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Ancora sui formaggi

da Fante il 26 set 2006 12:25


Cari, ho in programma una serie di serate a formaggi.
Qualcuno ha dei suggerimenti su come organizzare dei percorsi a tema? Specificando o meno il nome del formaggio.

Re: Ancora sui formaggi

da Greedy il 26 set 2006 12:31


Fante ha scrittoCari, ho in programma una serie di serate a formaggi.
Qualcuno ha dei suggerimenti su come organizzare dei percorsi a tema? Specificando o meno il nome del formaggio.


IMHO il formaggio è già serata a tema, al limite potresti limitarti ad una regione, e quindi il tema sarebbe l'origine comune dei formaggi. Abbini il miele e la marmellata e il vino della stessa zona, e il gioco è fatto.

Io eviterei serate di soli caprini o solo stagionati o solo erborinati ...

Life is too fu@%ing short! You wann' it? Go get it!

Re: Ancora sui formaggi

da Strini il 26 set 2006 12:47


Greedy ha scritto IMHO il formaggio è già serata a tema, al limite potresti limitarti ad una regione, e quindi il tema sarebbe l'origine comune dei formaggi. Abbini il miele e la marmellata e il vino della stessa zona, e il gioco è fatto.

Io eviterei serate di soli caprini o solo stagionati o solo erborinati ...


L'idea delle regioni è accattivante: con i formaggi di Normandia ad esempio puoi fare faville.

Escludendo una serata a base di erborinati, un'idea carina potrebbe essere presentare tre Blu, di vacca, pecora e capra ad esempio: gorgonzola o blu del moncenisio, roquefort e blu di capra del cuneese. Mi hai fatto venir fame. :cry:

"Cos'è l'amore in confronto a una bistecca con le cipolle?" (W. Somerset Maugham)

Re: Ancora sui formaggi

da ilForchetta il 26 set 2006 13:03


Beh, Beppino Occelli, produttore piemontese può essere il tema di una cena, con formaggi morbidi per tartine da aperitivo, piccole tome da griglia, formaggi saporiti da gustare con composte varie.

E poi, una cena con formaggi delle valli lecchesi, Taleggi e simili, ben accompagnati da polenta.

O una serata dedicata agli erborinati, italiani e non (perché gli altri lo escludono? pesantuccio)

Il difficile lo vedo con gli abbinamenti con il vino... Sauterne e non se ne parli più?

E poi, un bel test per il livello di colesterolo, seguito da serate a tema sulle pere cotte e la pasta in bianco.

da Fante il 26 set 2006 13:20


Avevo pensato ad esempio a una degustazione di Grana Padano, grana del Trentino, Parmigiano Reggiano e Parmigiano delle vacche rosse.
Oppure una verticale di uno stesso formaggio a diverse stagionature.

da silbusin il 26 set 2006 13:53


Naaaah.
Bagoss, Strachitund, Castelmagno, Puzzone di Moena, Pecorino di fossa. (evitiamo miele e marmellate che rovinano i formaggi) e usiamo o un pane pugliese o una polenta bianca o delle patate bollite fumanti....
Amarone e Recioto come abbinamento.

(Gigante di Cinisello: furmagiatt splendido)

da ilForchetta il 26 set 2006 14:00


silbusin ha scrittoevitiamo miele e marmellate che rovinano i formaggi


no no no no no. non sono d'accordo. (s'era capito?)

alcuni formaggi molto stagionati (pecorino soprattutto) sono immangiabili da soli o in compagnia di polenta o patate. gli unici modi di consumarli, secondo me, è grattugiati su una buona pasta o accompagnarli a qualcosa che ne smorzi il vude sapove.

cevto che stvacchino e mavmellata di fichi non c'azzecca. siamo d'accovdo.

come dice filini, a me, la grigliata di pesce topo con formaggi e miele piace tantissimo!

Re: Ancora sui formaggi

da Stroliga il 26 set 2006 14:03


Fante ha scrittoCari, ho in programma una serie di serate a formaggi.
Qualcuno ha dei suggerimenti su come organizzare dei percorsi a tema? Specificando o meno il nome del formaggio.


