particolare alla cucina della mamma, oppure se il fatto è trasversale.

Spesso mi imbatto in persone che dicono "Come cucina la mia mamma ..." (ragazze in cerca di moroso, diffidate da questo genere di uomini ...), e mi trovo a notare che sono prevalentemente persone del Sud Italia.

Forse il motivo principale è che in realtà al nord spesso le famiglie hanno perso le tradizioni, vuoi perchè è difficile reperire certi ingredienti, vuoi perchè capita di avere genitori di luoghi diversi con diverse tradizioni.

E' una mia falegnameria mentale o è proprio così?

da luc83 il 23 giu 2009 16:04


in effetti io dico...ah come cucina mia nonnaaaa...le generazioni di mezzo (per non parlare delle mie coetanee) hanno perso la passione, basta guardare le spese che fanno certe massaie al super!

parlo ovviamente della mia zona...piatti della nonna addio, altro che gnocchi e pasta fatta in casa..

da umbomangione il 23 giu 2009 17:05


Riguardo alla cucina della mamma penso che nessuno sia esente da una certa influenza, visto che, in media, per una ventina d'anni è stato il genitore in questione a nutrirci e a passarci sapori e nozioni. Se poi, come nel mio caso, la mamma lavorava nei ristoranti, come il babbo, ecco che al fianco della tradizione apparivano le novità. Mia madre si è sempre dilettata nel prepararci cose nuove, vederci felici a tavola era la sua gioia (padre, nonna e 3 figli maschi), è stata senz'altro lei a viziarmi ma anche ad educarmi alla buona cucina.
Ma questo non significa che tutto ciò che si allontana dalla cucina della mamma sia cattivo, non esageriamo, quella è intolleranza e chiusura mentale

da tpt il 23 giu 2009 17:05


E' vero, al nord spesso e volentieri, per tirare a campare si lavora in due con il risultato che si riesce si a mangiare decentemente (soprattutto se si ha voglia di cucinare) ma non si ha sovente il tempo per preparare cappelletti, tortelli e sfoglie ....

Sigh!

da umbomangione il 23 giu 2009 17:07


E tu sei estremamente nordica, se non sbaglio, svizzera addirittura!

da tpt il 23 giu 2009 17:13


Nien! Ich komme aus Milano ..... :shock:

In ogni caso, hai ragione anche tu: se si ha la fortuna di avere una mamma brava ai fornelli, forse da piccolini poco si apprezza ma con il trascorrere degli anni ci si ritrova spesso a ricordare i sapori, il gusto.

Putroppo sono cresciuta a polli allo spiedo e bastoncini Findus .... mamma negata era, mamma negata è rimasta.

Anche qui a Zurigo, dove abito, le donne cucinano poco o nulla e vanno di gran moda i cibi precotti, i sughi in vasetto e via discorrendo.

Anche il sabato quando, si presume, le donne dovrebbero avere un poco di tempo libero in più, vai al supermarket e vedi intere famigliole sedute ai tavolini del self service: mamme che imboccano i piccoli svizzerini ancora sul passeggino con i cervelat! :shock:

da maxbor il 23 giu 2009 17:46


Mia madre cucinava dignitosamente ma non bene; tra l'altro in casa eravamo in sette (genitori, quattro figli e un'anziana zia) con orari di rientro differenti (i miei fratelli più piccoli rientravano da scuola alle 12.30, io e mia sorella dopo le 14. Mio padre era un jolly, faceva il ferroviere). Insomma, nonostante un grande impegno i condimenti e le cotture spesso "saltavano".
Le preparazioni erano quelle di una volta, semplici e tradizionali. Il massimo dell'estro, che io ricordi, erano le paste al forno e la parmigiana.
Molto presto ho iniziato a prepararmi dei piatti da solo, iniziando dalle cose più semplici. Hobby che col tempo ho continuato a coltivare.
La cosa buffa è che quando ho iniziato a uscire con la mia compagna, parlando di noi, pensava che millantassi le mia capacità culinarie. :shock:
...ogni tanto glielo ricordo! 8)

da tpt il 23 giu 2009 17:50


Continui a cucinare tu, a tutt'oggi?

da tiger il 23 giu 2009 17:53


tpt ha scrittoContinui a cucinare tu, a tutt'oggi?


