Condivisione e scambio di opinioni, notizie, sul mondo gastronomico. Tematiche tecniche riguardanti il "mangiare".
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MILANESI PIGRI IN CUCINA?

da scogghi il 14 mag 2008 15:05


Boom dei cibi pronti (gastronomie, friggitorie, rosticcerie, take away) e di quelli precotti (surgelati, in scatola o comunque conservati) che fanno segnare una crescita nel numero di attività del 54% rispetto al 2004. I milanesi in cucina sono sempre più pigri. Da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano su dati del registro delle imprese al quarto trimestre 2007 emerge che le imprese attive in questo settore in tutta la provincia sono 263, il 35% del totale lombardo. Ma tutta la produzione alimentare va forte: a Milano e provincia le imprese attive sono 3.616, in aumento del 10,3% rispetto al 2004; una crescita superiore sia a quella italiana (+6,1%) sia a quella lombarda (+8,7%).

Il pesce in mare e la padella sul fuoco.....

da Fante il 14 mag 2008 15:17


Secondo me dovrebbero farlo anche i ristoranti
Il take-away di ChefAlfio :shock:

Sarebbe fattibile?

da scogghi il 14 mag 2008 15:28


Fante ha scrittoSecondo me dovrebbero farlo anche i ristoranti
Il take-away di ChefAlfio :shock:

Sarebbe fattibile?


Si si, lo vedo bene i schief :lol:
ScefAlfio in sessanta minuti pronto per te :shock:

Ordini via internet almeno un ora prima, decidi l'ora e passi per il ritiro :P :P

Il pesce in mare e la padella sul fuoco.....

da santippe28 il 14 mag 2008 15:42


Più che pigri , li definirei meno interessati a cucinare e più propensi a spendere energie in palestra , piuttosto che nei centri benessere . Cucinare stanca , perchè implica : fare la spesa , cucinare , riassettare la cucina. Cucinare in casa è spesso solo un hobby , ma non viene universalmente considerata come una sana abitudine alimentare.

da vgaber il 14 mag 2008 16:15


Alla visione del preventivo per l'arredamento della nuova cucina, la commessa (di via solferino :roll:, mal ce ne incolse) ) ha aggiunto: 'Be', in una cucina così è un peccato cucinare' e quando ho aggiunto ironicamente che dunque 'ci saremmo ammazzati di take away', ha storto il naso proponendomi un 'più salutare cenare fuori tutte le sere'...... :shock:

Tutte le parole sdrucciole, come tutti i sentimenti sdruccioli, sono naturalmente ridicole.

da vgaber il 14 mag 2008 16:17


ah shiefalfio, se proprio si può fare il t.a., potrei esprimere consenso maggiormente favorevole al drive away? :roll: 8)

Tutte le parole sdrucciole, come tutti i sentimenti sdruccioli, sono naturalmente ridicole.

da Yoda il 14 mag 2008 16:21


Siamo rimasti in tre...tre somari e tre briganti....... 8) 8)

"Provare?...Fare!! O non fare. Non c'è provare!" Yoda...il Maestro

"guida poco...che devi bere..."
My flickr: http://www.flickr.com/photos/46442172@N02/

da primus il 14 mag 2008 16:27


Secondo me è più una questione di tempo. Le coppie oggi lavorano entrambi e il tempo è sempre poco.

"Ogni stecca ripetuta due volte è l'inizio di un arrangiamento" (Frank Zappa).

da santippe28 il 14 mag 2008 16:30


Yoda ha scrittoSiamo rimasti in tre...tre somari e tre briganti....... 8) 8)


esatto , posto che mi metto tra i somari , chi sono i briganti ? 8)

e certo la cucina bella è solo da esibire , mica da usare, che poi si sporca ! :roll: e anche le pentole , a usarle , poi non sono più così scintillanti. :evil:

da Fante il 14 mag 2008 16:55


primus ha scrittoSecondo me è più una questione di tempo. Le coppie oggi lavorano entrambi e il tempo è sempre poco.


Questo è uno dei punti fondamentali. La spesa ormai la si può fare solo nei super perchè i negozi sono pressochè spariti. E spesso non sono poi così comodi. Si lavora entrambi uscendo la mattina e tornando la sera.

