Fante ha scrittoGiovani, c'ho il wok.
Idee? Consigli? Ricette?
Stroliga ha scrittoio lo uso per friggere
caneciccio ha scritto Scusa ma.... quello in offerta a maggio all'Ikea?
Fante ha scrittoLui!
caneciccio ha scrittoVolevo comprarlo anche io... ma non avevo la più pallida idea di cosa farne... e il lontrino non è stato d'incoraggiamento...
MarioLino ha scrittononostante lo unga d' olio prima e dopo l' utilizzo, il cibo mi si attacca se non sto sempre lì a rigirarlo.
ilForchetta ha scrittoIl wok non dovrebbe essere mai lavato, solo passato con uno straccio pulito (o scottex).
La particolarità dei cibi orientali cotti nel wok è il prendere sapori dal tegame stesso.
... mi arrampicai su fino alla finestra, dove mi riuscì di accoccolarmi, alla meglio,
e salutai il cielo che mai mi era parso così limpido e così bello come in quel momento.
Ma oltre alla bellezza del cielo che scorgevo al di sopra di me mi commosse l'animo un grato
odorino di soffritto che veniva dal di sotto... La finestrina, infatti, dava sul cortiletto della cucina,
in un angolo del quale era una enorme caldaia piena d'acqua bollente.
Allora mi ricordai che era venerdì, il giorno sacro alla famosa minestra di magro che in mezzo a tutte
le minestre di riso della settimana veniva ad allietare i nostri stomachi, a quella eccellente minestra di
magro così saporita e che pareva riunire in sé le fragranze più care dell'umano palato...
Mi sentivo venir l'acquolina in bocca e una grande malinconia mi scendeva giù nella desolata solitudine
delle mie povere budella... Fortunatamente questo atroce supplizio durò poco, perché ogni desiderio mi
sparì come per incanto dallo stomaco appena scoprii la ricetta con la quale il cuoco del collegio faceva la
sua ottima minestra di magro.
Stando appollaiato sulla finestra avevo visto più volte andare e venire lo sguattero, un ragazzettaccio che
da quel che capii era stato preso da poco perché sentivo il cuoco che gli diceva continuamente: - Fa' così,
fa' cosà, piglia qui, piglia là - e gli insegnava tutto quel che aveva a fare e dove stavano gli utensili e come
dovevano essere adoperati...
- Tutti i piatti sudici di ieri, - gli domandò a un certo punto il cuoco - dove li hai messi?
- Lassù su quell'asse come mi diceste voi.
- Benone! Ora rigovernali nella solita caldaia dove hai rigovernato ieri e ier l'altro... E poi risciacquali
Lo sguattero portò tutti i piatti sudici nel cortiletto e a due a due li fece scivolare dentro il caldaione
dell'acqua calda. Poi si mise a tirarli su, a uno per volta, sciaguattandoli e strisciandovi sopra l'indice
della destra steso per
levarvi bene l'unto...
Quand'ebbe tirato su l'ultimo piatto, lo sguattero esclamò immergendo la mano nella caldaia:
- Che brodo! Si taglia col coltello!...
- Benone! - disse il cuoco comparendo sull'uscio della cucina. – Gli è come deve essere per la minestra d'oggi.
Lo sguattero sgranò tanto d'occhi, proprio come feci io lassù sul mio osservatorio.
- Come! La minestra d'oggi?
- Sicuro! - spiegò il cuoco, accostandosi al caldaione. - Questo è il brodo per la minestra di magro
del venerdì che piace tanto a tutte queste carogne di ragazzi. Capirai! Qui ci son tutti i sapori...
- Sfido io! Ci ho rigovernato i piatti di due giorni di seguito...
- E prima che tu venissi tu c'erano stati rigovernati i piatti d'altri due giorni...
Insomma, per tu' regola, in questa caldaia si comincia a rigovernar la domenica e si dura fino al giovedì, sempre
nella medesima acqua; e quando si arriva al venerdì, l'acqua non è più acqua, ma è un brodo da leccarsi i baffi...
ilForchetta ha scritto
Poi, se lo usiamo all'occidentale, tutti questi aspetti divengono, chiaramente, negativi.