Che casino... il punto di fumo del burro è molto più basso dell'olio. Infatto a 130° il burro "fuma" anche perchè rispetto al burro olandese contiene più acqua e facilita l'idrolisi degli acidi grassi. Poi contiene la caseina e quindi chiarificandolo si innalza il punto di fumo sin quasi a quello dell'olio evo raffinato che è di circa 180-220°.
Il burro cotto crea acidi grassi a catena molto corta (inoltre non ha doppi legami) ad alto potere aterogenico. L'olio vegetale ha doppi legami (insaturo) e quindi ne forma di meno.
Da quanto mi ricordo gli oli di semi raffinati hanno il punto di fumo più alto: non mi ricordo più se il maggiore è quello di vinaccioli o l'avocado. E in efffetti per friggere sono ideali.
Mentre scrivevo sono andato in internet e ho trovato questa tabella:
http://www.albanesi.it/dietaitaliana/BL ... 6pfumo.htm
Conferma una cosa che le nostre nonne sapevano: lo strutto va benissimo per friggere. E un tempo in cui in campagna l'olio si vedeva con il lanternino...
Un'ultima cosa. Nelle tabelle nutrizionali i grassi devono essere presenti con una precentuale del 25-30% dell calorie totali: di questa precentuale il 7% obbligatoriamente deve essere di grassi saturi che contengono il colesterolo. Se no i nostri ormoni come li facciamo?