Condivisione e scambio di opinioni, notizie, sul mondo gastronomico. Tematiche tecniche riguardanti il "mangiare".
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I piatti della fantasia

da Fante il 24 ott 2007 14:07


Tanto per parlare un po' di cucina....

Ricordo che ebbi un lungo periodo di passione - in entrambi i sensi si potrebbe osare suggerire - per i romanzi russi dell' 800.
Čechov, Puskin, Gogol', Tolstoj, Dostojevski....no Dostojevski no....

Sinceramente li leggevo solo perchè pensavo facesse molto figo.

Immaginavo che una bellissima ragazza si sarebbe perdutamente innamorata di me, sorprendendomi mentre leggevo Le Anime Morte su una panchina, al parco, da solo, una fredda mattina di dicembre. Non è mai successo ci credereste?

L'unico momento di grande soddisfazione pertanto erano le descrizioni dei pranzi delle ricche famiglie aristocratiche: aringhe, caviale, vodka, cetrioli, pane nero. E io mi calavo nel personaggio....

Oh, Sibusinovna, oggi è davvero incantevole. Un'altra aringa forse? ( suonando la balalaika)

Fantenievskj, lei è così galante. Vado a prenderle il samovar....Bobuska! Sono finiti i cetrioli!

Tutto questo per dire cosa?

Quali sono i piatti di romanzi, film, fumetti che vi hanno fatto sognare?

da butter_fly il 24 ott 2007 14:21


tra i film, chocolat 8) ma anche "la finestra di fronte".
volevo fa' la pasticciera io :oops:

mo' ci penso eh... perché fra i romanzi ora come ora non mi viene in mente nulla, a parte "il bello è il buono" di this&gagnaire, che è per metà romanzo (neanche eccelso) e per metà "saggio" di cucina (pure privo di ricette), ma nonostante gli (incisi) è stato un libro che m'ha fatto sbavare Immagine

se quella mattina al parco tu avessi avuto indosso qualcosa, mi sarei pure avvicinata a chiederti come andava a finire il tuo romanzo...


da Gallo_Nero il 24 ott 2007 15:55


Le torte di Nonna Papera!!!!!!!!! :D :D :D

da nebbiolo75 il 24 ott 2007 15:56


le torte di Nonna Papera 8)

da deloZio il 24 ott 2007 16:04


Olimpia Mancini (amore giovanile di Re Luigi XIV) aveva per capo-cuoco un maestro d’arte culinaria, che
preparava piatti favolosi per il Re e per una trentina d’altri, abituali commensali. Tra il suo repertorio vi
era una insalata d’olive, per la quale le olive traevano il loro sapore dall’essere messe, ad una a una,
come ripieno dentro le quaglie, a loro volta messe nelle pernici, queste dentro i piccioni, i piccioni nelle
galline, le galline dentro porcellini da latte e, finalmente, i porcellini da latte dentro vitellini, che erano
poi rosolati allo spiedo…fino a quando ogni oliva aveva assorbito a sufficienza i vari sapori, pronta per
essere estratta dalle carni e servita al Re…


Mémories de Madame de Motteville, Paris 1655
Immagine


Oltre alla già citata, pure l'immagine di Luigi XV che rompe l'œuf à la coque con un colpo di cucchiaino.

Commenti alle recensioni è la sezione ove deloZio cerca inspiegabilmente di rendersi più antipatico possibile (op.cit.)

da nebbiolo75 il 24 ott 2007 16:06


vedo che in Toscana si legge molto Topolino :D

da Lazzaroni il 24 ott 2007 17:42


“ un selvatico cinghiale buono per tutte le marinate più delicate, due superbi caprioli dallo sguardo dolce una carne che ha tutti i profumi della carne della foresta di Gouhl, dieci dozzine di faraone semiselvatiche allevate a grano e ginepro, tre dozzine di innocenti galletti, un quarto anteriore di manzo dei pascoli di Chiarollè, cinque agnelli innocenti presalè del Mont Saint Michelle”

da Sabryli il 24 ott 2007 18:17


In un primo momento ricordo i favolosi cioccolatini di Chocolate e le "succulente" cioccolate preparate in quella particolare pasticceria (Butter come si fa a resistere???? :P )
Poi direi alcune immagini di pranzi nordici descritti dallo scrittore Bang in La casa bianca la casa nera.

da deloZio il 24 ott 2007 18:24


Lazzaroni ha scritto“ un selvatico cinghiale buono per tutte le marinate più delicate; due superbi caprioli dallo sguardo dolce,
una carne che ha tutti i profumi della carne della foresta di Gouhl; dieci dozzine di faraone semiselvatiche
allevate a grano e ginepro; tre dozzine di innocenti galletti, un quarto anteriore di manzo dei pascoli di
Chiarollè, cinque agnelli innocenti presalè del Mont Saint Michelle...”