.....No..oggi è impegnato in altre "faccende".... :lol: :lol: :lol:

da Bob il 23 giu 2009 18:02


IO credo che ci sia un misto.
Parecchi anni fa, c'era un'economia basata sul lavoro del capofamiglia( o di chi credeva di esserlo) mentre una "massaia" si occupava della casa. Ovvio che, con queste premesse, il tempo dedicato alla cucina era maggiore, e permetteva anche l'introduzione di sapori particolari, dovuti a lunghe preparazioni.
Un ragù cotto otto ore, una pasta fatta in casa e tirata col mattarello fino s svenarsi. gli involtini fatti con un particolare ripieno....gli esempi possono essere tanti.
Quindi, la cucina "della mamma" era semplicemente una cucina maggiormente curata rispetto a quella cui siamo oggi abituati: quand'anche si cucina in casa, la scelta cade , generalmente, su piatti di rapida esecuzione.
Che poi questo fenomeno sia maggiormente riscontrabile al sud, a mio vedere, da milanese con origini napolaustriache, lo imputo alle stesse ragioni: il Sud accentua , in genere, la figura della "massaia" come Signora della casa, colei che trova la sua massima espressione nell'abilità culinaria.Ergo, la "cucina della mamma" è ancor più una cucina fortemente caratterizzata da usi e consuetudini familiari, con sapori estremamente definiti e riconoscibili. Che, come tali,si fissano nella mente.
Andando avanti con gli anni, scatta anche il fenomeno "nostalgia", perchè lo stesso sapore non è più reperibile sul mercato.
Un esempio? Da bambino li schifavo: oggi, darei un braccio per i quadrucci in brodo con polpettine, fatti da mia nonna.

"Sul vino, bevo qualunque cosa mi raccontiate, sul cibo, ci mastico abbastanza"

da maxbor il 23 giu 2009 18:15


tpt ha scrittoContinui a cucinare tu, a tutt'oggi?


Rigorosamente!

Scherzando (ma non troppo) la mia bella ha minacciato che se mai dovessi ammalarmi chiederebbe al medico di prescrivermi delle flebo perchè tanto mi rifiuterei di mangiare qualcosa che non mi sia preparato da solo. :roll:
Ma ogni tanto ho degli slanci di generosità. 8)
Domenica (ha fatto un tempo cane - come avrete saputo - alla faccia dei propositi di un bella giornata al mare. :( ) avevamo in casa delle splendide melanzane del nuovo raccolto e si è proposta di preparare una parmigiana, ma a condizione che non avessi messo piede in cucina. :oops:
Mi sono allora regalato una bella mattina di lettura e poichè, ahilei, il pasticcio è stato perfetto (quasi) l'ho precettata per un prossimo futuro! :twisted:
Ultima modifica di maxbor il 23 giu 2009 18:20, modificato 1 volta in totale.

da giugium il 23 giu 2009 18:18


tpt ha scrittoE' vero, al nord spesso e volentieri, per tirare a campare si lavora in due con il risultato che si riesce si a mangiare decentemente (soprattutto se si ha voglia di cucinare) ma non si ha sovente il tempo per preparare cappelletti, tortelli e sfoglie ....

Sigh!


Penso che la ragione principale sia questa.
In effetti come dice Luc, sui piatti tradizionali anchio dico ah come cucina mia nonna.
Ma lancio un'altra ipotesi...molte ricette nascono e sono "povere", con il boom economico si è cercato di renderle un po' più "ricche" andando a perdere tantissimo

da butter_fly il 23 giu 2009 18:20


beh credo anch'io che molta della colpa per perdita di certe tradizioni dipenda dal tempo, sempre più scarso, che si ha oggi per cucinare. probabilmente al nord le donne hanno cominciato a lavorare prima che al sud, così da perdere prima la tradizione. e magari fra tot anni le differenze nord/sud in questo saranno ripianate.
poi mettiamoci anche la componente familiare: io sono cresciuta in casa coi nonni, e quando i genitori lavoravano, erano (e sono ancora) i nonni a cucinare, con quella sicurezza di chi fa sempre le stesse cose da 70 anni, sempre con la stessa cura. è chiaro che questo per me assume un valore anche affettivo: quando al ristorante mi capita di ritrovare sapori simili a quelli, ho un piccolo sussulto di gioia, perché sapendo con quale cura i nonni prapara(va)no quei piatti mi immagino la stessa dedizione da parte dello chef.


