...normalmente la dicitura "Riserva" viene...riservata ad una parte della produzione con caratteristiche particolari, che per particolare pratica colturale (resa o età delle vigne) o affinamento( maggiore sosta in recipiente idoneo , quali botti di varia foggia, o in bottiglia) o particolare esposizione permette una teorica maggior qualità del prodotto finito. Per accedere a tale dicitura, non arbitraria, ci si deve assoggettare a restrizioni da disciplinare che impone, appunto, una serie di quegli aspetti . Non per ultimo, anche caratteristiche a volte esplicitate dal punto di vista chimico, quali gradazione alcoolica e financo acidità , parametri comunque legati alle restrizioni colturali/espositive...
PS: molti produttori esasperano questo concetto andando ben al di là dei requisiti minimi richiesti dai disciplinari per questa denominazione aggiunta. Faccio esempi concreti: Biondi Santi con le sue Riserve arriva fino a 60 mesi di affinamento in botte, così come Conterno con il Monfortino e Mauro Mascarello per il Monprivato Càd'Morissio vanno ben al di là della tempistica e rese imposti da disciplinare specifico. Ma potrei fare decine di casi analoghi...

...attenzione poi a non confondere la dicitura, ormai ritengo obsoleta, "Riserva" con le selezioni di vigneto che a volte , per rendere comunicativamente una ulteriore e rigorosa selezione di territorio, si adottano non solo pratiche colturale ma anche produttive e di affinamento ancor più esasperate.
PS: per la tal cosa sarebbe ora che la legislazione si desse n'ammodernata in tal senso, in quanto ormai le DOC e DOCG sono diciture talmente sputtanate che nessuno ormai più ci guarda , salvo l'enobeota di turno che non riesce neppure a distinguere uno Chambolle Musigny Les Cras da un Nuits S.Georges Les Proulieres...

inappetente ha scritto. Per accedere a tale dicitura, non arbitraria, ci si deve assoggettare a restrizioni da disciplinare che impone, appunto, una serie di quegli aspetti ....

quindi quando è all'interno della denominazione del vino (esempio "chianti classico riserva docg") deve rispettare dei parametri?!
un po' come Bolgheri doc e Bolgheri SUPERIORE doc?

se invece troviamo "Rocco del Picio riserva 2005" è possibile che non segua un disciplinare ma che distingua un vino piu' pregiato della cantina? e che quindi sia messo a discrezione del produttore?

Parakarro ha scrittoun po' come Bolgheri doc e Bolgheri SUPERIORE doc?

se invece troviamo "Rocco del Picio riserva 2005" ...

...il famoso "Rocco del Picio" fa eccezione legislativa causa particolarità del terroir...

primus ha scrittoieri a pranzo na guerra che levati.....vediamo chi ha detto minchiate tra me, mia moglie e 2 clienti.


qualcuno tra voi fighi lo sa?

Penso di sapere la risposta : senza fare nomi .... Comincia per P ... e finisce per mus ! lascio ovviamente ai dotti enoici di rispondere sul resto .

santippe28 ha scrittoPenso di sapere la risposta : senza fare nomi .... Comincia per P ... e finisce per mus ! lascio ovviamente ai dotti enoici di rispondere sul resto .

e invece no, tiè. l'ho azzeccata..oddio senza usare i termini tecnici come inappetente, ma la sostanza non cambia.


e dopo questa dammi del lei, grazie.

Massì Primina , contenta te di essere una lei , per me non c è problema , ma dì laverità , ti ha convinto Silbusin al grande passo
Pazza