Condivisione e scambio di opinioni, notizie, sul mondo gastronomico. Tematiche tecniche riguardanti il "mangiare".
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Spesa a km 0

da Fante il 06 mag 2008 09:50


Recentemente ha cominciato a diffondersi l’uso dei “chilometri percorsi” dal cibo (i food miles nel mondo anglosassone, che potremmo anche tradurre com chilometri alimentari) come indice per misurare l’impatto ambientale.

Studi recenti però mostrano che le cose non sono così semplici e che i chilometri percorsi non sono un indicatore sensato dell’impatto ambientale e della sua sostenibilità.

Se comperate pomodori a febbraio anche se sono prodotti a due passi da casa e li acquistate in un Farmer’s market, sono cresciuti in serre riscaldate e illuminate artificialmente, e quindi hanno richiesto più energia di analoghi pomodori coltivati in sud Africa
.




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Articolo interessante, come al solito è quasi snervante 8) di Dariochem

Re: Spesa a km 0

da MarioLino il 13 mag 2008 16:31


Veramente interessante!

Direi però che ci sono da considerare anche gli imballaggi per il trasporto, in particolare il loro costo energetico/ambientale di produzione e smaltimento. In un prodotto alimentare proveniente dall'altra parte del mondo tali costi potrebbero pesare in maniera differente che in un prodotto alimentare locale.

Ad occhio, comprare prodotti locali stagionali può essere in prima approssimazione ancora una buona regola per rispettare l'ambiente.

Il problema è che molto spesso costano di più...

Re: Spesa a km 0

da Fante il 13 mag 2008 16:51


MarioLino ha scrittoIl problema è che molto spesso costano di più...


Questo è vero. Ma mica possiamo pretendere che sia buono pulito giusto e pure economico 8)

Mariolì! Ca va?

Re: Spesa a km 0

da MarioLino il 13 mag 2008 17:01


Fante ha scritto
MarioLino ha scrittoIl problema è che molto spesso costano di più...


Questo è vero. Ma mica possiamo pretendere che sia buono pulito giusto e pure economico 8)



Se non è così in origine... si può intervenire sempre a livello normativo, con sgravi fiscali o incentivi per i produttori ad esempio. In ultima analisi i maggiori costi sono sempre a carico della comunità, ma sono spese che alla lunga rientrano o che servono ad evitare spese di altra natura (ad esempio in sanità)

Fante, I'm just fine, thanks :-)

da scogghi il 17 set 2008 14:21



Il pesce in mare e la padella sul fuoco.....

da fulvia il 17 set 2008 15:23


Adesso bisogna leggerlo sul giornale che la melanzana esce dalle cucine per rientrarci l'anno prossimo..... :x E' questione di buonsenso.....quello che ultimamente si è smarrito.... :cry:
Dice bene il direttore di Carrefours.....se i clienti vogliono le fragole a gennaio io devo essere in grado di dargliele......purtroppo c'è sempre più gente che vuole le fragole a gennaio.... :? E quando mi è successo di ribadire questo concetto sono stata guardata con occhio da compatimento.... :P

...gli adulti che fanno solo gli adulti, senza ascoltare il bambino che è dentro di loro, sono di una noia e tristezza mortale....
O. Vanoni

da caneciccio il 17 set 2008 15:45


Sono d'accordissimo e infatti cerco di non comprare fuori stagione e mai mi sognerei di prendere arance spagnole o pomodori cinesi. Io compro solo Italia, e meno distanza c'è meglio è.

Ho un conflitto etico da qualche giorno: mia sorella che si occupa di diritti degli animali mi ha raccontato che hanno visionato stalle laziali (ma dice che è così ovunque, a prescindere dalla regione e dal fatto che sia la Granarolo piuttosto che il piccolo allevamento con 20 mucche) e che la produzione di un litro di latte e (non vi tedierò coi particolari, salvo che siate curiosi) causa di immenso dolore per mucche e vitellini per la vita di m...che fanno. Una cosa che non immaginavo. Ordunque, io compro solo latte Mila, che è garantito provenire da piccoli masi montani, dove pascolano massimo 8 mucche a maso.
Però 'sto cavolo di latte viene da 700 km di distanza ogni giorno!! :shock:

Insomma, pare che come fai fai, fai male... :( e poi, sarà vera 'sta cosa della Mila?

Cave (ciccium)canem...
EIL School

da Greedy il 17 set 2008 16:32


caneciccio ha scrittoOrdunque, io compro solo latte Mila, che è garantito provenire da piccoli masi montani, dove pascolano massimo 8 mucche a maso.
Però 'sto cavolo di latte viene da 700 km di distanza ogni giorno!! :shock:

Insomma, pare che come fai fai, fai male... :( e poi, sarà vera 'sta cosa della Mila?



e comprati sta mucca e fatti il latte in casa no?
La soluzione c'è sempre! 8)

Life is too fu@%ing short! You wann' it? Go get it!

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