da umbomangione il 23 giu 2009 18:24


Concordo con Bob, questo forse spiega anche perchè i popoli più "avanzati" socialmente, quelli cioè in cui la donna si è emancipata prima, assumendo oneri e onori degli uomini e abbandonando la cucina, vista come prigione della donna, siano quelli in cui si perde il gusto del buono, a favore di sapori forti e standard e si mangia peggio, mi riferisco in particolare ai paesi del Nord Europa e agli USA. Ma senza andare tanto lontano, io ero abituato, in caso di spuntino veloce, a mangiare una pizza "a portafoglio" o una rosetta con la mozzarella. Quando ho assaggiato per la prima volta un panino di mac per poco non vomitavo: grassi in quantità industriale che foderavano la lingua felpandola, salse dai sapori fortissimi, impossibile distinguere il gusto dei singoli ingredienti. Cosa piace oggi ai ragazzi? Tra un panino con la mortadella appena affettata ed un big Mac secondo voi cosa sceglieranno? Se vogliamo salvare i nostri sapori, le nostre tradizioni, la nostra capacità di godere della vita e dei sapori, se non vogliamo ridurci a polli allevati a mangime dobbiamo sforzarci di cucinare in casa. Con buona pace della mia compagna che mi accusa di farla ingrassare salvo poi beccarla sempre a ripulire il piatto col pane!

da umbomangione il 23 giu 2009 18:29


E poi basta organizzarsi, ieri sera ho messo i peperoni in forno e li ho pelati, stasera preparerò una salsina di capperi e acciughe con la quale li condirò, poi ho preso dei pansotti alla borragine in liguria, due minuti di bollore ed un po' di burro e salvia.
Cena da re in 5 minuti (e visto il menù non potete darmi dell'integralista napoletano)

da butter_fly il 23 giu 2009 18:36


umbomangione ha scrittoSe vogliamo salvare i nostri sapori, le nostre tradizioni, la nostra capacità di godere della vita e dei sapori, se non vogliamo ridurci a polli allevati a mangime dobbiamo sforzarci di cucinare in casa.


quoto! il tempo per fare un sano piatto di pasta è praticamente lo stesso che ci vuole per scongelare i sofficini. non parlo dei ravioli o dei brasati o delle preparazioni tradizionali (che una volta a settimana o anche al mese potrebbero anche essere fatte) ma tanti piatti tipici (o non tipici, ma comunque autoprodotti) sono anche semplici e veloci.

umbomangione ha scrittoE poi basta organizzarsi


pure io cucino a rate :lol: ma è chiaro che ci vuole un pizzico di passione: mica tutti hanno voglia di impastare e spignattare la sera dopo il lavoro...


da Fante il 24 giu 2009 09:36


butter_fly ha scrittoil tempo per fare un sano piatto di pasta è praticamente lo stesso che ci vuole per scongelare i sofficini...


Posso usare un'espressione maFchia? lo stesso tempo un paio di gonadi!

Gioco forza mi sono specializzato in piatti rapidi leggeri ma soddisfacenti, però non è lo stesso tempo che versare una zuppa già pronta in un pentolino. E anche il famoso spaghetto con l'olio evo buono buono e scaglie di parmigiano stravecchio te lo mangi una sera, due, ma a un certo punto un cambi al palato glielo vorrai dare, no?

Secondo me è sbagliato demonizzare un settore e esaltarne un altro. Guardate che i buongustai doc non sono persone "sane" spesso: sono obesi, diabetici e ipertesi.

Insomma il diavolo veste Prada :shock:

da butter_fly il 24 giu 2009 10:01


Fante ha scritto
Posso usare un'espressione maFchia? lo stesso tempo un paio di gonadi!



:lol:

ma infatti io non demonizzo niente ratman: già lo dissi :P però, qualche volta (qualche eh) è anche per pigrizia che non si cucina a casa. e ti dirò di più: la pigrizia è pure un diritto :wink:


da cico140976 il 24 giu 2009 10:52


butter_fly ha scritto e ti dirò di più: la pigrizia è pure un diritto :wink:


E qui scatta un applauso SCROSCIANTE!!!! :D :D :D

Quoto al milione per milione!!!!!!! :wink:

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Anche un maiale può arrampicarsi su un albero quando viene adulato!! :)

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Hombre que trabaja pierde tiempo precioso...

da fulvia il 24 giu 2009 10:53


Mio marito non ha mai rimpianto la cucina di mamma..... :?
Il primo mese di matrimonio è ingrassato 12 kili..... :P arrivando da una cucina di: risotto coi fegatini.....arrosti cucinati con acqua e dado ( :x :x )....precipitando in un universo di: crespelle alla valdostana...tagliatelle ai funghi....coniglio alla cacciatora....e pasta e fagioli :P :P :P tutti piatti molto anni 80 ma a lui rigorosamente ignoti...... :P :P

....Da allora è entrato nel tunnel...per non uscirci mai più!!! :twisted:

...gli adulti che fanno solo gli adulti, senza ascoltare il bambino che è dentro di loro, sono di una noia e tristezza mortale....
O. Vanoni

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