Condivisione e scambio di opinioni, notizie, sul mondo gastronomico. Tematiche tecniche riguardanti il "mangiare".
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Domanda aperta

da Fante il 20 lug 2010 10:31


Ho una perplessità

Ma voi

siete davvero convinti che essere buongustai vuol dire anche vivere in modo sano?

da balcone il 20 lug 2010 10:57


Assolutamente no, se non antitetiche, le due cose hanno comunque poco da spartire.

da Bob il 20 lug 2010 11:06


Assolutamente no: che c'entrano? Non è che siano "antitetiche": si può essere buongustai e mangiare in modo sano, ma è un caso.
Buongustaio è uno che cerca, e apprezza, nei cibi che assume, le sfumature migliori, gli accostamenti che più lo intrigano, la qualità che più lo soddisfa. Se lo fa in modo sano, buon per lui.

Insomma, se mangio pasta con sugo di pomodoro fresco, mangio in modo sano: se la mangio essendo in grado di distinguere (e apprezzare le differenze) tra una pasta fatta in casa, una trafilata al bronzo, una di una marca e una di un'altra, tra un sugo di pomodori da serra e uno con pomodori dolcissimi e profumati, tra un'olio da sballo e uno qualunque....bè, allora sono un buongustaio.
E chi non è con me, peste lo colga....
Domani andrò a mangiare in modo insano. Ma buono, cribbio se buono......

"Sul vino, bevo qualunque cosa mi raccontiate, sul cibo, ci mastico abbastanza"

da butter_fly il 20 lug 2010 11:21


secondo me, essere buongustai dovrebbe voler dire mangiare anche in modo sano, interpretando "sano" come qualitativamente elevato e quantitativamente moderato. conosco gente che si spaccia per buongustaia ma in realtà è tracannatrice di vini a sgrassare bisunte salsicce appena grigliate a iosa, con tutto il rispetto per le salsicce :lol:


da Fante il 20 lug 2010 11:32


butter_fly ha scrittoin realtà è tracannatrice di vini a sgrassare bisunte salsicce appena grigliate a iosa


Il punto è proprio questo
Il danno te lo crei anche se le salsicce sono di maialino leopardata grufoso dell'etna accompagnate da un verruchino moro del cilento

Al contrario uno che consuma, moderatamente, bon roll polpettone precotto confezionato capace abbia un quadro clinico più sano

la qualità insomma non necessariamente mette al riparo da altri tipi di danno

da Bob il 20 lug 2010 11:50


non concordo.
L'essere buongustai implica (direi : esclusivamente) la capacità di apprezzamento e di distinzione tra tipi.
Dire che l'arrostino precotto è buono, vuol dire che non capisci una mazza, e di buon gusto non ne hai. Anche se ne mangi la giusta quantità.
Puoi mangiare 50 grammi di prosciutto crudo bello magro, ma se non capisci la differenza tra un prosciutto di cammello e uno di San Daniele, continui a non capire una mazza.

"Sul vino, bevo qualunque cosa mi raccontiate, sul cibo, ci mastico abbastanza"

da Fante il 20 lug 2010 11:59


Bob ha scrittonon concordo.


con chi? o con cosa?

da silbusin il 20 lug 2010 12:07


Qui ci vuole paulyste con una lezione di filologia romanza.
E' l'eterno dilemma tra gourmet e gourmand, tra buon bevitore e degustatore di vino.
Bisogna intendersi sul significato specifico del termine.

Dizionario Hoepli
buongustaio
[buon-gu-stà-io]
o bongustaio
s.m. (pl. m. -stài; f. -stàia, pl. -stàie)
Amante della buona cucina
‖ estens. Intenditore; persona di gusti raffinati: in fatto di musica è un vero b.