Immagine
..clicca sull'immagine

Commenti alle recensioni è la sezione ove deloZio cerca inspiegabilmente di rendersi più antipatico possibile (op.cit.)

da deloZio il 24 ott 2007 18:40


Tempo per allestire un vero pranzo non ce n'era, perciò per l'arrivo delle Loro Altezze ho dato disposizione
di apparecchiare la tavola alla svelta, à la pique-nique, con poca argenteria: il servizio semplice semplice di
Meissen, e senza affatto piatti caldi. Ho ordinato le pietanze per telefono, al Delicatessen di Snyders: terrine
di beccacce, pasticci d'asparagi e tartufi, torte salate, aspic, pesce, pollastrelle affumicate, frutta per dessert.

Niente di grave: si poteva sperare che, verso sera, il maitre Duvalle si sarebbe
ormai ambientato nella nuova cucina, e che la cena sarebbe risultata più degna
.
Immagine

Questa è per Strini: da quale romanzo...?

Commenti alle recensioni è la sezione ove deloZio cerca inspiegabilmente di rendersi più antipatico possibile (op.cit.)

da Strini il 24 ott 2007 19:33


deloZio ha scritto Questa è per Strini: da quale romanzo...?


:?
:? :?
:? :? :?

Mi arrendo :oops:

"Cos'è l'amore in confronto a una bistecca con le cipolle?" (W. Somerset Maugham)

Re: I piatti della fantasia

da Strini il 24 ott 2007 19:36


Fante ha scritto Quali sono i piatti di romanzi, film, fumetti che vi hanno fatto sognare?


1. I crostini con formaggio del nonno di Heidi
2. I cinghiali di Obelix
3. La bottiglia che Christopher Lambert offre alla sua amata in "Highlander"

"Cos'è l'amore in confronto a una bistecca con le cipolle?" (W. Somerset Maugham)

Re: I piatti della fantasia

da il_verza il 24 ott 2007 21:54


Fante ha scritto Quali sono i piatti.... di fumetti che vi hanno fatto sognare?


Non ho mai capito il perché, ma questo spezzone mi stimola sempre l'appetito.... :oops: :roll:

da Fante il 24 ott 2007 22:36


Avrei giurato questa

Re: I piatti della fantasia

da calvin il 25 ott 2007 00:05


Strini ha scritto
Fante ha scritto Quali sono i piatti di romanzi, film, fumetti che vi hanno fatto sognare?

Sono arrivato adesso e non ho capito da dove arriva la "citazione" ma La scena iniziale di "Lo chiamavano trinità"....... mi ha sempre inZigato......
Quella padella di fagioli, prima o poi, me la cucinerò e me la mangerò TUTTA, ci sono già andato vicino..... prima o poi ripeterò la scena, da protagonista.....


Approposito......

Chi se la sente di aprire un topic sulle scene "da mangione" della cinematografia????

da grasderost il 25 ott 2007 08:41


Il budino mangiato in un sol boccone da Gassman ne "Il sorpasso" di Risi.
E, sempre nello stesso film, la zuppa di pesce divorata in mezzo a boccate di sigaretta !!! :shock:

L'abboffata di spaghetti di Totò e famiglia in "Miseria e nobiltà" di Mattoli. :)

I maccaroni che "provocano" Sordi in "Un americano a Roma" di Steno. :wink:

Re: I piatti della fantasia

da deloZio il 25 ott 2007 09:50


Fante ha scritto
il_verza ha scrittoNon ho mai capito il perché, ma questo spezzone mi stimola sempre l'appetito

Avrei giurato questa
Immagine

Si possono citare passaggi ben più bizzarri:


