Yoda ha scrittoIo affermo, e lo dico da un sacco di tempo che l'equazione, posto che come giustamente dici , la valutazione di un vino e' un fatto assolutamente soggettivo, si risolve molto semplicemente con un "mi piace o non mi piace" . Quello che per me e' un prodotto gradevole, a te potrebbe fare schifo e viceversa.Faccio un'associazione con lo sport : esistono performances misurabili , quindi il dato sarà oggettivo , è la misura ( o il tempo , o il gol , o quant'altro) che fa il risultato . Esistono discipline dove la delega di giudizio è data da una giuria di esperti che condividono un criterio di giudizio . L'errore è si presente ma relativo (Ginnastica , tuffi , nuoto sincronizzato ... persino pugilato dove non ci sia il KO) . Quindi una patente di giudizio è data secondo canoni di esperienza , capacità , legittimazione multipla unite da un criterio comune o , perlomeno appunto , condiviso . Dire che ognuno può perpetrare ogni corbelleria in nome del soggettivismo più becro , sarebbe come far fare una guida alla casalinga di Pizzighettone così come chiamare l'uomo della strada a giudicare un incontro di judo o una serie agli Anelli . Non stanno proprio così le cose...
inappetente ha scrittoYoda ha scrittoIo affermo, e lo dico da un sacco di tempo che l'equazione, posto che come giustamente dici , la valutazione di un vino e' un fatto assolutamente soggettivo, si risolve molto semplicemente con un "mi piace o non mi piace" . Quello che per me e' un prodotto gradevole, a te potrebbe fare schifo e viceversa.Faccio un'associazione con lo sport : esistono performances misurabili , quindi il dato sarà oggettivo , è la misura ( o il tempo , o il gol , o quant'altro) che fa il risultato . Esistono discipline dove la delega di giudizio è data da una giuria di esperti che condividono un criterio di giudizio . L'errore è si presente ma relativo (Ginnastica , tuffi , nuoto sincronizzato ... persino pugilato dove non ci sia il KO) . Quindi una patente di giudizio è data secondo canoni di esperienza , capacità , legittimazione multipla unite da un criterio comune o , perlomeno appunto , condiviso . Dire che ognuno può perpetrare ogni corbelleria in nome del soggettivismo più becro , sarebbe come far fare una guida alla casalinga di Pizzighettone così come chiamare l'uomo della strada a giudicare un incontro di judo o una serie agli Anelli . Non stanno proprio così le cose...
Yoda ha scrittoIo affermo, e lo dico da un sacco di tempo che l'equazione, posto che come giustamente dici , la valutazione di un vino e' un fatto assolutamente soggettivo, si risolve molto semplicemente con un "mi piace o non mi piace" . Quello che per me e' un prodotto gradevole, a te potrebbe fare schifo e viceversa.
Ovviamente, proprio per questo, e riconoscendo nel contempo a certi personaggi capacita' tecniche e degustative superiori, ritengo che abbiano il diritto di parlarne , ma sempre in maniera relativa e mai assoluta.
corona ha scrittoYoda ha scrittoIo affermo, e lo dico da un sacco di tempo che l'equazione, posto che come giustamente dici , la valutazione di un vino e' un fatto assolutamente soggettivo, si risolve molto semplicemente con un "mi piace o non mi piace" . Quello che per me e' un prodotto gradevole, a te potrebbe fare schifo e viceversa.
Ovviamente, proprio per questo, e riconoscendo nel contempo a certi personaggi capacita' tecniche e degustative superiori, ritengo che abbiano il diritto di parlarne , ma sempre in maniera relativa e mai assoluta.
la parte evidenziata la considero il paravento per potersi riparare da una mancanza di conoscienza del concetto di qualità.
Secondo me il tutto sta a bere e ribere quei campioni assoluti dell'enologia mondiale e allora si che si comincia a capire.
Mi può star bene il "mi piace/non mi piace" quando si tratta di confrontare vini ordinari, per cui (per esempio) se a uno non piace il nebbiolo dei Produttori del Barbaresco ce ne si può fare una ragione, ma se uno resta schifato da un sorso di monfortino..... peste lo colga.
Yoda ha scrittoE comunque, vedo che anche tu sei uno di quelli che guarda le etichette e non quello che c'e in bottiglia...
Parakarro ha scrittoYoda ha scrittoE comunque, vedo che anche tu sei uno di quelli che guarda le etichette e non quello che c'e in bottiglia...
posso?! posso?!
credo che, conoscendo corona, questa affermazione sia errata...
Parakarro ha scrittoma non si puo' dare per scontato che basta chiamarsi Conterno per avere tutti gli anni il vino ai massimi livelli.
ed invece si...
oltre il fatto che ci sono zone dove devi impegnarti parecchio per fare un vino cattivo, bisogna anche dire che, in caso di pessime annate o produzioni scadenti, certi produttori decidono di NON produrre un determinato vino, o di produrne estremamente poco...
balcone ha scrittoParakarro ha scrittoma non si puo' dare per scontato che basta chiamarsi Conterno per avere tutti gli anni il vino ai massimi livelli.
ed invece si...
oltre il fatto che ci sono zone dove devi impegnarti parecchio per fare un vino cattivo, bisogna anche dire che, in caso di pessime annate o produzioni scadenti, certi produttori decidono di NON produrre un determinato vino, o di produrne estremamente poco...
Strano ma vero, pur non raggiungendo 1/100 della loro cultura enologica sono d'accordo sia con corona che con anoressico ops volevo dire innapetente.
balcone ha scrittoParakarro ha scrittoma non si puo' dare per scontato che basta chiamarsi Conterno per avere tutti gli anni il vino ai massimi livelli.
ed invece si...
oltre il fatto che ci sono zone dove devi impegnarti parecchio per fare un vino cattivo, bisogna anche dire che, in caso di pessime annate o produzioni scadenti, certi produttori decidono di NON produrre un determinato vino, o di produrne estremamente poco...
E' proprio per questo che il Monfortino raggiunge certe cifre. Sarà sempre un prodotto d'eccellenza, così come i vini di Gaja. Non esiste che deludano.
Strano ma vero, pur non raggiungendo 1/100 della loro cultura enologica sono d'accordo sia con corona che con anoressico ops volevo dire innapetente.