tradotto in parole povere:
andiamoci a "cercarlo " il vino, sul "territorio", dobbiamo lavorare un po?!
avremmo piu "soddisfazione", perchè il vino di tutti i giorni deve essere ottimo, come dice Ohara, non vinetto, vinello o peggio ancora novello.
saluti

era saltata un parte del mio post.....
consigliavo di andare per cantine cercare il vino possibilmente sfuso...seguire la vendemmia , la vinificazione , , l'invecchiamento in botte, comprarlo possibilmente sfuso, imbottigliarselo, seguire la maturazione nella prorpia cantina....e berselo con grande soddisfazione, sapendo coscientemente cosa si beve....tutti i giorni....

montefollonico ha scrittoera saltata un parte del mio post.....
consigliavo di andare per cantine cercare il vino possibilmente sfuso...seguire la vendemmia , la vinificazione , , l'invecchiamento in botte, comprarlo possibilmente sfuso, imbottigliarselo, seguire la maturazione nella prorpia cantina....e berselo con grande soddisfazione, sapendo coscientemente cosa si beve....tutti i giorni....

monty te lo vedi uno come me (quando abitavo da altre parti l'ho fatto) che prende le damigiane, imbottiglia, abitando vicino a Piazzale Loreto a Milano?
ovvia...poi guarda che la tua teoria sul poco e bene va benissimo, ma su quello che se bevi tutti i giorni perdi la sensibilità, "a la mi sembra na' panzana d'un grullo"
sono stato lunedì u.s. ad una cena dell'AIS di Como, il concetto era proprio l'opposto: nullo die sine bibere.
un abbraccio forte e spero di poterti una volta incontare di persona.
silvano

Ciao silvano... ho detto possibilmente.....ti imbottigli. il vino da solo Il discorso è ampio, andare per piccole cantine permette di imparare, di conoscere e riconoscere il vino.
Di apprezzare quanta cultura e fatica c'è dietro.
Riguardo l'" astinenza", l'Ais........, loro sostengono da tempo il contrario ,ma sono di parte: sennò non potrebbero lavorare tutti i giorni .
Un conto è la professione di sommellier, un conto è l' "assaggio professionale", che come in altre categorie merceologiche, è avvantaggiato dalle astinenze. >Esempio l'olio per citarne una.
Spero di vedersi presto e parlare parlare parlare e bere... Monty

Rinaldo ha scritto

montefollonico ha scrittoun saluto a tutti, mi peritavo di portare il mio piccolo contributo , perchè occorre tempo per questo bell'argomento, e questo manca sempre a tutti. E ce ne sarebbe tanto da argomentare, proviamo un pò:
bene la nostra Ohara nella sua battuta del Gaja da pasto come al solito centra...
orbene negli ultimi lustri sicuramente la qualità del vino che si posa sulle nostre tavole e salità paurosamente, anche i vino piu "comuni" sono di qualità piu che soddisfacente. Il consumo procaqpite per fortuna è pure diminuite.
Consiglio: bere meno e meglio.
Personalmente , ma solo per scelta , per fissazione, non bevo sempre, cioe bevo pocofrequentemente, ma questo per cercare di preservare il gusto, cercando di non abituarsi al vino quotidianamente. sacrificio che però ripaga e molto.
Per chi giustamente per gusto, per salute (il bicchiere quotidiano di rosso ne abbiamo gìà parlato ha effetti terapeutici, che personalmente sostituisco con il succo di uva rossa), per cultura o abitudine vuole il vino quotidianamente consiglio di cimentarsi e di alvorare un pò...
salla ricerca di una, due, tre massimo cantine sia sociali, che meglio di piccoli produttori, locali o no, ma che periodicamente potete visionare e frequentare, seguire i lavori della vigna, e quelli in cantina. Se poi avete la fortuna di comprarci il vino pure sfuso , lo imbottigliate e provate ad invecchialro vedrete che bella soddisfazione, economica di palato e soprattutto di "CULTURA" , PIANO PIANO VI FARETE UN BELLISSIMA CULTURA ENOLOGICA , completa.A presto Montefollonico

Che tradotto per gli umani sarebbe...?

