Condivisione e scambio di opinioni, notizie, sul mondo gastronomico. Tematiche tecniche riguardanti il "mangiare".
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da pillutta il 24 mar 2006 14:11


primus ha scrittoI dessert sono gioia e dolori di tutti i ristoranti.
Nei locali di livello ai dessert dedicano più tempo che a tutto il resto; 1 o 2 pasticceri in cucina (dessert,predessert,piccola pasticceria....c'e' parecchio da fare), con la logica conseguenza di pagarlo 10/15 euro, ma se ne vale la pena si possono spendere.
Quando sono stato all'Antica Osteria del Ponte (Fam. Santin) la carta dei dessert e' la prima cosa che ti mettono fra le mani appena ti siedi al tavolo proprio per la complessità di preparazione che richiede un loro dolce.
Noi i dessert li facciamo tutti in casa con risultati a volte buoni a volte mediocri, infatti abbiamo abolito la carta proprio perchè e' una continua sperimentazione e non sempre tutto convince pur facendo cose semplici e a volte banali, ma penso che sia meglio pagare 5 euro per una torta di mele fatta in casa e bene, che 5 euro per i profiterol industriali.
Cmq io preferisco il salato.


Pur condividendo il tuo intervento mi sembra abbastanza fuori spendere 15 € per un dolce.
Cinque anni fa con 30 mila Lire si cenava.
Pillutta
PS: lo so, sono nostalgico :cry:

Woody Allen : Ero solito portare una pallottola nel taschino, all'altezza del cuore. Un giorno un tizio mi tirò addosso una Bibbia, ma la pallottola mi salvò la vita.

da dewhiff il 24 mar 2006 15:08


MAX61° ha scritto
dewhiff ha scritto
Stroliga ha scritto


Perdincibacco :shock:
Ci - devo - assolutamente - andare



Si...ci devi andare e anche restare e non chiederci più consigli su come fare, dove andare,fare sondaggi e test. Piuttosto veniamo li e ti cacciamo giù tonnellate di profiterol, baba al rum,vagonate di monte bianco.
Che i brufoli ti spuntino su tutto il corpo come talagmiti satalactiti e ti si formino airbags di cellulite ovunque.
Ma dai! Che una volta nella vita! e' ROBA DA MANICOMIO.
LA MAX 61°

Che dissenteria vi colga.


