elviogio ha scrittoEsistono moltissimi libri sull'argomento. Io ne ho acquistato uno, direi, "megagalattico", nel senso che è un tomone grande così e spiega un sacco di cose. Poi mostra i vari tipi di formaggi provenienti un po' da tutto il mondo, ricette varie ecc ecc ecc.
Stringi stringi e ci ho tirato fuori una sola ricetta semplice semplice che va bene per le mie esigenze. Non ho mai fatto il burro ma perchè a casa nostra non ne consumiamo, quindi non saprei molto che farmene. Ottima, invece, la ricotta prodotta dal siero, totalmente diversa da quella che si trova nei supermercati o negozi.
Se ti interessa la ricetta non ho problemi a dartela.
Col latte vaccino che trovo in una stalla poco distante da casa mia vien fuori un formaggio, direi, a metà strada fra pecorino e sbrinz. Non male. Certo, il latte cambia da zona a zona, quindi la stessa ricetta dà risultati diversi. Ma i formaggi funzionano così. Anche all'interno di una stessa produzione i gusti dei formaggi cambiano da un giorno all'altro a seconda di temperatura, umidità, concentrazione del latte ecc.
Ho provato, all'inizio, con latte intero dei supermercati, ma i risultati non mi soddisfavano, col latte vaccino è tutta un'altra cosa. Io ci mangio perfino la crosta, tanto ci ho messo le mani solo io!
Sarei veramente interessato a conoscere quale legno usare per le fascelle. Mi piacerebbe creare un formaggio con gusto e forma tutto mio.
Ciao Elvis (CN)
In Valtellina, negli alpeggi che mi capita di frequentare d'estate, sia le fascere che le assi per la stagionatura, sono in larice.
L'uso del legno, contrariamente all'acciaio che una volta lavato risulta asettico, favorisce lo sviluppo di colonie di batteri che donano al formaggio caratteristiche superiori e lo contraddistinguono da quello di produzione industriale.