Rinaldo

Avere un sacco di tempo libero

La penso come Monty. Piuttosto che bere tutti i giorni, mi preoccuperei di bere bene. E in fondo in fondo anche l'AIS promuove un bere più consapevole e più di qualità.

Ecco perchè a mio avviso è sempre meglio puntare sulle cantine di qualità, eventualmente non i vini di punta di una cantina, ma magari i vini base, che però in linea di massima mantengono le caratteristiche di qualità della cantina. E ci sono tantissimi esempi di questo tipo.

ohara ha scrittoE in fondo in fondo anche l'AIS promuove un bere più consapevole e più di qualità.

Qualcuno di voi conosce la sede AIS di Cesano Maderno ( MI ) ?
Parte il 1° corso a gennario e pensavo di seguirlo, mi chiedevo se una sede vale l'altra o se ci sono 'sedi migliori' dove seguire il corso.

Dg

se posso dire la mia io e famiglia andavamo fino a qualche anno fa a Imola (Borgo Tossignano) a prendere il Sangiovese, l'abbiamo sempre imbottigliato noi. Azienda Canepella. Adesso hanno venduto ad un tipo di Crema (tra l'altro)....uno che ha un ristorante.

[quote="ohara"]La penso come Monty. Piuttosto che bere tutti i giorni, mi preoccuperei di bere bene. E in fondo in fondo anche l'AIS promuove un bere più consapevole e più di qualità.


Anch'io sono della stessa opinione. Soffro qualche giorno senza vino (magari bevendo birra)
e poi mi gusto una bottiglia di quelle giuste. Rigorosamente prese nelle cantine (o comunque fatte arrivare dal produttore).
E poi vogliamo mettere visitare le cantine in giro per l'Italia?
Secondo me è il miglior modo per conoscere il vino e il suo territorio.

Ciao A.A.

Greedy ha scritto

ohara ha scrittoE in fondo in fondo anche l'AIS promuove un bere più consapevole e più di qualità.

Qualcuno di voi conosce la sede AIS di Cesano Maderno ( MI ) ?
Parte il 1° corso a gennario e pensavo di seguirlo, mi chiedevo se una sede vale l'altra o se ci sono 'sedi migliori' dove seguire il corso.

Dg

Purtroppo non la conosco. In linea di massima rieni presente che i corsi sono strutturati secondo linee guida abbastanza fisse e che si riproducono simili su scala nazionale. Inoltre, ci sono spesso interventi di delegati AIS di altre provincie/regioni. Ti conviene contattare Luca Bandirali che è il responsabile AIS Lombardia per fare una chiaccherata e renderti conto dei programmi. Milano è tendenzialmente iperaffollata per cui forse una sede più periferica ha dei vantaggi e spesso riesce ad organizzare iniziative extra che sui grandi numeri milanesi risultano un pò più difficili.
Ciao

ohara ha scritto In linea di massima rieni presente che i corsi sono strutturati secondo linee guida abbastanza fisse e che si riproducono simili su scala nazionale.

Si infatti leggendo i programmi sul sito dell'AIS avevo capito che seguivano tutti lo stesso programma. Ma si sa che non tutti i maestri/professori insegnano allo stesso modo e speravo di capire chi c'era dietro l'AIS di Cesano, ma appena torno 'al nord' ci faccio un salto e cerco di farmi un'idea. Grazie in ogni caso dell'attenzione!

BTW, magari ad una sommelier snob come te può interessare per la mia proposta Vino e Vela, ti piacerebbe far parte dell'equipaggio e nelle soste di navigazione proporci dei vini in degustazione?

Davide

[quote="Greedy
BTW, magari ad una sommelier snob come te può interessare per la mia proposta Vino e Vela, ti piacerebbe far parte dell'equipaggio e nelle soste di navigazione proporci dei vini in degustazione?

Davide[/quote]

siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii
....però io non capisco un'acca di strambate e affni ....vi attendo in porto

ohara ha scrittosiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii
....però io non capisco un'acca di strambate e affni ....vi attendo in porto

Don't uorri , saranno week-end di navigazione-scuola molto tranquilli, sarà la volta buona che impari a strambare !! (detto fra noi, con un po' di vino viene anche meglio ... )

Ti contatterò a tempo debito per organizzarci, ovviamente aspettiamo almeno la primavera...

Dg