Bob ha scrittoInvece, pur dispiacendomi della sorte dei polli allevati in batteria, riconosco che è praticamente impensabile un altro modo di allevamento in grande scala, a meno di non destinare lande immense allo scorazzare di polli vari.
Bob ha scrittoNon pretendo che tutti la pensino come me, ma, personalmente, non mangio aragoste.
silbusin ha scrittoPoi ognuno di noi ha delle difficoltà psicologiche più che rispettabili: l'importante come spesso succede è che la propria idea non sia considerata quella giusta e si ritengano gli altri dei sasini...
Fante ha scrittoNon per fare il Stefania ( ) ma non ho capito un'ostia....
butter_fly ha scrittoBob ha scrittoNon pretendo che tutti la pensino come me, ma, personalmente, non mangio aragoste.
le ricerche scientifiche in merito danno pareri discordanti; fino a poco tempo fa si pensava che i pesci (in generale... crostacei compresi, mammiferi marini esclusi) NON sentono dolore, per una specifica del loro sistema nervoso. recenti studi sembrerebbero smentire questa "certezza". in merito all'aragosta, sapevo che il sibilo che emette quando si cuoce non sia un "urlo" di dolore emesso vocalmente bensì un rumore proveniente dal guscio, forse dovuto al ritiro delle carni da esso. chiedo quindi agli eventuali esperti: son leggende metropolitane? c'è un fondo di verità? il tema mi incuriosisce...
stefania ha scrittoAllora....io , onestamente penso che questa faccia parte di quelle leggende metropolitane che girano da sempre ma che nn sono mai state confermate.
Personalmente , credo di aver cucinato qualche decina astici ed aragoste in acqua bollente. Lo faccio da decenni e non ho mai visto scene raccapriccianti come quelle descritte nell'articolo di ButterFly. E' evidente (purtroppo) che in quel momento si sta uccidendo un animale ma , almeno per quanto mi riguarda, non ho mai, e dico mai, avuto modo di osservare quel tipo di reazione.
Ci sono delle reazioni ,certamente , ma molto flebili e per un tempo estremamente breve.
Bob ha scrittostefania ha scrittoAllora....io , onestamente penso che questa faccia parte di quelle leggende metropolitane che girano da sempre ma che nn sono mai state confermate.
Personalmente , credo di aver cucinato qualche decina astici ed aragoste in acqua bollente. Lo faccio da decenni e non ho mai visto scene raccapriccianti come quelle descritte nell'articolo di ButterFly. E' evidente (purtroppo) che in quel momento si sta uccidendo un animale ma , almeno per quanto mi riguarda, non ho mai, e dico mai, avuto modo di osservare quel tipo di reazione.
Ci sono delle reazioni ,certamente , ma molto flebili e per un tempo estremamente breve.
Quella che ho visto è durata almeno tre-quattro minuti di orologio, ( e sono lunghi, tu assicuro), e il cuoco ha dovuto tutto il tempo tenere fermo il coperchio.
Mai più.
Così per inciso, dopo trenta secondi me ne ero uscito, ma intravedevo ancora la scena.
Bob ha scrittoNon pretendo che tutti la pensino come me, ma, personalmente, non mangio aragoste. Neppure cotte alla griglia, giusto per disincentivarne, nel mio piccolo, il consumo.......
Invece, pur dispiacendomi della sorte dei polli allevati in batteria, riconosco che è praticamente impensabile un altro modo di allevamento in grande scala