Condivisione e scambio di opinioni, notizie, sul mondo gastronomico. Tematiche tecniche riguardanti il "mangiare".
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da ilForchetta il 29 giu 2006 16:17


Fante ha scrittoL' Albertofillina invece è un potente ansiogeno, inibisce il SNC e provoca orchite. E' presente in concentrazioni tossiche sul forum.


Incominci ad accusare il colpo, eh? Il tuo SNC lo vedo barcollante, ultimamente... ne resterà solo uno. Con una confezione da sei.

da silbusin il 29 giu 2006 16:18



da montefollonico il 29 giu 2006 16:37


caspita!
il link che hai segnalato conferma il tutto.
Funge anche da elettrode.

da montefollonico il 29 giu 2006 16:39


e non solo , viene attaccato anche dalgli elettroliti.
ecco perche l'acciaio non va usato. :(
Alla faccia della tradizione (puntini sospensivi fra parentesi)

da silbusin il 29 giu 2006 17:00


Ma siamo però in ambienti ad alte temperature e con sostanze aggressive...(tre puntini)
E allora il vino? Sicuramente nel metodo martinotti si sviluppa un pH molto più acido che facendo un infuso di tè.

da Fante il 29 giu 2006 17:08


silbusin ha scrittoMa siamo però in ambienti ad alte temperature e con sostanze aggressive...(tre puntini)
E allora il vino? Sicuramente nel metodo martinotti si sviluppa un pH molto più acido che facendo un infuso di tè.


Anzi...a fare i pignoli bisogna stare attenti alle porcellane decorate che se non ben trattate possono rilasciare piombo a contatto con gli acidi, anche deboli, come quelli del limone.

Torniamo a parlare di tè? :wink:

da alcor il 30 giu 2006 10:24


Buona giornata a tutti!

Se vivete a Milano e dintorni non potete non fare un salto in Via Cerva 12 a Milano. Piccolo negozietto molto carino con una selezione notevolissima di the da tutto il mondo.
Dall'India al Kenya, dalla Georgia alla Tanzania, senza dimenticare i grandi classici.

PS. E' un consiglio, non è informazione pubblicitaria

aac

da ilForchetta il 30 giu 2006 10:31


alcor ha scrittoE' un consiglio, non è informazione pubblicitaria


Queste segnalazioni vengono sottoposte a giudizio solo se arrivano da utenti nuovi (e dei quali, di conseguenza, non si può conoscere l'attendibilità, senza volere fare nessun tipo di discriminazione, sia chiaro) e se hanno un che di 'sospetto'.

Segnalare posti interessanti non è affatto vietato. Diventa poco gradevole se è pubblicità gratuita. In entrambe le accezioni. Gratuita perché non costa nulla e gratuita perché fatta fuori contesto e senza motivo.

In questo caso, assolutamente no problem.

da Fante il 30 giu 2006 10:34


Ottima segnalazione!
Un posto molto interessante ( ma non è certo una scoperta ) per i tè è Peck. Hanno una selezione personalizzata davvero ampia.

da alcor il 30 giu 2006 10:38


alberto ha scrittoIn questo caso, assolutamente no problem.


Come avrete notato ho volutamente omesso il nome del negozio, se qualcuno avrà modo di provarlo mi ringrazierà sicuramente.

Per Macs: ho visto i prezzi dei the verdi giapponesi...
il tartufo è più conveniente...

aac

da Fante il 30 giu 2006 10:52


alcor ha scrittoCome avrete notato ho volutamente omesso il nome del negozio, se qualcuno avrà modo di provarlo mi ringrazierà sicuramente.


No, no, dillo pure il nome.
Ha ragione Alberto. Segnalare ristoranti, negozi, eventi è lecito e sostenibile. Si cerca solo di non farsi pigliare in giro dai finti consigli disinteressati. :D

da alcor il 30 giu 2006 11:17


Fante ha scrittoNo, no, dillo pure il nome.


Va beh, allora...
L'essenza del the
Via Cerva 12, (parallela di Via Durini) Milano

Hanno anche uno stupendo libricino con i tipi di the venduti, nonchè temperature di servizio, gradi dell'acqua e simbolini per evidenziare la loro utilizzazione.

C'è anche il sito, ma è solo un home page
www.essenzadelthe.t

da Greedy il 30 giu 2006 11:19


alcor ha scritto
alberto ha scrittoIn questo caso, assolutamente no problem.


