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da Fante il 13 apr 2008 15:31


corona ha scrittoscusatemi una domanda: ma tra i produttori di Montalcino c'è qualcuno che si sente obbligato a fare brunello DOCG? C'è qualcuno che ha la pistola puntata alla testa?


Concordo pienamente con Corona.
Se si guarda solo al lato economico e si vuole esportare più brunello ha un senso cambiare la disclipinare. Ma non vedo perchè si debba fare solo brunello

da montefollonico il 13 apr 2008 19:32


qualche annotazione:
è il 2002 che è stata un annata meno buona, il 2003 invece ottima.

Una appellazione Docg, non influisce un bel niente sul prezzo del vino
Il Chianti, quello normale, non il Classico, è una Docg e costa decisamente poco.

I supertuscan sono , o almeno erano tutte, in origine, delle IGT, e fanno pagare prezzi altissimi.

Il posizionamento commerciale non ha niente a che far vedere con gli "appellativi". Vedo vini carissimi da tavola, e poco costose Dogc.
E' il mercato che fa il prezzo, perchè "dovrebbe " promuovere la qualità.

Cambiare disciplinare??
Più semplice fare degli altri vini, prodotti nel comune di Montalcino. con prezzi di pari livello.
Visto il posizionamento commerciale delle aziende coinvolte, non cambia niente.

Molto rumore per nulla.

Monty

da corona il 13 apr 2008 21:40


montefollonico ha scrittoqualche annotazione:
1) è il 2002 che è stata un annata meno buona, il 2003 invece ottima.

2) Una appellazione Docg, non influisce un bel niente sul prezzo del vino
Il Chianti, quello normale, non il Classico, è una Docg e costa decisamente poco.

3) I supertuscan sono , o almeno erano tutte, in origine, delle IGT, e fanno pagare prezzi altissimi.

4) Il posizionamento commerciale non ha niente a che far vedere con gli "appellativi". Vedo vini carissimi da tavola, e poco costose Dogc.
E' il mercato che fa il prezzo, perchè "dovrebbe " promuovere la qualità.

5) Cambiare disciplinare??
Più semplice fare degli altri vini, prodotti nel comune di Montalcino. con prezzi di pari livello.
Visto il posizionamento commerciale delle aziende coinvolte, non cambia niente.

6) Molto rumore per nulla.

Monty


1) secondo me dalla 2002 si avranno delle belle sorprese, mentre dalla 2003, annata con vini cotti, di sorprese ne avremo solo in negativo (per es.: sassicaia 2002 non è portentoso, ma comunque un buon bicchiere, ma sassicaia 2003 è deplorevole)
2) che la docg non esprima qualità è assodato, ma questo perchè noi italiani siamo dei c@@@@@@i e gli organi di controllo peggio. Un esempio: il decennale 2001 di Palmucci non ha passato l'esame della docg brunello: se questo non è TAFAZZIANO tu come lo definisci?
3) vedi punto 2)
4) se il posizionamento commerciale non ha nulla a che vedere con la denominazione perchè certe aziende sembra abbiano barato? A me pare che su certi mercati avere scritto DOCG BRUNELLO sia meglio che aver scritto IGT TOSCANA. I super tuscan che si vendono a prezzi altissimi si vendono perchè ormai hanno un nome che è un brand: SOLAIA, TIGNANELLO, REDIGAFFI, PERCARLO..., non importa niente a nessuno se sono IGT, DOC O DOCG, potrebbero essere anche VDT e non cambierebbe niente.
5) io sono contrario al cambio del disciplinare del brunello, per questo chiedo se i produttori abbiano una pistola puntata alla testa: possono cambiare nome al vino e seguire le regole che più gli aggradano senza scrivere BRUNELLO.
6) purtroppo, visto le aziende per ora coinvolte, finirà tutto a tarallucci e vino per cui i piccoli subiranno le prepotenze dei grossi.

da vgaber il 22 giu 2008 21:45



Tutte le parole sdrucciole, come tutti i sentimenti sdruccioli, sono naturalmente ridicole.

da scogghi il 11 set 2008 00:43



Il pesce in mare e la padella sul fuoco.....

da scogghi il 21 ott 2008 11:57


Tutto finito in una bolla di sapone :?:

La procura di Siena, dopo un'indagine di otto mesi, ha deciso per il dissequestro di 500mila bottiglie di Castello Banfi, che segue l'archiviazione di casi analoghi per Frescobaldi e Antinori. "Il Brunello 2003 - spiegano i vertici dell'azienda toscana - torna sul mercato dopo che ne è stata verificata la piena conformità al disciplinare". Resta però sullo sfondo la polemica sulla produzione in purezza prevista dal disciplinare, l'enologo Ezio Rivella (che alla guida di Castello Banfi è stato uno degli artefici del successo internazionale del vino Toscano) ribadisce: "La qualità non si detta per legge e gli unici disciplinari che hanno dimostrato di funzionare sono quelli che garantiscono flessibilità ai produttori".

