Grano australiano nella pasta, maiale danese nella mortadella, olive siriane nell'olio, manzo brasiliano nella bresaola, pomodori cinesi nella conserva o nei sughi pronti. Molti dei piatti tipici della nostra cucina sono prodotti con materie prime provenienti dall'estero. Un'inchiesta pubblicata sul settimanale Panorama, spiega, che spesso mangiamo cibi di cui non conosciamo la provenienza.
Il 55% del grano duro utilizzato per la pasta, per esempio, arriva dall'estero, soprattutto da Canada, Usa e Australia. E circal'80% del latte a lunga conservazione arriva dall'estero, soprattutto da Germania, Austria, Francia e Ungheria. Mentre il 42% della carne suina proviene da allevamenti in Germania, Paesi bassi, Danimarca, Francia e Spagna.
Ma sono proprio le materie prime usate per fare le specialità italiane, come il prosciutto o il parmigiano.Lo stesso vale per i pomodori: nel 2007 l'Italia ha importato dalla Cina 160 milioni di chili dì pornodoro concentrato. Che può Finire anche nelle preparazioni tipiche.
L'Unione Europea, infatti, non ha stabilito ancora norrne per segnalare sull'etichettala la provenienza degli ingredienti.