Io non dico non sia da manicomio. :)
E' un attentato a fisico, equlibri nutrizionali, e altro.
Ma essendo i dolci una mia passione, quando si ha a che fare con essi io parto dal presupposto malato che la razionalità vada a farsi benedire. E una volta nella vita, una cena di solo dolce, vorrei provare a farla. Ovvio, solo se qualitativamente ne vale la pena. C'è dolce e dolce, ci sono i dolci pesanti che dopo tre bocconi non riesci più ad andare avanti, e quelli raffinati e leggeri.. un semifreddo al limone in salsa di amarene (mi viene in mente perchè l'ho cucinato oggi) non è la stessa cosa di una torta setteveli (per chi non la conoscesse è una specialità contesa da trieste e palermo, una bomba calorica ineguagliabile).
E poi, al di là degli ingredienti di base, c'è crostata e crostata, pan di spagna e pan di spagna. Io credo che un buon dolce non debba mai risultare pesante. Se gli ingredienti di base lo sono, allora meglio una porzione ben presentata e mignon di una abnorme che o scoppi o la avanzi. E questo, specie se calcolato alla fine di una cena, è molto importante.
A me piacerebbe una cena di sola degustazione di dolci, a patto che sia ben calibrata, che si assaporino gusti diversi, e che le portate siano proporzionate allo stomaco di chi assaggia (per non arrivare strabordanti alla quarta portata.. e sul digiuno ovviamente scherzavo, chi l'ha provato per ragioni di salute sa che significa rimettersi a mangiare quando si è nella fase in cui non se ne sente nemmeno più il bisogno. E' però vero che si può mangiare di meno e alimentare la fame, scusate l'ossimoro, fino ad arrivare un po' più che affamati, ma sono equilibri individuali molto variabili). Non so se il posto citato ci sia riuscito, credo che sia difficilissimo anche per chi ama i dolci uscire da un'esperienza del genere del tutto soddisfatto.
Riguardo invece il discorso che si faceva sul "meglio pochi dolci ma buoni che troppi parzialmente o totalmente indistriali" sono completamente daccordo. Meno scelta ma a favore di una maggior qualità del prodotto. Io quando mi sento elencare quindici tipi di dolci spontaneamente arriccio il naso pensando che buona parte di essi è logisticamente parlando di provenienza non artigianale.
Forse, anzi, sicuramente, chef e pasticcere hanno ruoli diversi e dovrebbero lavorare affiancati, con l'ovvia conseguenza che il dolce verrebbe a costare maggiormente. Poi, a quel punto io sarei disposta a pagare un surplus. Meglio pagare 10 euro per un dolce di alta cucina che 6 per un bindi, che con tutto il rispetto ci si può comprare allo spaccio quando si vuole.
Il dolce poi (e qui concludo) è in base alla mia esperienza in cucina la portata più difficile da gestire. Parlando di cucina tradizionale, è facile che molti, a vari livelli ma tutti ugualmente accettabili, sappiano cucinare un'orata ai ferri o un pollo arrosto con patate o una grigliata mista, ma provate a fare un semifreddo che non sappia troppo di gomma o una crostata che non risulti troppo friabile o inaddentabile perchè non la rompe nemmeno un trapano. Ci sono portate che vengono più o meno buone, ma che in qualche modo si recuperano o raggiungono la sufficienza. Il dolce a volte lo puoi tranquillamente buttare nella spazzatura. E' tremendamente facile trovare un dessert da 4 e, una volta su mille, una torta da 9. E, all'estremo opposto, io quando ne mangio uno realmente buono, me lo ricordo a vita. Tipo una mousse al cioccolato assaggiata non meno di cinque anni fa ai colli di mairano.
Io poi trovo un'altra difficoltà realtiva all'argomento dolce. Non è affatto semplice abbinarlo alle portate precedenti. Riguardo accostamenti antipasto primi secondi tutti bene o male, se abbiamo un minimo senso gastronomico di base, sappiamo cosa è assolutamente da evitarsi, tipo il pesce dopo una portata forte a base di carne, o siamo consapevoli dei richiami di certi gusti che dal primo si possono ritrovare nel secondo in un menù ben calibrato. Il dolce invece spesso presenta componenti che si discostano da un ragionamento di questo tipo. A me piacerebbe che in un ristorante, qualora fossi io a scegliere il menù al momento, venisse da parte del cameriere il consiglio su cosa abbinare a cosa. Se ho appena mangiato un branzino con vaasaperecosa mi piacerebbe che mi si consigliasse su come concludere degnamente la cena.
Avevo detto che concludevo mezzora fa. Beh ho finito (forse).

Il caffè riaprirà la porta al tuo sorriso rimasto com'era di polvere chiara.Asciugherai parole,sussurrerai le offese,e le tue canzoni prima schiacciate in un bicchiere voleranno leggere.SulTuoVisoSocchiuderaiLeLabbraAlCieloEilCieloSullaTerraComeUnFiore

da Macs il 24 mar 2006 15:36


dewhiff ha scrittoE' però vero che si può mangiare di meno e alimentare la fame, scusate l'ossimoro, fino ad arrivare un po' più che affamati


No, è impossibile.
Quando il cibo introdotto diminuisce, nell'organismo scattano processi di adattamento e difesa che tendono a far diminuire il fabbisogno calorico e, di conseguenza, la sensazione di fame. Questo nel lungo periodo.

Nel breve periodo succede altro. Salti il pranzo? Ti siedi a tavola per cena e mangi l'antipasto (porzione normale) con voracità tale da saziarti a quella stessa portata o al massimo a metà della seconda.

Per mangiare tanto serve stomaco allenato e tanta, ma tanta, pazienza e rilassatezza... Poi ci sono i talenti naturali, ma questa è un'altra storia...

Se gh'è un patrono dei faciademerda, ghe dumandi cosa g'ho de fà...
DVDS - El paradis del Scurpion.

da Ospite il 24 mar 2006 15:40


Macs ha scritto
dewhiff ha scrittoE' però vero che si può mangiare di meno e alimentare la fame, scusate l'ossimoro, fino ad arrivare un po' più che affamati


No, è impossibile.
Quando il cibo introdotto diminuisce, nell'organismo scattano processi di adattamento e difesa che tendono a far diminuire il fabbisogno calorico e, di conseguenza, la sensazione di fame. Questo nel lungo periodo.

Nel breve periodo succede altro. Salti il pranzo? Ti siedi a tavola per cena e mangi l'antipasto (porzione normale) con voracità tale da saziarti a quella stessa portata o al massimo a metà della seconda.

Per mangiare tanto serve stomaco allenato e tanta, ma tanta, pazienza e rilassatezza... Poi ci sono i talenti naturali, ma questa è un'altra storia...



