dinky ha scrittoLa penso un po' come Bob...
Ci sono determinati tipi di carne che non mangio perchè, in un certo senso, provo le stesse cose di Bob per le aragoste (niente agnello, niente porcetto, niente coniglio, niente cavallo...)
Le aragoste, i granchi e tutti quelli che vengono cucinati vivi a casa mia non sono mai stati cucinati.
Mi rendo anche conto che il mio discorso è egoista perchè allora non dovrei mangiare alcun tipo di carne e pesce.
Da piccola mi è capitato di stare spesso in campagna e probabilmente per questo non riesca a mangiare questi tipi di carne.
Per me è come se mi dessero carne di cane da mangiare.
Credo anche però che se dovessi pensare a tutte le sofferenze che provano gli animali a questo punto dovrei diventare una vegetariana davvero estremista.
Aggiungo un chiarimento: Sono un carnivoro, meglio onnivoro. Non mi nascondo dietro un dito, e la mia debole coscienza tollera e permette che vengano ammazzati tenerissimi animaletti (vedi agnello da latte) anche se giovani ed innocenti, di cui non ho lcuna remora a cibarmi. Tuttavia, un conto è "uccidere" rapidamente qualcosa di cui poi mi ciberò, e un conto è farla soffrire a lungo prima di farlo.
Se un giorno mi trovassi in un'isola deserta, e fossi costretto a nutrirmi esclusivamente di aragoste, le mangerei certamente, ma è molto probabile che cercherei di ucciderle prima frantumando loro il cranio. (se poi le araqgoste hanno il cervello nella coda, non lo so).
Insomma, non è che l'aragosta diventi immangiabile se non è bollita viva: quindi, a che pro?
Non pretendo certo che gli altri si comportino come me: mia moglie è una assatanata per i crostacei, e, spesso, al ristorante, lei li mangia e io no.