L'accezione che in Italia ha preso il termine
Nouvelle Cuisine è curiosamente spregiativo e limitato all'idea di scarse porzioni di piatti ultracomplessi...
Niente di più sbagliato
Se leggerete le regole, raccolte da Gault e Millau verso la fine degli anni '60, penso che molti di voi si riconosceranno in questo tipo di cucina, che è andata a sostituire la
Haute Cuisine (di cui penso pochi sentano la mancanza).
La nouvelle Cuisine comporta:
1. Il rifiuto delle complicazioni culinarie e la riscoperta della semplicità.
2. Diminuzione dei tempi di cottura
3. L’utilizzo esclusivo di alimenti freschi di stagione.
4. Riduzione delle quantità di piatti inseriti nella lista dei ristoranti.
5. Abbandono delle lunghe marinature e frollature.
6. Sostituzione delle salse troppo grasse con salse più leggere e digeribili.
7. Valorizzazione della cucina regionale.
8. Ricerca di una cucina dietetica e povera di grassi.
9. Valorizzazione della creatività e della fantasia nella elaborazione di nuove ricette, nelle quali vengono introdotti ingredienti mai utilizzati prima, sperimentando così nuovi accostamenti.
10. Diversa concezione dell'eleganza nella presentazione del piatto, con riscoperta del colore.
11. Cottura delle verdure fatta al dente, e abbandono dei fondi di cucina e delle besciamelle.
Che ne pensate? Siete ancora contrari?
Le regole sono tratte dal sito www.taccuinistorici.it