Sabryli ha scrittoQuindi avete detto voi tutto ciò che di sensato c'era da dire ....
K1 ha scrittoSabryli ha scrittoQuindi avete detto voi tutto ciò che di sensato c'era da dire ....
nulla vieta che qualcosa di insensato ci possa aprire una visione alternativa e ancor più ricca..mica tutto al mondo deve aver per forza un senso (che poi è sempre apparente..).
hai presente la ratio del brainstorming? ecco..
insomma, perché per te vince il cotto?
scogghi ha scrittoSabryli ha scritto ma è anche vero che a parità di qualità ed esecuzione, tenderei a premiare il "cotto" per l'impegno "intellettuale" di cui si diceva ieri ....
Ieri ma non ci sono tuoi interventi di ieri
vgaber ha scrittoGreedy ha scrittoA parità di soddisfazione <i>palatifera</i>, sensoriale, olfattiva, visiva e quanto altro si voglia, premierei la preparazione tecnicamente più complessa.
Che è?
Io sono pro crudo, meno arzigogolato e più difficilmente falsabile
scogghi ha scrittoStrini ha scrittoSabryli ha scritto e tu? non esprimi la tua preferenza?
Per scogghi, se è in grado di passare attraverso il suo esofago, è cibo. Crudo o cotto sono sofismi cui non bada.
Esatto
Io infatti sarei per fare primo turno al ristorante A, e secondo turno al B
perché per te vince il cotto?
Ci fermammo a fiutare l’aria: «mi ricorda .qualcosa» dissi, «ma non riesco .a individuare cosa»
«Non è .puzza .di cadavere né .di vulcano» disse Oswald, «però qui c’è .qualcosa. che brucia;
ho paura che sia successo qualche incidente». «Non è nemmeno un odore tanto sgradevole»
osservò Alexander; «e fa uno strano effetto: ho l’acquolina in bocca». Scoprimmo che faceva
lo stesso effetto a tutti. «Venite» disse Oswald, «è meglio che andiamo a vedere».
L’intera orda, vedemmo con .sollievo, sedeva intorno al fuoco... un fuoco che però sfrigolava
e crepitava in modo assolutamente insolito. Ogni tanto una zia si alzava, ficcava un bastone
verde. nelle braci. e lo tirava fuori con un pezzo di materiale bruciacchiato infisso sulla punta.
«Ma guarda, sembra una spalla di cavallo! » esclamò Oswald. «E quello, è lombo di antilope»
replicai io. «Bentornati a casa, miei cari!» gridò papà balzando in piedi. «Giusto in tempo per
la cena» gridò mamma, tra le lacrime di gioia. che le rigavano il caro volto sporco di fuliggine;
poi fu tutto un abbracciarsi, ridere, annusare e gridare.
«Mamma... ma come .vi salta in mente, di usare tanta .buona carne .per alimentare il fuoco?»
«Oh...! con tutta .questa confusione. mi sono completamente. dimenticata .del mio cosciotto;
ho paura che sia bruciato...» scivolò fuori dalla calca. e. recuperò dal fuoco. un grosso pezzo
di antilope fumante. «Accidenti!» esclamò, «da questa parte è completamente carbonizzata».
«Non importa, tesoro» disse papà. «Sai che mi piace la crosta: lascia a me la parte esterna».
«Ma di che diavolo state parlando?!» implorai a quel punto. «Di che cosa?! Ma della cottura,
naturalmente». «E che cos’è. la cottura?» domandai .con pazienza. «La cena...» disse papà.
«Ma già, certo! La mamma .l’ha inventata .mentre eravate. via. La cottura, figli miei, è... beh...
è un modo di preparare la carne .prima di mangiarla; un modo totalmente nuovo. di rendere
tenera e masticabile... emh... la massa muscolare e tendinea, così che... emh...» aggrottò le
sopracciglia, ma subito si illuminò in un sorriso.
«Inutile stare a spiegarlo, l’arrosto si mangia! To', assaggiatelo: all’inizio bisogna stare solo
un po’ attenti; è buona norma, innanzitutto, soffiarci sopra, e poi. cominciare mordicchiando
i bordi, ma si impara subito!». Così avvertiti, ci mettemmo .subito. a provare la nuova cucina.
Ci scottammo la lingua, ma capimmo .che valeva la pena di insistere: quella carne sembrava
sciogliersi .letteralmente. in bocca; il gusto .di polpa abbrustolita, cenere di legna. e carbone
odoroso, grasso colante e fibra ammorbidita, era squisito. Soprattutto .quel sughetto rosso!
Non c’era quasi bisogno di masticare: tutta la potenza e l’elasticità chiuse .in fibre muscolari
capaci di lanciare e sostenere uno gnu di due quintali .alla velocità di ottanta chilometri l’ora,
si scioglievano sulla lingua. Fu una rivelazione.
«Genio», disse papà con reverenza.
«Puro genio... calcolando .che passavamo un terzo del .nostro tempo .a dormire, un terzo
a procurarci. la carne e tutto il terzo rimanente per masticarla, cruda, eppure il tempo che
dedicavamo ai pasti sembrava non bastare mai... questo è un passo avanti incalcolabile,
per la Specie nel suo insieme. Un passo che apre prospettive meravigliose».
. . . . .. clicca sull'immagine
Greedy ha scritto dando per pari la soddisfazione personale, rimango della mia idea.
Premio la preparazione più complessa.
Yoda ha scrittoGreedy ha scritto dando per pari la soddisfazione personale, rimango della mia idea.
Premio la preparazione più complessa.
E come sai qual'e la preparazione piu' complessa....???
Hai le giuste basi di cucina per poterlo affermare???
Yoda ha scrittoGreedy ha scritto dando per pari la soddisfazione personale, rimango della mia idea.
Premio la preparazione più complessa.
E come sai qual'e la preparazione piu' complessa....???
Hai le giuste basi di cucina per poterlo affermare???
Greedy ha scritto oppure ce ne possiamo anche sbattere e mangiarci il piatto senza farci troppe seghe mentali, cosa che faccio sempre più spesso!