Vorrei spendere due parole sul tempo che si dedica alla tavola. Mentre ceno con i miei genitori, assisto a continui battibecchi sul fatto che mia madre, con il boccone che sta ancora decidendo che strada prendere, se quella dell'esofago o quella dello stomaco, è già in piedi per sparecchiare (o come dice lei: "voglio solo mettere a bagno la pentola, altrimenti la polenta taragna come la stacco??") o quando mio padre si ostina a lavare lo scolapasta e la padella in cui ho fatto saltare l'ultimo mio sublime piatto di spaghetti perchè altrimenti dopo il lavandino è pieno, mentre il piatto è fumante in tavola. La tavola è un piacere e gli andrebbe dedicato il tempo opportuno, altrimenti, se è solo per saziarsi, che differenza c'è a offrire ai propri ospiti un manicaretto o una scatoletta di tonno? Ma i miei questo non lo vogliono capire.