Fante ha scrittofilo ha scrittopoi se vogliamo magnificare la cucina toscana a tutti i costi facciamolo.
No, non mi sono espresso adeguatamente.
Non è una celebrazione gratuita della regione, è semplicemente una constatazione. La cucina e sopratutto i vini toscani sono una vetrina internazionale. Mi pare....
alberto ha scrittoLa cucina è decisamente più varia e valida in assoluto, secondo me. Ma è al livello di tante altre regioni. Come qualità e come varietà.
Insomma, la toscana sicuramente non è una regione di secondo piano, ma secondo me gode di una fama maggiore di quella che merita, in rapporto ad altre regioni.
pillutta ha scrittoFante ha scrittofilo ha scrittopoi se vogliamo magnificare la cucina toscana a tutti i costi facciamolo.
No, non mi sono espresso adeguatamente.
Non è una celebrazione gratuita della regione, è semplicemente una constatazione. La cucina e sopratutto i vini toscani sono una vetrina internazionale. Mi pare....
Ti pare giusto...
dekkart ha scrittoda quello che capisco del tuo discorso Silbusin, la discriminante fondamentale perchè un piatto sia da considerarsi alta cucina è che dietro vi sia quella particolare maestria ed elaborazione della materia prima che solo le competenze di un cuoco posso dare. In parte posso essere d'accordo su questa tesi, ma interpretando così il concetto di alta cucina, si esclude da esso tutta la vasta gamma di piatti semplici, cioè con preparazioni minime, dove è la scelta dell'ingrediente la vera perizia.
E ancora, come collocare piatti semplici della tradizione "rivisitati"? Basta quel tocco in più dello chef a scavare il solco fra alta cucina e non? Si lo so, sono un pò delle pippe mentali! ma sono a dieta e non mi resta che parlare di cibo!!!
silbusin ha scritto"tartare di lumaca su coulisse di kumquat all'olio di cardamomo con scaglie di tartufo bianchetto con spuma di caviale e lamelle di foie gras con riduzione di umore carapaceo di gambero rosso di Liguria"
alberto ha scrittoSecondo me il ragionamento di filo non è così sbagliato.
Tutto sommato, dal punto di vista enologico, la toscana è importante, ma ha una varietà, soprattutto di uvaggi, nettamente minore di altre regioni (sangiovese e poco altro). Si giova, però, della presenza di un vino celebratissimo a livello marketing, il Chianti, e di un grandissimo vino celebre per la eccezionale qualità, il Brunello.
La cucina è decisamente più varia e valida in assoluto, secondo me. Ma è al livello di tante altre regioni. Come qualità e come varietà.
Insomma, la toscana sicuramente non è una regione di secondo piano, ma secondo me gode di una fama maggiore di quella che merita, in rapporto ad altre regioni.
Eccone un altro......
con pretese, ma è semplicemente un vino come cento, mille altri.
Fa parte della Associazione dei Grandi Cru della Toscana
(un altra associazione per il "pompaggio" di vini?) di cui fa parte anche il
Sassicaia.
Ho bevuto pochi giorni fa appunto il VignaAlta, annata 2000, Sangiovese in purezza, fratello del N'Antia, sangiovese cabernet merlot.
Vino molto barricato, tenuto oltre 17 mesi nei legni pregiati, poi in bottiglia.
Buon profumo,al gusto morbido, (troppo morbido), poco potente, medio corpo, deludente, un vino come tantissimi altri.
La zona di produzione non ha avuto ,non ha e forse non l'avrà mai una "VOCAZIONE" per la viticoltura.
Inutile fare consorzi per la promozione di zone che non sono motlo vocate.
Il "bravo e attento" consumatore si è decisamente scocciato di essere preso in giro. A rileggersi Montefollonico
montefollonico ha scrittoPiatto semplicissimo e difficile da trovare nei ristoranti preparato adeguatamente.
Motivi tanti, da scriverci e riscriverci a iosa. Sicuramente il trascurare i pochi accorgimenti da parte di cuochi con manie di originalità e protagonismo, vedi mettere per verticale la bistecca per una migliore (allucinante ) cottura. Cottura migliore ed adeguata che viene ottimizzata solamente mettendo fuori varie ore prima da frigo la carne. Tale pratica permette alla carne anche di coprirsi di una naturale umidità che favorirà la favolosa cottura in superficie evitando la grande sciagura di "lavare la carne".
La Toscana vive un po' di "rendita", compresa quella enogastronomica"?????
Ragioniamo un attimo: per 500 anni (Medioevo e Rinascimento) è stata il centro di tutto il Mondo, quindi sicuramente si è creata una dote.
Il problema quindi non è la rendita, ma esagerate manie di protagonismo da parte di operatori a vario titolo compresi cuochi, vignaioli, macelllai, ecceterà eccetera che volgiono stupire, mettersi in evidenza, rinnovare "guadagnare" facilmente.
I vitigni autoctoni:
beh intanto sfido chiunque a dimostrarmi scientificatamente l'origine (come luogo) dei vari vitigni.
Poi la toscana ne vanta molti attribuiti storicamente (più o meno erroneamente) autoctoni
Ovviamene il citato Sangiovese, che però ha di per sè decine di importanti "varianti"e la prima Doc Italiana cioè la Vernaccia di San Gimignano (occhio che se andiamo indietro oltre il medioevo ci accorgiamo che è originaria della Liguria) ed altri che sono:
Canaiolo rosso
Canaiolo Bianco
Trebbiano Toscano
Malvasia Toscana
Grechetto
Aleatico
Ciliegiolo
A rilleggersi presto
Montefollonico
montefollonico ha scrittoBen detto max
il problema è che se dovrebbe parlare tantissimo della cottura alla brace...
Poi poi...il legno migliore dovrebbe essere quello di ulivo... A presto Monty
Fante ha scrittoMAX61° ha scrittoMa la FIORENTINA è un RITO e non si può fare a CASACCIO.
Secondo me, alla fine, è una bistecca....