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Vini italiani? Ma davvero??

da Greedy il 22 nov 2008 19:00


Italian wine? Really?? Is it good???

:shock:

La situazione era ben adatta, tavolata di una trentina di persone, 'razze' miste che andavano dagli stati uniti al giappone, cinesi, scandinavi, russi, polacchi, inglesi, francesi, tedeschi, italiani e spagnoli.
Qui nasce il quesito, la ragazza spagnola mi racconta che si era sorpresa bevendo un rosso italiano (non ricorda cosa) e trovandolo piacevole, non sapeva che noi facessimo vino buono.

:evil:

"Capisci una mazza te di vino", penso. Però pare strano, possibile che non fosse nemmeno a conoscenza che in Italia si producesse vino di qualità?
Ebbene, facendo un rapido giro di domande, chiedendo in sostanza NON quale vino ritenessero il migliore, ma quale vino conoscessero di più, quale secondo loro era più famoso fra quello italiano e quello spagnolo, quasi la metà delle persone ha risposto quello spagnolo.

E parliamo di gente che gira, lavora, viaggia ....

Essere bravi a volte non basta, bisogna anche farlo sapere in giro...

Life is too fu@%ing short! You wann' it? Go get it!

da Falcade il 22 nov 2008 19:08


In questo caso Coro....... ups i Francesi Docent........... :D :D :D

da stefanbo il 22 nov 2008 19:23


Certo che ne abbiamo fatti di errori e ce ne siamo dati di zappe sui piedi in tutti questi anni...
Solo per essere conciso te ne elenco qualcuno:

1) Esportazione: fino a pochi anni fa (ma prima di far cambiare il giudizio ai consumatori stranieri dovrà passarne di acqua sotto i ponti..) in maggioranza prodotti invero mediocri e/o dozzinali
2) Nessuno straccio di politica tesa a valorizzare l'Italia in quanto tale.
Come sempre qui da noi "ognuno per sè", io promuovo me stesso e dei colelghi non mi interesso (l'esatto contrario della politica gastronomica/vinicola francese), quindi percezione del consumatore estero "Se c'è qualcosa di buono lo devo andare a cercare, ma NON perchè italiano in quanto tale, ma perchè ho provato/conosco il produttore e mi fido".
3) Una politica delle DOC, ed in seguito anche delle ultime DOCG, dissennata: in Francia da secoli le denominazioni, i cru, e le classificazioni quelli sono e quelli rimangono, non solo da noi si fa una DOC al giorno per ingraziarsi la regione di turno, ma in più spesso e volentieri i migliori vini neanche sono DOC o DOCG, chi glielo spiega questo ai consumatori stranieri, e soprattutto con quale criterio dovrebbero saperlo?
Se leggo Premier Cru so di potermi fidare di un livello qualitativo alto, è talmente semplice...
4) Ovviamente gli scandali (da quelli gravissimi del vino al metanolo a quelli molto meno gravi ma comunque lesivi della nostra immagine dei Brunelli con uve non da disciplinare) non hanno certo contribuito.

Conclusione: in Italia, come per molte altre cose, noi "sappiamo". ci passiamo parola, facciamo i "carbonari": "Vai lì, dì che ti mando io, che c'è il ristorante/la trattoria/l'olio/il prosciutto/il vino buono", ma non pretendiamo che lo stesso passaparola lo possano capire all'estero!!!

Re: Vini italiani? Ma davvero??

da Fante il 22 nov 2008 19:23


Greedy ha scrittoE parliamo di gente che gira, lavora, viaggia ....


Viaggeranno anche, ma mi sembra davvero eccessivo... forse eri in una tavolata di gente particolarmente stordita :lol:

Re: Vini italiani? Ma davvero??

da Parakarro il 23 nov 2008 20:21


Fante ha scritto
Greedy ha scrittoE parliamo di gente che gira, lavora, viaggia ....


Viaggeranno anche, ma mi sembra davvero eccessivo... forse eri in una tavolata di gente particolarmente stordita :lol:


BRAVO FANTE!
:D

Dai, erano gente che gira in modo bizzarro... Ho visto carte dei vini in ristoranti all'estero con decine e decine di etichette italiche...E tutti vinoni!

Re: Vini italiani? Ma davvero??

da adem il 23 nov 2008 21:03


Parakarro ha scritto Ho visto carte dei vini in ristoranti all'estero con decine e decine di etichette italiche...E tutti vinoni!


Io però a Londra ho visto anche carte con vinacci da ipermercato, in buonissimi ristoranti. :shock:
Mi ero chiesto in effetti che razza di idea avessero a Londra del vino italiano...

Re: Vini italiani? Ma davvero??

da primus il 24 nov 2008 11:07


Greedy ha scritto la ragazza spagnola mi racconta che si era sorpresa bevendo un rosso italiano ........non sapeva che noi facessimo vino buono.



Forse prima di questa sparata ne aveva bevuto troppo.....e come non sapere che in Spagna fanno la corrida.