Se lo intendiamo globalmente (gusti raffinati) non lo dobbiamo disgiungere dall'ambiente. E qui cade l'asino.
Lasciando perdere l'ambiente (perchè mai?) il buongustaio mangia bene in termini quali/quantitativi, quindi corrette porzioni, ingredienti di qualità, pochissimo alcol. Cioè mangia in modo salutare.
Non ci son chezzi!

da Bob il 20 lug 2010 12:42


Con la E no,ma con la A sì.
Il buongustaio può (anzi, dovrebbe) apprezzare anche l'ambiente. Ma il punto è sempre il medesimo: l'apprezzamento delle sfumature, delle differenze.
Se uno apprezza le sfumature su un piatto malsano, può riconoscere il fatto che lo sia, ma sembre buongustaio resta. Si è buongustai anche se si riconoscono le schifezze, non solo se si apprezza il buono.

"Sul vino, bevo qualunque cosa mi raccontiate, sul cibo, ci mastico abbastanza"

da Bob il 20 lug 2010 12:45


Forse, bisognerebbe distinguere il buongustaio da quello che "ama mangiare bene". Quest'ultimo, sì, mangia anche in modo sano. Diciamo che è un buongustaio saggio.

"Sul vino, bevo qualunque cosa mi raccontiate, sul cibo, ci mastico abbastanza"

da silbusin il 20 lug 2010 13:49


Bob ha scrittoCon la E no,ma con la A sì.
Se uno apprezza le sfumature su un piatto malsano, può riconoscere il fatto che lo sia, ma sembre buongustaio resta. Si è buongustai anche se si riconoscono le schifezze, non solo se si apprezza il buono.

Corretto. La capacità di non mangiare "male" fa parte dell'essere buongustaio.
Io la vedo in termini positivi. Ci sono dei piatti regionali che sono delle bombe caloriche, sicuramente non "salutari". Il buongustaio ne dovrebbe mangiare in piccola quantità, degustare il piatto (come diceva, ahilui per bob, Marchesi).
Ci sono dei piatti regionali che sono delle vere ciofeche e che il buongustaio deve rifiutare.
La capacità di eliminare o sorprendere la ciofeca fa parte della buona capacità di valutare ciò che si mangia. Si apprezza il buono conoscendo il cattivo.*





*non sembra una massima di fante?

da santippe28 il 20 lug 2010 14:21


Risposta al Topolone : no , secondo me vivere in modo sano significa mangiare cose sane , quindi il petto di pollo alla griglia con verdure o la ciotola di fagioli bolliti and so ...
Che mangiando meglio si viva più a lungo , può esser vero relativamente a certe patologie epatiche o cardiovascolari , o al diabete etc. però se una dieta sana mi induce depressione , nervosismo estremo , insoddisfazione e sconforto , forse è meglio mangiare un pò più mortadella e vivere meno , ma soddisfatti .
Ma poi chi può definirsi buongistaio ? chi non mangia schifezze o chi sa apprezzare anche il gusto pitulento di un alimento a prescindere dal bene o dal male che fa alla salute ?

da Fante il 20 lug 2010 14:55


In effetti la questione va meglio specificata.
E' chiaro che non si paragona la buona cucina al junk food. Tuttavia mi sembra che spesso nei "buongustai" ci sia l'ingenuo alibi di pensare che, visto che mangio e bevo solo al top, mangio anche sano al contrario di chi invece mangia meno ricercato

Mi spiego meglio

Il prosciuttino di verro rachitico della bassa ciociaria,sarà, anzi, è sicuramente più buono del prosciutto "normale" che magari tiene il salumiere sotto casa, ma perchè mai dovrebbe essere più sano.
Bersi una bottiglia di vino biodinamico a pasto, con buona pace di monsieur Boiron, è sicuramente più dannoso che bersi un bicchiere di un onesto vino da supermercato

da butter_fly il 20 lug 2010 15:37


Fante ha scrittoIl prosciuttino di verro rachitico della bassa ciociaria,sarà, anzi, è sicuramente più buono del prosciutto "normale" che magari tiene il salumiere sotto casa, ma perchè mai dovrebbe essere più sano.
Bersi una bottiglia di vino biodinamico a pasto, con buona pace di monsieur Boiron, è sicuramente più dannoso che bersi un bicchiere di un onesto vino da supermercato


beh, se diciamo "meglio poco anche se di bassa qualità piuttosto che tanto ma di alta qualità", chiaro che siamo fuori: entra in gioco l'aspetto quantitativo che fa male a prescindere dalla qualità, e che non ha a che vedere con l'essere buongustai.
a pari quantità, però, un bicchiere di tavernello (o chi per esso) è molto probabile che sia meno sano di un bicchiere di vino fatto d'uva spremuta.


da Bob il 20 lug 2010 15:56


santippe28 ha scrittoRisposta al Topolone : no , secondo me vivere in modo sano significa mangiare cose sane , quindi il petto di pollo alla griglia con verdure o la ciotola di fagioli bolliti and so ...
?