Sicuramente io farei la proposta della diversa interpretazione di un tipo di latte vaccino o caprino od ovino da parte dei diversi territori.
Ad esempio:

il latte di capra lungo le Alpi, a partire dalla vicina Francia, e poi giù verso gli appennini e poi le Isole; come il latte di diverse razze di capre (ed uomini) viene lavorato in differenti modi legati ad usi e tradizioni, difficoltà ambientali e logistiche.
Dal territorio alla tavola.
Una bella "assiette de fromages" con buon pane e buon vino (e qui lascio la parola agli esperti); solo formaggio centellinato ed arrotolato in bocca....una meraviglia!
Comunque non più di 8 massimo 10 assaggi, lasciati da ore a temperatura ambiente, che si dislenguano.....

PS l'altra sera caprino sotto cenere del Boscasso con una birra doppio malto, buonissimo e poi domenica il caprino sempre del Boscasso affinato nelle foglie di castagno con sottilissime fette di pane bianco con qualche uvetta :cry:

da silbusin il 26 set 2006 14:07


me lo immaginavo bvuto.

ma chi come me nasce con la dinamica della "polenta e formai" l'imbastardimento con le marmellate e simili, seppur accettato per il natuvale divenive delle cosse, lascia sempve molto pevplesso.
la ricotta tosta si grattuggia da sempre sulle orecchiette, ma non è da molto che la si abbina al miele di castagno.

la bontà del formaggio sta nel formaggio in sè...polenta e skiz o spress...te l'immagini con la marmellata di rose? 8)

da ilForchetta il 26 set 2006 14:19


esatto, esimio pvofessove, infatti ho specificato che vale solo per alcuni fovmaggi altvimenti immangiabili.

una volta ho provato fontal e miele del supermercato. ottimo. il mio dentista ne era entusiasta. ha usato la cazzuola per schiodarmeli dal palato.

da Fante il 26 set 2006 14:21


A dire il vero l'utilizzo di certe marmellate lascia anche me un po' perplesso. Ma è bello fare delle prove.
Sul miele d'acacia secondo me non si discute: in certi casi è indispensabile.

da Stroliga il 26 set 2006 14:51


mah, se un formaggio è immangiabile io non lo mangio e basta, non cerco di addolcirlo col miele per renderlo mangiabile.
Altra cosa è se miele e formaggio incontrandosi si esaltano.

da ilForchetta il 26 set 2006 14:55


Stroliga ha scrittomah, se un formaggio è immangiabile io non lo mangio e basta, non cerco di addolcirlo col miele per renderlo mangiabile.
Altra cosa è se miele e formaggio incontrandosi si esaltano.


Beh, il 'servizio' offerto dal pane è il medesimo. Smorzare il gusto forte del formaggio. Certamente, mieli e composte hanno effetto molto diverso, ma io lo trovo gradevole, per alcuni generi di formaggi dal gusto molto forte. Da soli non mi piacciono, con miele o una buona composta, magari di uve nobili, sì.

da Bob il 26 set 2006 19:43


Sono un entusiasta dell'accostamento miele/formaggi. Sono anche un entusiasta del miele in sè, e ne tengo sempre una decina di tipi.
Provate ad accostare il miele giusto al formaggio giusto, e, soprattutto, a mettere una puntina infinitesimale di miele sul boccone di formaggio, invece del solito mezzo cucchiaino che mettono i balordi, e mi saprete dire.
Provolone col miele di acacia, taleggio col miele al rosmarino
ricotta fresca e mozzarella col miele di corbezzolo (pochissimo, per amor di Dio!!!), Grana (eccezione) con marmellata di albicocche
Pecorino stagionato con miele di eica o tarassaco o melata di abete....
Quanto alla serata, io ti proporrei l'inverso: trova l'accostamento, e fanne il tema della serata.
Esempio: Porto e formaggi.
Albana giovane e formaggi
Miele e formaggi.
Quello che ti pare....

da silbusin il 26 set 2006 19:52


No eh?
Grana e marmellata? Oh my God! Grana e una goccia di aceto balsamico!