"Ogni stecca ripetuta due volte è l'inizio di un arrangiamento" (Frank Zappa).

Re: Vini italiani? Ma davvero??

da capohog il 24 nov 2008 11:27


adem ha scritto
Parakarro ha scritto Ho visto carte dei vini in ristoranti all'estero con decine e decine di etichette italiche...E tutti vinoni!


Io però a Londra ho visto anche carte con vinacci da ipermercato, in buonissimi ristoranti. :shock:
Mi ero chiesto in effetti che razza di idea avessero a Londra del vino italiano...

Ho visto una discreta scelta di vini italiani nei super inglesi ed il proliferare di risto di livello italiani a Londra contribuiscono a far conoscere ed apprezzare il vino italiano...
All'estero in generale ho l'impressione che i gusti sul vino italiano siano afflitti però da...francesismi con preferenza per rossi corposi e tanninici, quindi nebbioli, sangiovesi e naturalmente cabernet e merlot nelle loro varie declinazioni.
Mio cognato austriaco per esempio come italiani predilige Barolo o certi grandi barbera, i supertuscans e l' Amarone, insomma tutti pesi massimi ed i miei tentativi di affascinarlo con altri vitigni autoctoni italiani non hanno avuto grande successo...adesso poi è in trip per gli spagnoli (me ne ha fatti assagiare di ottimi, non quelli che trovi al supermaket ovvio :wink: ) ed anche quà tutta artiglieria pesante (con costi più contenuti di quelli italiani) .
E così i suoi amici...

96 cubic inch of good vibs

da nebbiolo75 il 24 nov 2008 12:29


Mia sorella con l'azienda per cui lavora, è stata nelle repubblice Baltiche insieme ad altri produttori italiani, per promuovere il vino italiano.

Era una specie di tour nelle tre capitali dove nelle tappe erano presenti giornalisti, ristoratori e via dicendo.

Bene....secondo loro il Chianti era un vino siciliano e ne erano convinti. Conoscevano Firenze ma non il vino dei dintorni.

Secondo me c'è da lavorare molto sia in termini di quantità ma sopratutto di qualità nella comunicazione. E poi ci sono mercati davvero interessanti come Russia e Cina, quest'ultima sempre in prima pagina per le copie dei prodotti, ma mai per il numero mostruoso di potenziali acquirenti di nostri prodotti.

E' difficile dar da mangiare alla gente che non ha fame

da Parakarro il 24 nov 2008 12:57


Ragassi, molto dipende anche dall'interlocutore....

Ovvio che magari un ragazzino di 20 anni difficilmente conoscerà i vini italiani (non li conoscono nemmeno i ragazzi italiani :wink:).
Dipende dai posti che uno frequenta all'estero, se vai nei pub londinesi è difficile trovare bottiglie italiane anche perchè per loro costano un po troppo....
L'eccellenza italiana all'estero è ampiamente riconosciuta, ornellaia,sassicaia, brunello di montalcino, barolo e amarona hanno ampissimi mercati all'estero grazie a una qualità elevata e a una politica pupplicitaria ben studiata!

da Greedy il 25 nov 2008 11:08


Gli interlocutori erano tutti fra i 30 e i 40, non particolarmente storditi ( :lol: ) e di medio-alta cultura.

I tedeschi, gli inglesi e i francesi sono quelli che hanno risposto "cavolo certo che il vino italiano è buono, meglio di quello spagnolo", gli altri, paesi dell'est, cina, giappone e america ma soprattutto svezia, norvegia e finlandia si sono divisi al 50% fra italia e spagna.

Che ci siano estimatori del nostro vino all'estero è indubbio.
Che siamo conosciuti anche dal 'popolo' come produttori di buon vino è un po' meno certo ...

Cmq ieri mi sono fatto un calicino di Ximenez-Spinola .... bbbono.
8)

Life is too fu@%ing short! You wann' it? Go get it!

da Fante il 25 nov 2008 11:21


Non è che ti pigliavano per i fondelli? 8)

da Fante il 25 nov 2008 11:29


Però diciamoci la verità.
Non è poi così strano che gli svedesi, che se ne fottono allegramente di sentire il terroir nel vino, ignorino la nostra produzione.
Del resto la maggior parte degli italiani chiama la Corona una birra.

Resta comunque il fatto che non possiamo continuare in Italia a misurarcelo da solo dicendoci ma quanto è buono il nostro vino il nostro olio la nostra cucina.

da Parakarro il 25 nov 2008 11:37


Fante ha scrittoDel resto la maggior parte degli italiani chiama la Corona una birra.
.


:lol: :lol: :lol:


Hai ragione, spesso e volentieri ce la facciamo e ce la cantiamo da soli! :D

Altra cosa che spesso non si prende in considerazione è la tempistica....Oggettivamente non sono molti anni che in Italia si è cominciato a far vino come si deve...A parte poche etichette il resto era vino da battaglia.... :roll:

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