E allora perchè, quando ti incontro, mangi cofanate di roba, bevendo come una scaricatrice, al grido di "tanto sono astemia"? :lol:

"Sul vino, bevo qualunque cosa mi raccontiate, sul cibo, ci mastico abbastanza"

da santippe28 il 20 lug 2010 16:22


bob , avrai capito che io vivo in modo quasi sano e poi bevo per vincere la timidezza :wink:

Re: Domanda aperta

da primus il 20 lug 2010 17:14


Fante ha scrittoHo una perplessità:
mi sento donna in un corpo di uomo, secondo voi quando vado al ristorante devo utilizzare le toilette degli uomini o delle donne?





:shock: ...prova a chiedere a Luxuria :lol:

"Ogni stecca ripetuta due volte è l'inizio di un arrangiamento" (Frank Zappa).

da Fante il 21 lug 2010 11:23


butter_fly ha scrittoa pari quantità, però, un bicchiere di tavernello (o chi per esso) è molto probabile che sia meno sano di un bicchiere di vino fatto d'uva spremuta.


In realtà è proprio questa una forte perplessità. Insomma, evitando il prodotto industriale fatto male ( pieno magari di conservanti, coloranti, additivi, grassi idrogenati, ecc ) ma riferendoci solo a prodotti "onesti", un salume, un vino, un formaggio che rispetti degli standard di qualità senza essere però da altissimo ceto, perchè dovrebbe essere anche più sano, invece che solo più buono?
Insomma, non c'è il rischio che ci creiamo un alibi inesistente - mangio salumi tre volte alla settimana ma tutti selezionatissimi QUINDI sani - quando invece sarebbe più giusto tenere sempre ben distinte le due cose: mangiare sano e mangiare da buongustaio non necessariamente sono la stessa cosa!

da butter_fly il 21 lug 2010 12:21


Fante ha scrittoriferendoci solo a prodotti "onesti", un salume, un vino, un formaggio che rispetti degli standard di qualità senza essere però da altissimo ceto, perchè dovrebbe essere anche più sano, invece che solo più buono?


secondo me è ragionevole pensare che un salume proveniente da maiali che hanno fatto una bella vita razzolando all'aria aperta sia anche più sano. poi non so se ci siano studi scientifici a dimostrarlo :roll:


da Bob il 21 lug 2010 12:24


ma allora vieni dalla mia parte!! Non è che ti fossi espresso col massimo della chiarezza, eh? :lol:
Mangiare sano vuole dire mangiare in modo non solo privo di additivi di dubbia origine, ma anche cibi che non appesantiscano inutilmente il nostro organismo, o sovraccarichino il nostro bisogno di calorie.
Ora, io trovo estremamente difficle essere dei buongustai limitandoci a 2500 cal/g. Intendiamoci, è certo possibile, ma per farmi un'esperienza gustativa con quell'apporto, è una triste realtà che io debba assaggiare soltanto, e mai mangiare (sempre che io voglia imparare a distinguere le differenze. Ora, 15 grammi di San Daniele, 15 di Parma, 15 di prosciutto del trentino, e 15 della val d'Aosta, sono di difficle reperimento. Lo stesso dicasi dei 40 grammi di pasta di un tipo, e 40 dell'altro ( e niente più o sforo),
E' inoltre evidente che, qualora mangiassi 4 etti del miglior salume mai confezionato sulla faccia della terra, assolutamente prodotto con tutti sacri crismi della "sanità", non è che io abbia mangiato molto intelligentemente.
Per cui, PALLE! Se vuoi essere un buongustaio, è probabilissimo che tu debba fare qualche scemenza alimentare. E' lo scotto che devi pagare per imparare a gustare.

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