C'è anche da segnalare che con l'aumento dei prezzi al ristorante, la serata che non ho voglia di cucinare me la godo anche col take away....la pizza ormai la mangio sempre in casa...

da santippe28 il 14 mag 2008 17:12


Sì però caro il mio bel Topolone indaffarato , per fare una pasta asciutta si impiega meno di mezz'ora , per un'omelette o un risutìn idem, meno ancora per le sfigatissime bistecca ed insalata.
Non sono flash woman , però nonostante alla sera arrivi a casa intorno alle 20, riesco sempre e comunque ad imbastire qualcosa di appetibile in tempi ragionevoli. Certo cose semplici , non elaborate , e magari ricorrendo all'aiuto di qualche ingrediente un pò discutibile sul quale Siefalfio mi ha pure cazziato , però è pappa buona e gustosa. I supermercati sono aperti fino a tardi e se uno ha un minimo di senso dell'organizzazione , quando si fa la spesa grossa , già si programma , magari in modo approssimativo il menu per la settimana. Io veramente non capisco tutte ste difficoltà , si ammetta senza problemi che a molti non va di cucinare , che non hanno voglia di imparare e nemmeno di spenderci tempo e sudor di fronte. Non è mica una vergogna , però diciamo le cose per come stanno e non trinceriamoci sempre dietro le scuse del tempo ecc ecc. :roll:

da nicolac il 14 mag 2008 17:13


E' vero che la gente cucina sempre meno, ma è anche vero chi chi ha tempo e se lo può permettere cucina e anche molto spesso. Ad alcuni miei clienti rifornisco spesso scampi, gamberi rossi, ostriche, polli perniciati conglio di morozzo e via via. questo testimoniare anche che ci sono sempre più appassionati di cucina. credo sia il tempo più che la pigrizi.

da primus il 14 mag 2008 17:17


santippe28 ha scrittoSì però caro il mio bel Topolone indaffarato


:lol: :lol: :lol:

"Ogni stecca ripetuta due volte è l'inizio di un arrangiamento" (Frank Zappa).

da santippe28 il 14 mag 2008 17:17


Nicolac, clientela proletaria la tua , neh? :)

da tpt il 14 mag 2008 17:22


Sinceramente, quando ancora abitavo in Italia lavorando in centrissimo a Milano ed abitando nell'hinterland, non ero MAI a casa prima delle 30:30. Figli affamati che chiedevano ... "Mamma, quand'è pronto?".

Se fossero stati anche piccoli non avrei certo potuto metterli a tavola alle 21:30 (altrimenti a che ora poi sarebbero andati a dormire?).

Mi organizzavo: terminato di cenare e di dare una prima pulita sommaria alla cucina, preparavo il ragoût di carne per la sera dopo, oppure il brodo, ecc ....

In questo tornando a casa avevo già "la base" sulla quale imbastire un pasto veloce e decoroso.

Quando però desideravo avere un ingrediente fresco "al volo" erano guai: chi cavolo ci va alle 20:30 di sera all'Euromercato per prendere un mazzetto di erba salvia o dei tranci di tonno per la tagliata, mentre i figli attendono il pasto e tu sei già sfinita?

In centro si trova poco o nulla e quindi non mi era possibile fare la spesa durante la pausa pranzo (di una sola ora, peraltro ...).

No, non è pigrizia!

da primus il 14 mag 2008 17:24


tpt ha scritto abitando i un'altra dimensione spazio/temporale, non ero MAI a casa prima delle 30:30.



:shock: :shock:

"Ogni stecca ripetuta due volte è l'inizio di un arrangiamento" (Frank Zappa).

da Fante il 14 mag 2008 17:26


santippe28 ha scritto...


No, ha ragione Nicolac quando dice ci sono sempre più appassionati di cucina. credo sia il tempo più che la pigrizia.

Santippe, ci sono altre cose piacevoli nella vita oltre al mangiare

da tpt il 14 mag 2008 17:29


primus ha scritto
tpt ha scritto abitando i un'altra dimensione spazio/temporale, non ero MAI a casa prima delle 30:30.



:shock: :shock:


Sai che per le donne in carriera la giornata non è di 24 ore? :wink:

Oh, my God! Ero talmente presa che .... ripensandoci ho scritto 30:30!??!?!

Lapsus freudiano .... :roll:

da nicolac il 14 mag 2008 17:33


santippe28 ha scrittoNicolac, clientela proletaria la tua , neh? :)


più che altro prendono prodotti cha magari non troverebbero da un altra parte. o se le trovano sono mazzate

da santippe28 il 14 mag 2008 17:35


Certamente che ci sono altre cose piacevoli oltre al mangiare , però posso ricorrere saltuariamente al take away , ma non come abitudine quotidiana. Sicuramente se voglio andare al cinema o a teatro o andare a farmi una nuotata , o un pò di gossip con le amiche, non penso al cibo ed alla sua preparazione, ma mica tutti i giorni è festa , c'è anche una quotidianità da gestire al di fuori degli innumerevoli piaceri che la vita offre .

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