miciagilda ha scrittoNarbok ha scrittomiciagilda ha scrittoPer scelta non ho mai acquistato un tavolo grande in sala: io vivo da sola, pertanto non ingombro la sala per eventuali e molto saltuari ospiti.
Quindi: aperitivo sul terrazzo, verde e fiori, sedie, sgabelli, sdraio qua e là, ognuno si metta dove vuole oppure stia in piedi o gironzoli per casa.
Musica stilosa ma allegra e candeline anche se non c'è buio.
Sul tavolo piatti di varie forme e fogge (mi piacciono molto i giapponesi rettangolari e le loro ciotoline) con quello che ho: salame (con tagliere e coltello per far proseguire al taglio chi vuole), bicchieri di vetro colorati pieni di listelli di verdure fresche come vasetti di fiori, tovagliolini di carta in tinta col resto, dadini di focaccia, tartine calde e fredde, cubetti di parmigiano, acciughe del cantabrico e riccioli di burro, battuto di lardo, rotolini di affettato, pane a fettine.
Parto con un cocktail uguale per tutti (piace molto il mio negroni sbagliato) ma in tavola lascio del brut nella glacette per eventuali assetati. Si beve, si mangia, si fuma, si canta, si parla, si limona.
Anche a me piacciono assai i piatti giapponesi, in un paio di occasioni ho provato a proporre aperitivo-buffet con il sushi e la salsa di soia: non è piaciuto a tutti, ma alla maggior parte degli invitati sì.
P.s.: partenza con il Negroni sbagliato? Mai apprezzato, se devo bere un Negroni lo bevo classico (a mio rischio e pericolo )
Nah nah: piattini jap, contenuto ita!
Io invece non amo molto il gin... eppoi quello sbagliato stona di meno: il Negroni "giusto" è una manata...
Narbok ha scrittomiciagilda ha scrittoIo invece non amo molto il gin... eppoi quello sbagliato stona di meno: il Negroni "giusto" è una manata...
Quand'ero un pò più giovane era una formula a cui ero affezionato. Ora son cresciuto e vado di spritz, o a boccioni di sangria d'estate.
stefanbo ha scrittoLa cosa però strana (forse perchè è facile fermarsi alle apparenze...) è che almeno 2/3 volte al mese ricapito nel vecchio condominio: posta, abbiamo tenuto una soffitta in affitto che stiamo svuotando ecc. ecc. e vari inquilini coi quali a malapena ci si diceva buongiorno/buonasera invece sono cordialissimi e ci fanno capire a parole o a gesti che gli manchiamo!!! Mah!
stefanbo ha scrittoMi ricorda quando mia moglie ha venduto la sua casa in Umbria: la zia che abita al piano di sotto (dopo che comunque la casa era stata offerta anche a lei, a condizioni di favore) si era raccomandata di venderla a persone "dabbene", al che mia moglie si era detta "quasi quasi la vendo ai Rom!!!" intendendo chi mi paga la prende, com'è ovvio che sia.
Bene disse che capitò una signora del luogo (vista la posizione panoramica era anche possibile farci un B & B, con sicure lamentele per il via vai da parte dell'anziana zia), mentre noi a Roma abbiam venduto ad una signora di Mantova gentilissima e molto distinta che abita con suo figlio, quindi secondo me non hanno perso nel cambio...
Oppure noi ed i nostri gatti siam proprio "speciali" 8)
stefanbo ha scrittoconoscendosi è molto più facile superare quegli inevitabili contrasti che sorgono in un condominio, anche se per molti versi questa è già un'isola felix, perchè alla riunione condominiale ridotta (solo noi) nessun contrasto e massima tranquillità, mentre a quella allargata agli altri 7 villini del comprensorio scintille, fuochi e fiamme, e statisticamente il solito "sotuttoio" e "l'amministratore ci ruba, qui manca 1 euro"
Se venite a Roma, aperitivo informale anche per voi!