Il dottor Lecter versò il vino, e per stuzzicarle l’appetito le offrì un minuscolo amuse-guele,
un’unica ostrica Belon e una fettina di salsiccia. Quanto a lui, voleva starsene con mezzo
bicchiere di vino in mano ad ammirarla nell’insieme del tavolo.
“Che cosa mangiamo?”
Il dottor Lecter si portò il dito alle labbra. “Non chieda, rovinerebbe la sorpresa”.
“Ha fame?”
“Sì!”
“Allora passeremo al primo”.
Il dottor Lecter prese un vassoio dalla credenza e lo mise nello spazio vicino al piatto,
poi spinse un carrello fino al tavolo. Sopra il carrello i suoi tegami, il fornelletto e i condimenti
in piccole coppe di cristallo. Accese il fornelletto, cominciò con il mettere un bel pezzo di burro
Charante nella casseruola fait-tout, facendolo girare sul fondo, sciogliere e rosolare
per ottenere il beurre-noisette. Quando fu di un marrone nocciola,
passò la casseruola sopra un treppiede.
Sorrise a Starling, scoprendo i denti bianchissimi.
“Clarice, ricorda che cosa ci siamo detti sui commenti piacevoli e spiacevoli,
e sulle cose che diventano divertenti a seconda del contesto?”
“Quel burro ha un profumo delizioso. Sì, ricordo”.
“Bene, il signor Krendler mangerà il primo piatto con noi”.
Il dottor Lecter prese un paio di pinze d’argento dalla credenza,
e strappò il nastro che tappava la bocca di Krendler.
“Di nuovo buonasera, signor Krendler”.
“Buonasera”. Krendler non sembrava completamente in sé.
Il suo posto era apparecchiato con una zuppiera.
“Le dispiace dire buonasera alla signorina Starling?”
“Salve, Starling. Ho sempre desiderato vederla mangiare”.
“Non aspetti noi, signor Krendler” lo sollecitò io Lecter. “Beva il suo brodo finché è caldo”.
Alzò il potager e la cannuccia fino alle labbra di Krendler.
Krendler fece una smorfia. “La minestra non è un granché”.
“In realtà, è solo un infuso di prezzemolo e timo” disse il dottore.
“È più nel nostro, che nel suo interesse. Ne beva qualche altro sorso e lo lasci circolare”.
Il dottor Lecter unì lo scalogno al burro fuso ancora caldo e, nell’attimo in cui il profumo sì alzo in aria,
aggiunse capperi tritati. Poi tolse il tegame dal fuoco, e mise sulla fiamma la padella... Dalla credenza
tirò fuori una grande coppa di cristallo e un vassoio d’argento, che mise davanti a Paul Krendler. Tolse
la fascia antisudore dalla fronte di Krendler come si rimuoverebbe la benda di gomma da una lattina di
caviale. Con cautela, usando tutt’e due le mani,
il dottor Lecter sollevò la calotta cranica della testa di Krendler e la mise sul vassoio,
che riportò sulla credenza… Il metodo usato dal dottor Lecter per rimuovere la calotta cranica di Krendler
era antico quanto la medicina egizia, con la differenza che lui aveva il vantaggio di una sega per autopsie
dotata di lama e di leva da cranio, e d'anestetici migliori. Il cervello in sé non sente dolore… il dottor Lecter
rimosse una fetta del lobo pre-frontale di Krendler, poi un’altra, finché ne ebbe quattro.
Mise le fette nella coppa d’acqua gelata, resa acidula con succo di limone, per farle raffreddare;
nella cucina classica, le cervella vengono immerse nell’acqua e poi schiacciate e lasciate nel ghiaccio
per tutta la notte, perché si rassodino: con il prodotto fresco, la difficoltà maggiore sta nell’impedire
che si disintegri, riducendosi a una manciata di grumosa gelatina. Con splendida destrezza, il dottore
trasferì le fette di cervella compatte su un piatto, le passò leggermente nella farina e poi in briciole di
brioche fresche. Grattò nella salsa un tartufo nero fresco, e per finire aggiunse una strizzata di limone.
Saltò le fette in padella, velocemente, finché furono appena dorate su entrambi i lati.
“Che buon odore!” Esclamò Krendler.
Il dottor Lecter adagiò le cervella rosolate sui grandi croutons che aveva disposto sui piatti scaldati,
e lo condì con salsa e fettine di tartufo. Una guarnizione di prezzemolo e capperi interi, con tutto il
gambo, e un unico fiore di nasturzio s’un letto di crescione per raggiungere un dato spessore
completarono la presentazione.
“Com’è?” chiese Krendler, con voce smodatamente alta.
“Eccellente” rispose Starling. “Non avevo mai mangiato i capperi”.

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da ilForchetta il 25 ott 2007 10:22


“Hiiiiiii! “MACCARONE! Maccarone: questa è robba da carettieri! Io nun magno maccaroni: IO SONO AMERECANO SONO!”

“Vino rosso: io non bevo vino rosso, lo sapete che sono Amerecano io! Gli Amerecani non bevono vino rosso... non magnano maccarone: magnano MARMELATTA…”

“Marmelàta! QUESTA E’ ROBBA D’AMERECANI!… YOGURT… MOSTARDA. Ah!… ecco perché gli Amerecani vincono gl’Apache! Gl’Amerecani non bevono vino rosso: bevono latte! Apposta nun s’embriacano! L’avete visto mai ‘n’Amerecano ‘mbriaco voi? Io nun l’ho visto mai ‘n’Amerecano ‘mbriaco! Gl’Amerecani sono forti!”

“Shhhhh!!! ‘MMAZZA L’AMERECANI AHO!! Nun pòi mica combatte contro l’Amerecani. Gli Amerecani magnano marmelàtta”

“Maccarone: mannaggia a tte!! TI DISTRUGGO SAI!… PERCHE’ MI GUARDI CON QUELLA FACCIA INTREPIDA?! Mi sembri un verme, maccarone!”

“Questa è robba d’Amerecani, vedi!?! Yogurt, mostarda… la mostarda!… “What-the-she-nèlla la mostarda!?"”

“Er LATTE!… questa è la robba che se magnano l’Amerecani: robba sana, sostanziosa!”

“Maccarone!”

“’MMAZZA CHE ZOZZERIA!!… GLI AMERICANI AHO!!”

“MACCARONE: M’HAI PROVOCATO E IO TI DISTRUGGO ADESSO: IO ME TE MAGNO!! AHMMM!!!”

da il_verza il 25 ott 2007 10:43



da Strini il 25 ott 2007 11:21


deloZio ha scritto Questa è per Strini: da quale romanzo...?


Ma forse... Il filo del rasoio :?: :?:

"Cos'è l'amore in confronto a una bistecca con le cipolle?" (W. Somerset Maugham)

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