Hai dimenticato la categoria di quelli che hanno l'ANACONDA SOLITARIA NELL'INTESTINO. A meno che tu li voglia includere tra i talenti naturali.
Ciao
LA MAX 61°

da primus il 24 mar 2006 17:03


pillutta ha scritto
primus ha scrittoI dessert sono gioia e dolori di tutti i ristoranti.
Nei locali di livello ai dessert dedicano più tempo che a tutto il resto; 1 o 2 pasticceri in cucina (dessert,predessert,piccola pasticceria....c'e' parecchio da fare), con la logica conseguenza di pagarlo 10/15 euro, ma se ne vale la pena si possono spendere.
Quando sono stato all'Antica Osteria del Ponte (Fam. Santin) la carta dei dessert e' la prima cosa che ti mettono fra le mani appena ti siedi al tavolo proprio per la complessità di preparazione che richiede un loro dolce.
Noi i dessert li facciamo tutti in casa con risultati a volte buoni a volte mediocri, infatti abbiamo abolito la carta proprio perchè e' una continua sperimentazione e non sempre tutto convince pur facendo cose semplici e a volte banali, ma penso che sia meglio pagare 5 euro per una torta di mele fatta in casa e bene, che 5 euro per i profiterol industriali.
Cmq io preferisco il salato.


Pur condividendo il tuo intervento mi sembra abbastanza fuori spendere 15 € per un dolce.
Cinque anni fa con 30 mila Lire si cenava.
Pillutta
PS: lo so, sono nostalgico :cry:




E lo so figliuolo...son tanti..da noi con 15 euro ne mangi 3 di dessert...però nei locali di livello più o meno siamo sui 12/15 euri.

Per rispondere a Max, io ritengo che tutto sia importante, ma in un ristorante come il nostro dove vige la legge del "fasso tutto mi e mia moglie", tutto non si puo' avere. Da noi si cena con 30/35, se vai in locali di "lusso" per 30 euro mangi 2 dolci.
Allora si da il classico colpo al cerchio e uno alla botte, dolci semplici ma fatti in casa e con buone materie prime, cioccolatini autoprodotti, piccola pasticceria dal pasticcere.
Un grande chef italiano di cui non ricordo il nome, disse al Gambero che secondo lui l'antipasto e' la portata più importante perche e' l'inizio della cena...un po' come un biglietto da visita.
Io per gusti personali, sono un amante dei primi, preferisco un bel primo e un bel secondo..il resto incide poco sul mio giudizio se ho mangiato bene queste 2 portate.

"Ogni stecca ripetuta due volte è l'inizio di un arrangiamento" (Frank Zappa).

da Ospite il 24 mar 2006 17:43


primus ha scritto
pillutta ha scritto
primus ha scrittoquote]

Pur condividendo il tuo intervento mi sembra abbastanza fuori spendere 15 € per un dolce.
Cinque anni fa con 30 mila Lire si cenava.
Pillutta
PS: lo so, sono nostalgico :cry:




E lo so figliuolo...son tanti..da noi con 15 euro ne mangi 3 di dessert...però nei locali di livello più o meno siamo sui 12/15 euri.

Per rispondere a Max, io ritengo che tutto sia importante, ma in un ristorante come il nostro dove vige la legge del "fasso tutto mi e mia moglie", tutto non si puo' avere. Da noi si cena con 30/35, se vai in locali di "lusso" per 30 euro mangi 2 dolci.
Allora si da il classico colpo al cerchio e uno alla botte, dolci semplici ma fatti in casa e con buone materie prime, cioccolatini autoprodotti, piccola pasticceria dal pasticcere.
Un grande chef italiano di cui non ricordo il nome, disse al Gambero che secondo lui l'antipasto e' la portata più importante perche e' l'inizio della cena...un po' come un biglietto da visita.
Io per gusti personali, sono un amante dei primi, preferisco un bel primo e un bel secondo..il resto incide poco sul mio giudizio se ho mangiato bene queste 2 portate.



No Primus io intendevo un'altra cosa. Pur ringrazindoti per gli interventi, a me interesserebbe conoscere, da te, che stai dall'altra parte della barricata, quali sono le tendenze. Se proponi uno strudel classico che riscontri hai? Uno zabaglione fatto al momento con biscotti casalinghi come vengono accolti? Una crostata di frutta o un piatto di buona frutta preparata al momento, come la considerano i clienti? La mi esperiennza deve registrare una prevalenza (dopo le MOUSSE OVUNQUE E COMUNQUE) del cioccolato. La creme caramel sta uscendo sempre più dai piccoli menu del dessert. Questa la mia impressione. Dimmi le tue.