Il 27 ottobre i viticoltori discuteranno le nuove regole produttive. Voi la pensate come Rivella, o come chi sostiene la regola 100% Sangiovese, ed anzi è propenso ad introdurre nuovi paletti. Come ad esempio un ulteriore riduzione delle rese produttive per ettaro.

Il pesce in mare e la padella sul fuoco.....

da balcone il 22 ott 2008 09:39


Io dico che bisogna copiare dai francesi........ :oops:

da nebbiolo75 il 22 ott 2008 11:44



E' difficile dar da mangiare alla gente che non ha fame

da scogghi il 27 ott 2008 16:17


Altra notizia:

Roma - Circa 1,1 milioni di litri di vino Brunello di Montalcino sono stati declassati a Igt Toscana Rosso in seguito alle istanze di restituzioni da parte del Tribunale del riesame di Siena e dopo l'esito delle consulenze tecniche disposte per verificare il rispetto del disciplinare di produzione del Brunello di Montalcino Docg 2003. Lo ha comunicato la Procura di Siena in merito alle ultime notizie apparse sui media. Sono stati restituiti ai proprietari anche circa 450mila litri di vino Rosso di Montalcino e declassati anch'essi a Igt Toscana Rosso. Finora i quantitativi ancora sotto sequestro (l'inchiesta è partita nel 2007) ammontano a 4,4 milioni di litri di Brunello di Montalcino su un totale di 6,5 milioni, e a circa 220mila di Rosso di Montalcino su un totale di circa 700mila litri. Per quanto riguarda le annualità 2004, 2005, 2006 e 2007, la Procura di Siena ha concesso il dissequestro "limitatamente ai quantitivi di vino declassati, non sussistendo più i presupposti per il mantenimento del provvedimento restrittivo. Eventuali dissequestri delle rimanenti quantità saranno invece subordinati ad analisi di laboratorio, già eseguite per l'annata 2003, e a controlli per verificarne la conformità ai disciplinari di produzione di riferimento". Per quanto riguarda l'annata 2003 di Brunello, il dissequestro è stato concesso "non solo in relazione al vino declassato - spiega la Procura di Siena - ma anche per le rimanenti quantità di vino di cui è stata accertata la conformità ai disciplinari di produzione". Due le imprese i cui vini sono risultati conformi ai disciplinari di produzione: "I prodotti di tali aziende non erano stati sottoposti a sequestro preventivo non essendo emersi elementi probatori che inducessero a ritenere che il prodotto fosse stato miscelato con vini di diversa origine". Durante i controlli eseguiti dalla Guardia di finanza di Siena e dall'Ispettorato per il controllo qualità dei prodotti agro-alimentari di Firenze è risultato che "molte imprese coinvolte hanno violato i disciplinari di produzione" sia per il Brunello che per il Rosso di Montalcino.

Il pesce in mare e la padella sul fuoco.....

da scogghi il 28 ott 2008 12:46


Nessuna modifica al disciplinare del Brunello di Montalcino. L'assemblea dei soci del Consorzio di Tutela, riunita ieri, ha respinto in larga maggioranza l'ipotesi di modifica del disciplinare di produzione per permettere l'utilizzo di altre uve oltre il sangiovese. La regola del "sangiovese al 100%" è stata mantenuta anche per il Rosso di Montalcino. "L'indicazione che ci viene dai soci è chiara - ha dichiarato il presidente del Consorzio di Tutela, Patrizio Cencioni, sulle pagine de Il Sole 24 Ore - e va nel senso di riaffermare la tradizione.

Il pesce in mare e la padella sul fuoco.....

da tello-77 il 28 ott 2008 14:30


ma se io avessi in qualche modo acquistato un brunello dell' annata/e e del produttore/i accusato/i potrei in qualche modo rivalermi ?

per fortuna non l' ho fatto, mi tengo a debita distanza da brunelli e amaroni se non conosco bene il produttore, ma per curiosità....

Sù dè dòòòòòòòssss !

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