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Pane rumeno

da Luca75 il 22 gen 2012 11:07


Qualcuno ha informazioni, ulteriori agli articoli di Repubblica, sulla notizia ampiamente verificata che un terzo del pane della GDO e delle mense viene prodotto e precotto in Romania?
Sul fatto che tra i miglioratori del pane ci siano -anche in quello italiano- "pastoni farinacei" di bassa quatà e dubbia origine che eccedono nella proporzione rispetto all'impasto vero e proprio?
in altre parole "un po' di farina e di acqua vengono aggiunte ad un preimpasto che si compra dal grossista?
In qua supermercati venderanno questo tipo di pani?

da primus il 22 gen 2012 11:30


non ci sarebbe da meravigliarsi, oramai tutto viene prodotto in Romania.
Io ho un pullover di lana merinos griffato Moncler, pagato una fortuna, e prodotto i Romania....e pensare che la sede di Moncler è a Broadway in USA.... :shock:

se i rumeni guadagnassero come gli italiani, sarebbero i più ricchi del mondo...

"Ogni stecca ripetuta due volte è l'inizio di un arrangiamento" (Frank Zappa).

da stefanbo il 22 gen 2012 15:32


L'articolo riporta questa notizia ma nomina anche il fatto che comunque tra i produttori di pane rumeno ci sono anche ottimi prodotti, il problema enorme è che non siamo in grado di sapere quali sono quelli di qualità e quali no.

Purtroppo, per la GDO, ogni volta che leggi sulle baguettes "pane congelato e cotto al negozio" rischi di trovarti col pane rumeno non sapendo di quale qualità sia... :cry:

Ergo, in parole povere: acquistare sempre il pane dal fornaio (neanche dal panettiere, se poi non ha forno e si rifornisce fuori dal negozio), sperando che sia onesto ed abbia veramente panificato lui.... :roll: :roll:

da stefanbo il 22 gen 2012 15:32


L'articolo riporta questa notizia ma nomina anche il fatto che comunque tra i produttori di pane rumeno ci sono anche ottimi prodotti, il problema enorme è che non siamo in grado di sapere quali sono quelli di qualità e quali no.

Purtroppo, per la GDO, ogni volta che leggi sulle baguettes "pane congelato e cotto al negozio" rischi di trovarti col pane rumeno non sapendo di quale qualità sia... :cry:

Ergo, in parole povere: acquistare sempre il pane dal fornaio (neanche dal panettiere, se poi non ha forno e si rifornisce fuori dal negozio), sperando che sia onesto ed abbia veramente panificato lui.... :roll: :roll:

da cisejazz il 22 gen 2012 18:04


Qui a Palermo c'è un panificio con fuori il cartello: qui aborriamo i miglioratori del pane. Viva il pane fatto all'antica.
E devo ammettere che è davvero un ottimo prodotto, oltretutto, da un paio di anni, si sono messi a produrre anche pane con lievito madre (gentilmente fornito dalla sottoscritta 8) ).
Vado a prendere il pane soltanto lì 8)

da Yoda il 22 gen 2012 19:03


Fermo restando che ,dal mio punto di vista, e' totalmente insensato cuocere un pane in Romania e trasportarlo in Italia, credo che il principio di demonizzare sempre e comunque i prodotti che non sono "nostri" sia altrettanto errato.

Affermare che le cose buone e salutari siano sempre e soltanto quelle coltivate/prodotte/allevate da noi e' una bufala che fa comodo ai vari produttori, allevatori e contadini che cosi' in virtu' di questo, si garantiscono la tenuta del mercato tenendo alto il prezzo di quanto vendono.

Ovviamente, bisogna saper scegliere. E' chiaro che certi prodotti di nicchia ma non solo ( mi viene in mente Parmigiano,...Grana... Prosciutto di Parma) godono di una qualita' assoluta e , sicuramente non paragonabile con quella di succedanei fatti all'estero. ma, se gia', ad esempio spostiamo il nostro tiro su certi tipi di pesce o sulle cozze, possiamo senza ombra di dubbio affermare che quelle spagnole sono buone almeno ( se non di piu' ) come quelle italiane. E cosi' e' per certi tipi di salumi...per certe carni e per tanti prodotti agricoli.

Trovo stucchevole quando leggo il menu' di diversi locali, dove, nella descrizione di piatti tutti gli ingredienti sono sempre ed immancabilmente indicati per provenienza... Cosce di lepre dei boschi di Gallarate con topinambour di Gorla Minore e lamponi dei colli Monzesi... ( salvo poi scoprire che le lepri sono quelle argentine e i lamponi , da Monza non ci sono nemmeno passati) e , il tutto, sempre per calcare la mano sulla presunta maggiore qualita' dei prodotti nostrani , ovviamente col relativo maggior prezzo.

Non discuto sul fatto che quello specifico pane preparato in Romania sia di bassissima qualita', ma sono altrettanto certo che in Romania o in Polonia o in qualsiasi altro posto del mondo ci siano prodotti di qualita' assoluta...non necessariamente peggiori dei nostri.

"Provare?...Fare!! O non fare. Non c'è provare!" Yoda...il Maestro

"guida poco...che devi bere..."
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da Luca75 il 22 gen 2012 20:42


Mah.. Discorso valido in linea di principio.
Però l'esempio del pesce non calza, in quanto più che un problema di costi, si tratta del reperimento della materia prima che in Italia è spesso del tutto insufficiente per qualità e quantità.
Qui il problema non è il fatto che il pane sia importato. Il problema è che qui il pane è importato SOLO per abbattere i costi. Mentre in Italia, volendo, si può fare ottimo pane.
Cosa vuole dire abbattere i costi lavorando in Romania? La materia prima, ovvero la farina=grano, ha un prezzo internazionale come il petrolio, quindi su quella non risparmi... A meno che in Romania sia più facile il mercato dei miglioratori, delle farine transgeniche ecc.. I prezzi del sale, del lievito e dell'acqua penso si possano facilmente calcolare. Altra variabile è la manodopera. Ecco in Italia di solito il panettiere è panificatore di sè stesso, quindi a farsi il pane risparmia. Le panetterie interne alla GDA sono industrie ben avviate che devono comunque funzionare per dolci salatini ecc. La produttività di un singolo panettiere in ogni caso ammortizza i costi della manodopera.
Allora in cosa consiste il grande risparmio nel panificare in Romania e poi trasportarlo e rivenderlo in Italia?
E se in questo pane importato non ci fossero schifezze, perchè non farci sapere qual'è il pane rumeno. Che alla metà del prezzo di quello italiano andrebbe comunque a ruba...
MAH

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