Ciao
LA MAX 61°

Adesso di materiale su cui discutere ce ne è a josa. Avanti...vediamo!

da primus il 24 mar 2006 18:02


Il cioccolato tira sempre in tutte le salse.
La tendenza, almeno da noi, e' che pochi in effetti mangiano il dessert, e chi lo vuole rinuncia ad altre portate.
Sai la nostra clientela e' composta da persone "normali", nel senso che abbiamo dalle coppiette alle famiglie, anziani etc etc, quindi diciamo che i dessert semplici sono preferiti a quelli più complessi e con abbinamenti arditi. Io sono per le cose semplici.
Esempio abbiamo in carta adesso la crema catalana, banalissima quanto volete, ma e' un dolce che a me piace e quando lo trovo capita che lo assaggio. Panna cotta con frutti di bosco in stagione, quando ci saranno le fragole decenti si possono fare tante cose. Una buona fetta di torta e' sempre gradita. Io adoro i budini (sono gli unici dessert che mangio) su tutti una buona creme caramel.
Nella mia ultima, ed unica (sigh :( ) visita al Gualtiero Nazionale, dopo un pranzo da mille e una notte, sono "caduto" su un dessert che non ricordo ma che prevedeva un abbinamento ad una granita alla liquirizia...ecco..non mi e' piaciuto, mentre la sfoglia di mele calda fatta al momento (si aspetta 20 minuti) dei Castagni mi e' piaciuta molto.
Concludendo, i grandi chef e' giusto che sperimentino, i cuochini normali come noi e' meglio che facciano torte e budini,semplici e preparati con la massima onesta' di ingredienti ed intenti....e che Dio ci assista!! :wink:

Adess vo' a lavurà perche' duman a pranz go' un bamchet de quarant person (va' che dialetto, sembro Aldo di Aldo Giovanni e Giacomo).

"Ogni stecca ripetuta due volte è l'inizio di un arrangiamento" (Frank Zappa).

da primus il 24 mar 2006 18:03


Dimeticavo...e' un periodo che chiedono molto la frutta.

"Ogni stecca ripetuta due volte è l'inizio di un arrangiamento" (Frank Zappa).

da dewhiff il 24 mar 2006 18:09


Macs ha scritto
dewhiff ha scrittoE' però vero che si può mangiare di meno e alimentare la fame, scusate l'ossimoro, fino ad arrivare un po' più che affamati


No, è impossibile.
Quando il cibo introdotto diminuisce, nell'organismo scattano processi di adattamento e difesa che tendono a far diminuire il fabbisogno calorico e, di conseguenza, la sensazione di fame. Questo nel lungo periodo.

Nel breve periodo succede altro. Salti il pranzo? Ti siedi a tavola per cena e mangi l'antipasto (porzione normale) con voracità tale da saziarti a quella stessa portata o al massimo a metà della seconda.

Per mangiare tanto serve stomaco allenato e tanta, ma tanta, pazienza e rilassatezza... Poi ci sono i talenti naturali, ma questa è un'altra storia...


se per due tre giorni mangio di meno, personalmente arrivo a tavola che non mi reggo in piedi dalla fame. lì poi ci vuole un talento nel non strafogarsi con le prime portate e nel dilazionare il saziarsi nell'intera cena. Ma parlo del regime condotto per qualche giorno, perchè se aumenti i giorni subentra la sazietà precoce.

Il caffè riaprirà la porta al tuo sorriso rimasto com'era di polvere chiara.Asciugherai parole,sussurrerai le offese,e le tue canzoni prima schiacciate in un bicchiere voleranno leggere.SulTuoVisoSocchiuderaiLeLabbraAlCieloEilCieloSullaTerraComeUnFiore

da silbusin il 24 mar 2006 20:54


MA AVETE FINITO DI DIRE STUPIDAGGINI SUI SISTEMI DI ALIMENTAZIONE? :D :D
'ndè vanti a ciacolar de alter, va là!
con affetto (iscritto ADI) :D

da Ospite il 24 mar 2006 21:40


silbusin ha scrittoMA AVETE FINITO DI DIRE STUPIDAGGINI SUI SISTEMI DI ALIMENTAZIONE? :D :D
'ndè vanti a ciacolar de alter, va là!
con affetto (iscritto ADI) :D