da montefollonico il 26 set 2006 22:01


In primis fu la cotognata, e questo abbinamento con i il pecorino lo dobbiamo ai cugini Spagnoli.
Poi abbiamo esagerato ad abbinarci tutte le marmellate possibili e giustamente il miele (da prediligere quello di castagno e solo quello possibilmente).
Ma l'errore enorme non è l'abbinamento, ma le modalità di consumo:
con orrore vedo la non corretta degustazione, vedo marmellate e mieli addirittura spalmati sopra nobili formaggi.
Giammai! il miele e la marmellata vanno mangiate in sequenza,non sopra, per esaltare in bocca i sapori del formaggio che si sono già sprigionati ed abbiamo apprezzato. Al pari della focaccina calda con l'uva, del pane alle mandorle, di quello alle noci od alle olive ecc.
I vini, doverosi con le grandi stagionature gliimportanti rossi, con gli erbonirati vendemmie tardive e marsale., eppoi con i poco stagionati i passiti e poi
poi osiamo, proviamo, ma non sbagliamo coprendo i sapori propri dei formaggi, che dobbiamo solo esaltare
Buon appetito. Montefollonico

da primus il 27 set 2006 08:11


silbusin ha scrittoNo eh?
Grana e marmellata? Oh my God! Grana e una goccia di aceto balsamico!




Grana e mostarda..mmhhh :P

"Ogni stecca ripetuta due volte è l'inizio di un arrangiamento" (Frank Zappa).

da Stroliga il 27 set 2006 08:47


montefollonico ha scrittoIn primis fu la cotognata, e questo abbinamento con i il pecorino lo dobbiamo ai cugini Spagnoli.


or ora mi sovviene che:
dessert tipico catalano è il "miel y matò" latte vaccino cagliato a cui si aggiunge miele o in Navarra la "cuajada" cagliata di latte ovino, servito nei tipici vasetti in coccio, a cui si aggiunge o succhero o miele.
Una delizia!

da ilForchetta il 27 set 2006 09:33


Ricotta (di quella buonissima e freschissima), miele (anche millefiori, basta che non sia industriale) e una spolveratina di cannella.

Un ottimo e saporito dolce per le cene a tema del Fante.


ps: nel ragusano, in alcuni posti (addirittura alcuni supermercati), servono e vendono la ricotta calda, fatta sotto i tuoi occhi. hanno una ricotta spettacolare. peccato che qua non si trovi perché il viaggio la disintegrerebbe.

da Bob il 27 set 2006 10:53


Alberto, se ti interessa un negozio dove fanno dei formaggi veramente notevoli, posso suggerirti "la casa della mozzarella" in via Teodosio? Particolarmente eccellente è la ricotta.
Non aggiungo altro a quanto detto sopra, se non una piccola insistenza sull'abbinamento ricotta/miele di corbezzolo. E' un abbinamento che mi è stato sugerito da una persona MOLTO più competente di me, e, una volta trovato il miele di corbezzolo (che è piuttosto raro) si è rivelato al di sopra di ogni mia aspettativa. Il miele di corbezzolo è amarissimo, oserei dire quasi immangiabile da solo. Al suo confronto, il miele di castagno o quello di erica sono melassa pura. Con la ricotta. usato in dosi microscopiche, sprigiona un profumo favoloso, ne arricchisce il gusto senza mascherarlo, e offre il meglio di entrambi i componenti. Vi prego, fidatevi e provatelo.
Personalmente, preferisco la degustazione abbinata e non in sequenza, ma tant'è: l'essenziale è che piaccia.
La degustazione abbinata riporta a uno dei concetti della nouvelle cuisine (sperando di non aver detto una str...ata) per il quale i sapori vanno degustati in sequenza, gustando l'accostamento e il passaggio. Ripeto, personalmente, reputo sia un buon modo di massacrare due alimenti che, altrimenti, avrei gradito. Qui, tuttavia, il discorso si fa ampio, ed esula dal topic.
Buon formaggio a tutti. Ah...recentemente ho mangiato un gorgonzola eccezionale, che mi è stato consigliato di assaggiare con chicchi d'uva passito. Altro accostamento che vi suggerisco caldamente.

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