santippe28 ha scrittopremesso che i pisarei e faso hanno diverse varianti , tanto che non esiste una versione ufficiale della ricetta ,
Beh, l'opera dell'Artocchini può fregiarsi a buon diritto del titolo di testo di riferimento, per rigore filologico dell'autrice e consolidamento storico del testo stesso, che viaggia ormai per le 30 primavere. Ma mi risulta che la ricetta compaia per la prima volta in un testo dell'epoca farnesiana, citato dalla stessa Artocchini, che vedrò di recuperare.
Sono stato sì io il primo ad avvertire delle numerose varianti suscettibili, come tratto ontologico della cucina contadina, ma attenzione all'eccesso di relativismo: qualunque
razdùra della provincia, perlomeno tagliando fuori le zone di confine (es. bassa piacentina, alte valli ecc., che ovviamente subiscono in misura maggiore influenze dei territori confinanti), ristoratrice o meno, richiesta di un parere sulla ricetta dei
pisarei e fasö ti dirà che
si fanno coi borlotti, con la cotica e la
pistà (la quale a sua volta si fa con aglio e prezzemolo, e - come mi ammonisce la mia signora - va comunque nel soffritto),
basotti o con pochissimo pomodoro. Poi ti dirà anche
come li fa lei stessa o come si fanno nella zona, motivandone con un pizzico d'orgoglio le ragioni
La cucina tradizionale piacentina è partecipativa, diciamo, ma niente affatto relativa, come ho tenuto a evidenziare commentando l'improvvida definizione
piacentini accanto alla variazione proposta dal ristorante orobico da cui è partita la discussione
P.S. Fammi magari una lista delle zone (non necessariamente dei locali) in cui li hai trovati coi cannellini, giusto per mia forte curiosità geografico-antropologica ed individuare una possibile micro-tipicità: io personalmente - ma potrei confondermi - ricordo di averli mangiati solo da Giovannelli, a Sarturano (Val Luretta).
Come avvertiva
fulvia, il tocco di morbidezza del sugo dovrebbe passare per la
pistà, fermo restando che i
pisarei non possono aspirare ad essere un primo cremoso. Non vorrei che il cannellino fosse un espediente alternativo al più banale pomodoro per soddisfare i gusti presumibili del cliente alloctono risparmiando magari sulla
pistà o la cotica,
considerando che nella cucina casalinga non ho
mai, nemmeno per esperienza indiretta, sentito di cannellini usati al posto dei borlotti.