Come avrete notato ho volutamente omesso il nome del negozio, se qualcuno avrà modo di provarlo mi ringrazierà sicuramente.

Per Macs: ho visto i prezzi dei the verdi giapponesi...
il tartufo è più conveniente...

aac


Passa ai coreani o ai cinesi, non so i prezzi ma sono migliori come qualità per non parlare del fatto che il thé, raga, non è giapponese ... è cinese semmai, e per quanto riguarda le tradizioni e tutto quello che circonda il mondo del thè i koreani poi sono avanti millenni ... ma noi abbiamo il mito del giappone e per molte cose in italia esiste solo il jap, quando invece hanno solo copiato e importato ...

Life is too fu@%ing short! You wann' it? Go get it!

da pillutta il 30 giu 2006 11:20


alcor ha scritto
Fante ha scrittoNo, no, dillo pure il nome.


Va beh, allora...
L'essenza del the
Via Cerva 12, (parallela di Via Durini) Milano

Hanno anche uno stupendo libricino con i tipi di the venduti, nonchè temperature di servizio, gradi dell'acqua e simbolini per evidenziare la loro utilizzazione.

C'è anche il sito, ma è solo un home page
www.essenzadelthe.it
:wink:

Woody Allen : Ero solito portare una pallottola nel taschino, all'altezza del cuore. Un giorno un tizio mi tirò addosso una Bibbia, ma la pallottola mi salvò la vita.

da alcor il 30 giu 2006 11:34


Greedy ha scrittoPassa ai coreani o ai cinesi, non so i prezzi ma sono migliori come qualità per non parlare del fatto che il thé, raga, non è giapponese ... è cinese semmai, e per quanto riguarda le tradizioni e tutto quello che circonda il mondo del thè i koreani poi sono avanti millenni ... ma noi abbiamo il mito del giappone e per molte cose in italia esiste solo il jap, quando invece hanno solo copiato e importato ...


Scusa Dave, non ho scritto che i jap sono i numeri uno o che hanno inventato il the... e tantomeno che lo bevo...
Pazza, lo sai che bevo solo vino, birra, wiskey, gin, cognac...

Macs ha scrittoLa sera principalmente tè verde, in svariate miscele con spiccata preferenza per una giapponese a foglia intera di cui mi sfugge il nome (ma non l'esorbitante costo all'etto...)


thè vist?

da silbusin il 30 giu 2006 11:37


ma il tè si scrive tè (vedi vocabolario), o no?

COLTIVAZIONE E LAVORAZIONE
La pianta del tè è un arbusto sempreverde della specie Camelia Sinensis e Assamica, che può raggiungere anche i 20 metri di altezza. Nelle coltivazioni le piante vengono potate in modo che si mantengano tra un metro, un metro e mezzo di altezza per facilitare la raccolta.
Il tè di miglior qualità viene coltivato ad un'altitudine compresa fra i 1200 e i 2500 metri sopra il livello del mare, in aree tropicali e subtropicali, poiché questa pianta ha bisogno di un'estate calda ed umida e di un inverno freddo ma non secco.
Temperatura, precipitazioni, caratteristiche del terreno, altitudine, coltivazione e lavorazione sono tutti fattori che concorrono a dar vita a numerose varietà di tè. Per avere tè di ottima qualità si devono raccogliere solo i germogli chiamati orange e pekoe, costituiti da due foglioline aperte che racchiudono una gemma ancora chiusa chiamata tips, la terza foglia è meno pregiata ed è detta souchon.
Dopo la raccolta, il tè viene sistemato su dei ripiani per l'appassimento, fase in cui perde l'umidità e raggiunge il grado di "morbidezza" adatto per l'arrotolamento, procedimento che serve a spezzare alcune membrane interne delle cellule del tessuto vegetale e a dare il via alla successiva fase di fermentazione.
E' in questo momento che il tè assume il suo tipico aroma ed avviene la distinzione fra tè nero (tè fermentato), tè verde (tè non fermentato) e tè Oolong (tè semifermentato). Il processo viene interrotto con getti d'aria calda e secca che consentono l'essiccazione.
Nell'ultima fase della lavorazione il tè viene selezionato in tre gruppi principali a seconda che si presenti a foglia intera, sminuzzata (broken) ed in polvere (fanning e dust). Una lavorazione del tutto particolare viene seguita per la produzione del tè bianco: le foglie vengono lasciate appassire naturalmente finché perdono circa l'ottanta per cento dell'umidità, dopodiché si fanno essiccare a fuoco basso.
Dalla fine del secolo scorso è stato introdotto un nuovo metodo di produzione che accelera i tempi delle varie fasi di lavorazione e che convenzionalmente viene indicato con la sigla CTC (da crushing schiacciare, tearing spezzare, curling rullare). Pertanto, per riassumere, gli Indiani ed i Cingalese dividono i tè neri in due categorie principali, una riferita alle foglie intere e l'altra alle foglie sminuzzate.

