Pool ha scrittoQuanto l'etichetta di un vino incide sul vostro acquisto? dai non ditemi che non vi siete mai sentiti attratti a comprare un vino giusto perche' aveva un'etichetta graziosa.....con mia moglie ogni tanto quando mi segue nelle mie missioni in enoteca questo pericolo e' ricorrente...e purtroppo anche io a volte sono tentato....si, so che e' una cazzata ma e' piu' forte di me. A volte con soddisfazione altre volte un po' meno....e voi, che mi dite?... già , io cosa ne dico? ...
Parakarro ha scrittokekè se ne dica nel vino ci sono alcuni fattori (come nella cucina) che vanno ben al di là del gusto... altrimenti non si spiegherebbe la presenza sulle tavole di calici sempre più belli ed estremi, di candele, di decanter, di cantine museo....... purtroppo avete ragione , ma è anche indicator che tanta strada s'ha da fare . Per esperienza personale , le etichette più essenziali hanno sempre caratterizzato il grandissimo vino . Vengo da Madrid , dove nella più grande enoteca del centro c'era una sequenza di vini della Rioja con etichette straordinariamente belle e creative ma dai contenuti , perlomeno , discutibili e prezzi da "grande sospetto" ( dai 4 agli 8 Euro) . Facevano splendidi contraltari etichette semplicissime e lineari ( oltreché affascinanti) di Ermita e Finca Dofi di Alvaro Palacios , Roda , Vega Sicilia Unico e , quasi brutta , di Pingus di Peter Sisseck oppure coreograficamente d'antan quali gli inimmaginifici Castillo YGay Gran Réserva di De Murrieta ...
L'etichetta,il tappo e la capsula fanno parte di tutto questo discorso... D'altronde è un noto maestro culinario italiano che ha detto: "ciò che è bello non può essere cattivo"... o era il contrario
Pool ha scrittoE proprio dalla Spagna che prendevo spunto....ti ricordi quando abbiamo fatto quella chiaccherata sul Priorat....ecco, mi sono comprato qualche bottigliuccia di quelle che mi hai consigliato e li' poi ho ceduto alla tentazione di provare un paio di cose basandomi sull'etichetta....certo, deve essere anche molto il gusto personale, a me per esempio quella di Castillo Ygay piace una cifra e verrei gia' attratto dal label, un'altra stando in Italia che mi piace da morire e' PAOLO BEA e il suo Sagrantino....... beh , sai : il"terzo mondo vinicolo" fa di necessità virtù . Si rivolge ad un target di "sottobevitori" dove certo la conoscenza enografica non permette loro una scelta consapevole . Per cui i produttori fanno a gara per attrarre la loro attenzione , come la pubblicità dell'intimo quando mette sulle autostrade cartelloni con tette e culi spaziali dove l'occhio non può sottrarsi . Nel vino , similmente , ad una scelta "inconsapevole" dove un vino vale l'altro , tu prenderesti l'etichetta più brutta o quella più curata , sperando in un'operazione di "causa effetto" ineccepibile? Cioè nel meccanismo mentale : " vuoi che hanno curato così bene l'etichetta per un vino del cazzo? Senz'altro rischio di più con una etichetta bruttina ... hanno speso senz'altro meno per farla , per cui , proporzionalmente , la qualità i quel vino sarà proporzionale all'immagine proposta"...
Ma come dicevo e' in Australia e USA che hanno raggiunto estremi tipo questi:
http://www.someyoungpunks.com.au/
http://sansliege.com/sansliege08pickpocket.pdf
http://www.charlessmithwines.com/wines.php
Yoda ha scrittoIl packaging ha il suo peso.... io . Paradossalmente , dopo centinaia (migliaia) di degustazioni cieche , vedo molta più tensione , fra degustatori esperti, e livellamento verso il basso di voti per paura di esporsi . Si nota solo il difetto grave , nella trance "da interpretazione" , così da poter avere un alibi sul giudizio negativo . Paradossalmente io sono molto più critico a etichetta scoperta perchè conosco tutti i vini ( o quasi ... ) ; e proprio ai più blasonati non perdono niente ...
...Nessuno di noi potra' mai dire di riuscire a non farsi condizionare da una bella bottiglia o dall' etichetta...
inappetente ha scritto Paradossalmente , dopo centinaia (migliaia) di degustazioni cieche , vedo molta più tensione , fra degustatori esperti, e livellamento verso il basso di voti per paura di esporsi . ...
Yoda ha scritto... sono meccanismi particolari , mica facile capire dal di fuori . Comunque tu non sei certo così sprovveduto come vuoi far credere ...inappetente ha scritto Paradossalmente , dopo centinaia (migliaia) di degustazioni cieche , vedo molta più tensione , fra degustatori esperti, e livellamento verso il basso di voti per paura di esporsi . ...
Codine di paglia.....
Tutti si mettono in fila a seconda degli orientamenti del mercato ,delle mode e.... alla fine...di chi paga di piu'... Quindi la paura impera... Sbagliare ed esporsi, puo' voler dire essere estromessi dal giro.
Io che sono liberissimo di criticare chi voglio perche' le bottiglie le pago...sono sicuramente piu' affidabile, anche se meno competente, di questi pseudoesperti....
Pool ha scrittoFarsela staccare dal ristorante con l'acqua calda e' un numero veramente fantastico.....
Ne hai tante di vini svizzeri? Se vuoi qualcuna te la posso mettere via!
Comunque mi fa piacere di capire tra le righe di non essere l'unico a farsi ciulare da un etichetta graziosa......