franferrari ha scrittomanufood ha scrittosecondo me il gusto è troppo soggettivo per essere catalogato e comunque il prezzo conta alla fine.
ad esempio io non spenderei mai 100 euro per un Puligny Montrachet di Etienne Sauzet che può essere considerato un'eccellenza, mentre ne spenderei volentieri 40 per il Fiorduva di Marisa Cuomo.
Mi era parso di capirlo...
primus ha scrittoluc83 ha scrittoQuello che voglio dire è che Monsupello per prendere i tre bicchieri (sempre imho) deve essere in assoluto un'eccellenza. Poi se io consumatore voglio cercare e comprare questa etichetta e costa poco, tanto meglio. Anche perché le degustazioni vengono fatte alla cieca quindi il prezzo non dovrebbe rientrare nei parametri.
Ti ho scritto Giulio Ferrari solo per parlare di una delle poche eccellenze che davvero meritano i premi in tema "bollicine",
ho capito ma non è che Monsupello ha vinto il premio universale come miglior spumante in assoluto, hanno selezionato una lista di prodotti in tutta italia e, per la Lombardia, evidentemete NELLA SUA FASCIA DI PREZZO hanno ritenuto, giustamente secondo me, Monsupello una eccellenza....sempre NELLA SUA FASCIA DI PREZZO
ci siamo o ancora no?
luc83 ha scrittoprimus ha scrittoluc83 ha scrittoQuello che voglio dire è che Monsupello per prendere i tre bicchieri (sempre imho) deve essere in assoluto un'eccellenza. Poi se io consumatore voglio cercare e comprare questa etichetta e costa poco, tanto meglio. Anche perché le degustazioni vengono fatte alla cieca quindi il prezzo non dovrebbe rientrare nei parametri.
Ti ho scritto Giulio Ferrari solo per parlare di una delle poche eccellenze che davvero meritano i premi in tema "bollicine",
ho capito ma non è che Monsupello ha vinto il premio universale come miglior spumante in assoluto, hanno selezionato una lista di prodotti in tutta italia e, per la Lombardia, evidentemete NELLA SUA FASCIA DI PREZZO hanno ritenuto, giustamente secondo me, Monsupello una eccellenza....sempre NELLA SUA FASCIA DI PREZZO
ci siamo o ancora no?
no che non ci siamo, la fascia di prezzo non c'entra nulla, i tre bicchieri premiano un'eccellenza assoluta che ha superato gli 84 punti ed in finale ha vinto i tre bicchieri.
primus ha scrittoluc83 ha scrittoprimus ha scrittoluc83 ha scrittoQuello che voglio dire è che Monsupello per prendere i tre bicchieri (sempre imho) deve essere in assoluto un'eccellenza. Poi se io consumatore voglio cercare e comprare questa etichetta e costa poco, tanto meglio. Anche perché le degustazioni vengono fatte alla cieca quindi il prezzo non dovrebbe rientrare nei parametri.
Ti ho scritto Giulio Ferrari solo per parlare di una delle poche eccellenze che davvero meritano i premi in tema "bollicine",
ho capito ma non è che Monsupello ha vinto il premio universale come miglior spumante in assoluto, hanno selezionato una lista di prodotti in tutta italia e, per la Lombardia, evidentemete NELLA SUA FASCIA DI PREZZO hanno ritenuto, giustamente secondo me, Monsupello una eccellenza....sempre NELLA SUA FASCIA DI PREZZO
ci siamo o ancora no?
no che non ci siamo, la fascia di prezzo non c'entra nulla, i tre bicchieri premiano un'eccellenza assoluta che ha superato gli 84 punti ed in finale ha vinto i tre bicchieri.
certo, ma visto che hanno premiato 74 spumanti magari e sottolineo magari hanno spaziato in più fasce di prezzo no?
inappetente ha scritto... è un pò la contraddizione latente delle guide che non sempre hanno un metro di giudizio lineare , e su questa ambiguità ci giocano anche per premiare , a volte, vini non sempre all'altezza di una fascia di valori assoluta. E' un meccanismo che conosco molto bene e , difficile spiegarlo, fa leva su valori "relativi" (come per i concorsi di cani e gatti, per dare l'idea, su cui viene premiato non "il più bel cane" ma quello più rappresentativo dei parametri ottimali della specie) , ma che tiene presente anche il valore assoluto di un vino dal quale non si può prescindere (esempio: Sassicaia, Masseto, Monfortino, Ca'D'Morissio, Riserva di Biondi santi saranno premiati a vita perchè sono indiscutibilmente grandi indipendentemente dal contesto in cui sono inseriti) . So questo non per sentito dire, ma perchè sono stato in commissione Gambero Emilia Romagna per una decina d'anni...
PS: quando si stabilisce il valore assoluto di un vino, il prezzo non ha alcun significato,se rapportato ad una scala che definiamo numerica, anche se di numerico non c'è niente, Era questo che volevo dire inizialmente, mentre concordo con primus che un normale acquirente deve scegliere il massimo per i soldi che spende ...
manufood ha scrittosecondo me il gusto è troppo soggettivo per essere catalogato e comunque il prezzo conta alla fine.
ad esempio io non spenderei mai 100 euro per un Puligny Montrachet di Etienne Sauzet che può essere considerato un'eccellenza, mentre ne spenderei volentieri 40 per il Fiorduva di Marisa Cuomo.
Mauro1980 ha scrittoTi piacciono i vini mediterranei.
Ricordo quanto ti era piaciuta la bicchierata dedicata al grande sud, la Borgogna, evidentemente, non ti da le stesse soddisfazioni.
Non c'è nulla di strano, sono i tuoi gusti
manufood ha scrittoMauro1980 ha scrittoTi piacciono i vini mediterranei.
Ricordo quanto ti era piaciuta la bicchierata dedicata al grande sud, la Borgogna, evidentemente, non ti da le stesse soddisfazioni.
Non c'è nulla di strano, sono i tuoi gusti
concordo!