Mr. Prezzi (a cosa serva poi, qualcuno me lo deve spiegare: non ha alcun potere, visto che siamo in un'economia di mercato, piaccia o non piaccia

) ha convocato una parte dei produttori di pasta, altri ne convocherà, per capire se gli aumenti dei prezzi, alla luce degli ultimi ribassi del grano, sono giustificati o meno.
I produttori (i primi convocati, ma c'è da giurare che anche i prossimi diranno esattamente la stessa cosa, viene un po' da pensar male, tipo cartello compagnie petrolifere, vero?) si difendono dicendo che gli aumenti delle materie prime sono di due anni fa ma che loro l'anno scorso non li hanno completamente redistribuiti sul consumatore (e quindi si sono "rifatti" ora, ma senza sognarsi di riabbassarli, visto che prima ci hanno "rimesso"!!!!)
I problemi di fondo, veramente enormi, sono:
1) Una volta effettuato un aumento è difficilissimo che poi il prodotto cali di prezzo, o, se lo fa, lo fa solamente nelle promozioni, nei 3x2 e/o comunque in maniera minima
2) Mi sono un po' stufato della litania che accompagna ogni anno il raccolto di uva e olive, per la produzione di vino e olio: le possibilità sono sempre e solo due:
- Annata eccellente: quindi paghi di più (certo, è più buono!)
- Annata boh, ma scarsa: quindi paghi di più||

/certo, ce n'è poco!)
Mai, dico mai che l'annata sia tipo media e abbondante e che i produttori di vino ed olio, bontà loro, tengano fermo il prezzo o addirittura (SCANDALO

) lo abbassino, no, eh?
Insomma, concludendo: io ho due grandi fortune, che molti altri amici non hanno: abito vicinissimo ad un mercato rionale a Roma che è uno dei più forniti ed economici e, lavorando a casa, posso permettermi di dedicare più tempo alla "caccia all'offerta supermercato", "fregando" il punto vendita che ovviamente spera che nessuno entri solo per comprare la promozione: io sì!!!
