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vini biodinamici, parliamone.....

da ohara il 21 set 2005 11:57


Rientro dalle vacanze, latito un pò dal forum ma questa sezione vini è sempre accattivante e quindi cerchiamo di non essere da meno dei nostri fratellini bisticciosi su altre sezioni e scateniamoci su argomenti vivaci.

Dunque dunque, ho letto in tema di Breg alcuni intereventi sulla "filosofia" biodinamica, e mi sembra che il tema valga un topic a sè, ergo ne apro uno.

Che dire. Aprile 2004, in concomitanza con il Vinitaly di Verona un gruppo di vinaioli franco italiani et altri sponsorizza una "contro" manifestazione in quel di Montebello Vicentino (scenografia, una splendida villa palladiana sul cucuzzolo di una collina coltivata a vigneti) sul vino biodinamico, con il nome "VinoVero".

Apriti cielo. Domenico Clerico, a sentirmene parlare nello stand di Langa in, mi inveisce contro con il suo entusiasmo langarolo, mi prende per il gomito e letteralmente mi trascina da quello che a detta sua è innanzitutto un vero vignaiolo e poi, tra l'altro, anche un vignaiolo che fa vino biodinamico: Stefano Bellotti e la sua Cascina degli Ulivi (http://www.trimillii.it/vino-biologico-italia/ulivi.htm). Ottimi Gavi. Sono biodinamici? ben vengano, la qualità in questo caso è davvero eccelsa.

Breg, Ribolla, Gravner, Radikon, nomi che suonano come musica pwer le orecchie (sono contenta che facciano proseliti) e che sono il risultato di ricerche etimologiche innanzitutto (su vitigni e tecniche di viticoltura / cantina) prima che filosofie di moda e velleitarismi intellettuali. Poi che si metta un corno di bue nel terreno, bè, io non so se lo chiederei a Gravner.

Rudolpf Steiner non è personalità di poco conto, Nicholas Joly è dal 1980 che sperimenta. Forse noi italiani stiamo scoprendo una nuova moda?

Che ne dite di confrontare le nostre esperienze, idee, impressioni e riflessioni sul tema?

Vi segnalo tra l'altro una bella riflessione, a mio avviso, di Filippo Ronco su Tigullio Vino a margine di un incontro proprio sul tema che si tenne a Ristorante La Brinca di Genova nel "lontano" 2003 ed è riportato on line (http://www.tigulliovino.it/iniziative/i ... ino_19.htm).

Ciao
Rossella

da Ospite il 22 set 2005 11:12


non c'è dubbio, mia cara, il biodinamico tende a diventare di moda: come classicamente accade, bisognerà attendere che l'assalto fashion al tema si plachi e poi, finalmente, rimarrà qualcosa.
il rischio che si corre, ora come ora, è di sentire affermare in modo incontrollato che il biodinamico è buono perché è l'unico vero, non omologato, l'unico che è davvero capace di esprimere il terroir e via dicendo..
personalmente, e lo dico da fan intrigato, credo sia necessaria una cosa molto banale: assaggiare e riassaggiare, attendere la prova della longevità, annusare e discutere..
cominciamo a bere :D , e si dia inizio alla danza della discussione..

da ohara il 22 set 2005 12:10


K1 ha scrittonon c'è dubbio, mia cara, il biodinamico tende a diventare di moda: come classicamente accade, bisognerà attendere che l'assalto fashion al tema si plachi e poi, finalmente, rimarrà qualcosa.
il rischio che si corre, ora come ora, è di sentire affermare in modo incontrollato che il biodinamico è buono perché è l'unico vero, non omologato, l'unico che è davvero capace di esprimere il terroir e via dicendo..
personalmente, e lo dico da fan intrigato, credo sia necessaria una cosa molto banale: assaggiare e riassaggiare, attendere la prova della longevità, annusare e discutere..
cominciamo a bere :D , e si dia inizio alla danza della discussione..


saggio saggio saggio :wink:

da montefollonico il 22 set 2005 23:24


un caro saluto per cominciare... beh confermo il mio precedente intervento nell'altro topic....attualmente i vini biodinamici non possono distinguersi dagli altri,perchè non esiste normativa alcuna..... sono solo diciamo una filosofia...una scuola di pensiero...quindi possono essere eccelsi ovviamente, ma non perchè sono biodinamici.
Ho tanta paura che sia una moda...come quella del "biologico", metto el virgolette perche ci sarebbe da aprire un forum non un topic sù questo argomento...un saluto sperando di rileggersi prestissimo. Montefollonico

da Ospite il 22 set 2005 23:56


montefollonico ha scrittoun caro saluto per cominciare... beh confermo il mio precedente intervento nell'altro topic....attualmente i vini biodinamici non possono distinguersi dagli altri,perchè non esiste normativa alcuna..... sono solo diciamo una filosofia...una scuola di pensiero...quindi possono essere eccelsi ovviamente, ma non perchè sono biodinamici.
Ho tanta paura che sia una moda...come quella del "biologico", metto el virgolette perche ci sarebbe da aprire un forum non un topic sù questo argomento...un saluto sperando di rileggersi prestissimo. Montefollonico


bene, ok, d'accordo..ma fino ad un certo punto: non direi che dato che non c'è una normativa non si possono distinguere..
in realtà mi risulta che i produttori ispirati alla filosofia di steiner e poi di joly si possano ben identificare (le famose triple A, per esempio) e siano noti agli appassionati.
il punto è capire chi, tra questi, produce a livelli di eccellenza e chi no, se i vini che abbiamo assaggiato ci piacciono o meno, se ( e mi pare proprio di sì) siano tendenzialmente diversi e in genere meno "facili"..
credo sia questo l'oggetto della nostra discussione, il confronto delle nostre grandi o piccole esperienze degustative...
ecco un po' di materiale interessante:
http://www.gamberorosso.it/portale/mens ... colo=941.0

da montefollonico il 23 set 2005 00:09


non volgio essere frainteso...i vini possono davvero essere eccezionali...e molto...ma la carenza della normativa fa si niene sia rigorosamente scientifico.....ne controllato ne controllabile...

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