A chi ti riferisci scusa? Senza oggetto o quotazione non si capisce 'na mazza.
Ciao
LA MAX 61°

da Balbo il 24 mar 2006 22:07


a Brescia c'è il mio amato Carlo Magno che propone un menù di 8 portate di dolce. non l'ho mai provato ma ho assaggiato singolarmente quei tipi di prelibatezze, buonissime!

l'unico problema è il prezzo, se non mi sbaglio siamo sui 45 euro a testa


so long


Balbo

...che non me capiti di incontrarvi un solo sabato paro....

da silbusin il 24 mar 2006 22:22


MAX61° ha scritto
silbusin ha scrittoMA AVETE FINITO DI DIRE STUPIDAGGINI SUI SISTEMI DI ALIMENTAZIONE? :D :D
'ndè vanti a ciacolar de alter, va là!
con affetto (iscritto ADI) :D



A chi ti riferisci scusa? Senza oggetto o quotazione non si capisce 'na mazza.
Ciao
LA MAX 61°

hai la coda alpina di paglia eh????
Macs e dewhiff, bela gioia, loro e le teorie del digiuno e dell'assimilazione.....

da Ospite il 25 mar 2006 00:05


silbusin ha scritto
MAX61° ha scritto
silbusin ha scrittoMA AVETE FINITO DI DIRE STUPIDAGGINI SUI SISTEMI DI ALIMENTAZIONE? :D :D
'ndè vanti a ciacolar de alter, va là!
con affetto (iscritto ADI) :D



A chi ti riferisci scusa? Senza oggetto o quotazione non si capisce 'na mazza.
Ciao
LA MAX 61°

hai la coda alpina di paglia eh????
Macs e dewhiff, bela gioia, loro e le teorie del digiuno e dell'assimilazione.....


Sai, non si può mai sapere cosa passa per la testa di un uomo....vecchio.
Ciao
LA MAX 61°

da silbusin il 25 mar 2006 02:28


parli come un libro stampato! :D

da Fante il 25 mar 2006 09:51


silbusin ha scrittoMA AVETE FINITO DI DIRE STUPIDAGGINI SUI SISTEMI DI ALIMENTAZIONE? :D :D
'ndè vanti a ciacolar de alter, va là!
con affetto (iscritto ADI) :D


Ma porc...mi distraggo un attimo e andate subito OT! Silbusin! Ci sei sempre tu in mezzo! Adesso vi scorporo a badilate!

da Fante il 25 mar 2006 09:58


Balbo ha scrittoa Brescia c'è il mio amato Carlo Magno che propone un menù di 8 portate di dolce. non l'ho mai provato ma ho assaggiato singolarmente quei tipi di prelibatezze, buonissime!

l'unico problema è il prezzo, se non mi sbaglio siamo sui 45 euro a testa


so long


Balbo


45 euro per 8 portate di dolce non mi sembra eccessivo.
Tanto per stare in argomento, alla fine di un pasto abbondante sarebbe sicuramente meglio evitare il dolce, o quantomeno optare per uno non eccessivamente calorico. Se facessimo il conto delle Kcal, una fetta di torta cremosa, col vino adatto, probabilmente raggiunge un pasto completo.
Tuttavia, moi, trovo indispensabile chiudere il pasto con un buon dessert...

da Fante il 25 mar 2006 10:15


Un ultimo intervento, poi mi taccio.
Chez moi, abitualmente, alla fine di una ricca cena, offro pasticceria secca e passito. Trovo che sia una soluzione gradevole, poco impegnativa...e decisamente economica.
Voi cheffate?

da silbusin il 25 mar 2006 11:21


Alla fine di un pasto ricco personalmente offro una macedonia di frutta (in stagione) o un gelato alla frutta.

da Ospite il 25 mar 2006 12:00


silbusin ha scrittoAlla fine di un pasto ricco personalmente offro una macedonia di frutta (in stagione) o un gelato alla frutta.


Un'idea ancora più semplice e che può stuzzicare:

Pelare a vuvo arance ed affettarle- Fette di ananas fresco-kiwi-mela granny-pera-pesche e albicocche in stagione tagliate a spicchi sottili- fragole affettate ecc.ecc. disposte cromaticamente bene su un grosso piatto. Fare una specie di melassa con 1 tazza di zucchero e 1 tazza d'acqua. Fare ridurre portando a consistenza sciropposa e profumare con AURUM-COINTREAU-GRAND MARINIER o simili.

Irrorare la frutta e servire guarnendo con menta fresca.

Vi si aprono le pupille subito.
Ciao e impara da chi è quasi vecchio.
LA MAX 61°

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