Foglie intere
TGFOP1 (Tip Golden Flowery Orange Pekoe 1)
TGFOP (Tip Golden Flowery Orange Pekoe)
GFOP (Golden Flowery Orange Pekoe)
FOP (Flowery Orange Pekoe)

Foglie sminuzzate
GBOP (Golden Broken Orange Pekoe)
FBOP (Flowery Broken Orange Pekoe)
BOP (Broken Orange Pekoe)

Invece i tè cinesi non seguono la classificazione fra foglia spezzata e intera ma si distinguono a seconda della stagione di raccolta, della regione di provenienza e della tecnica di trasformazione.
Infine i tè verdi giapponesi si classificano in base al tipo di foglia ed alle tecniche di lavorazione.

da Greedy il 30 giu 2006 11:40


alcor ha scritto
Greedy ha scrittoPassa ai coreani o ai cinesi, non so i prezzi ma sono migliori come qualità per non parlare del fatto che il thé, raga, non è giapponese ... è cinese semmai, e per quanto riguarda le tradizioni e tutto quello che circonda il mondo del thè i koreani poi sono avanti millenni ... ma noi abbiamo il mito del giappone e per molte cose in italia esiste solo il jap, quando invece hanno solo copiato e importato ...


Scusa Dave, non ho scritto che i jap sono i numeri uno o che hanno inventato il the... e tantomeno che lo bevo...
Pazza, lo sai che bevo solo vino, birra, wiskey, gin, cognac...

Macs ha scrittoLa sera principalmente tè verde, in svariate miscele con spiccata preferenza per una giapponese a foglia intera di cui mi sfugge il nome (ma non l'esorbitante costo all'etto...)


thè vist?



MA TESSSOOOOORO .. mica cellavevo 8) con the! ;)

Per il discorso sul "non esiste solo jap" era una considerazione generale, mi sono trovato spesso a discutere con italiani convinti del fatto che a parte il japan in asia non esiste null'altro che valga la pena di essere preso in considerazione, quando invece ci sono culture ben più antiche e solide e soprattutto valide che vengono ignorate (anche perchè non in grado di valorizzarsi come meriterebbero), vedi ad esempio la ristorazione coreana (visto che siamo mangioni, parliamo di mangiare... :D ), totalmente ignorata in italia, presente solo in pochi locali pieni di turisti o lavoratori o cittadini coreani, meriterebbe più risalto.

Dg

Life is too fu@%ing short! You wann' it? Go get it!

da alcor il 30 giu 2006 12:03


silbusin ha scrittoFoglie intere
TGFOP1 (Tip Golden Flowery Orange Pekoe 1)
TGFOP (Tip Golden Flowery Orange Pekoe)
GFOP (Golden Flowery Orange Pekoe)
FOP (Flowery Orange Pekoe)

Foglie sminuzzate
GBOP (Golden Broken Orange Pekoe)
FBOP (Flowery Broken Orange Pekoe)
BOP (Broken Orange Pekoe)


Scusa Sil, sul libricino "famoso" che sto copiando adesso
ci sono altre categorie sopra quelle che hai menzionato tu:
foglie intere
SFTGF0P1 Special Finest...1
SFTGF0P Special Finest...
FTGF0P1 Finest...1
FTGF0P Finest...

foglie sminuzzate
TGBOP Tip Golden Broken Orange Pekoe
GFBOP Golden Flowery Broken Orange Pekoe
GBOP Golden Broken Orange Pekoe
FBOP Flowery Broken Orange Pekoe
BOP1 Broken Orange Pekoe 1
BOP Broken Orange Pekoe
BP Broken Pekoe

poi ci sono le polveri...(fannings) e (dusts)...

da silbusin il 30 giu 2006 12:26


ho copiato poco.... :oops:

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