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Wine Spectator

da Chef Toni il 01 dic 2005 14:24


Pensavo a un regalo per Natale.
Che ne dite, per un appassionato può essere un presente adeguato?
La rivista è' autorevole come sembra o comunque non è il caso di fidarsi degli americani ed è più consigliabile qualcosa di più nostrano?
Devo dire che la versione on-line non è male e se il loro database dei vini è fatto bene sembra interessante...

Grazie!

Mangiare è una necessità, mangiare intelligentemente è un’arte.
(La Rochefoucoult)

Re: Wine Spectator

da ohara il 01 dic 2005 16:14


Chef Toni ha scrittoPensavo a un regalo per Natale.
Che ne dite, per un appassionato può essere un presente adeguato?
La rivista è' autorevole come sembra o comunque non è il caso di fidarsi degli americani ed è più consigliabile qualcosa di più nostrano?
Devo dire che la versione on-line non è male e se il loro database dei vini è fatto bene sembra interessante...

Grazie!


Mah, diciamo che basta che un vino caschi su questa guida tra i top ed automaticamente il prezzo aumenta di un bon 30%!

Re: Wine Spectator

da ohara il 01 dic 2005 16:14


Ma questi topic perchè non vanno nella stanza "Vini e distillati"?

Re: Wine Spectator

da Chef Toni il 01 dic 2005 16:41


ohara ha scrittoMah, diciamo che basta che un vino caschi su questa guida tra i top ed automaticamente il prezzo aumenta di un bon 30%!


Nel senso che il parere di WS è verbo??

Per la tua seconda domanda... Ho sbagliato sezione. Ai moderatori il compito di spostare il topic :roll:

Mangiare è una necessità, mangiare intelligentemente è un’arte.
(La Rochefoucoult)

Re: Wine Spectator

da ohara il 01 dic 2005 19:23


Chef Toni ha scrittoNel senso che il parere di WS è verbo??



Sicuramente sono molto quotati, e ci sanno fare. Hanno una grandissima competenza sui francesi, sugli italiani sono i grandi promotori dei "super tuscans" e affini, tra loro e Parker non so chi per primo abbia iniziato a spingere sugli uvaggi bordolesi sempre e comunque. Da lì alla "bolgherizzazione" dell'Italia il passo è stato davvero breve. Poi per carità su alcuni nomi hanno dimostrato di saperci prendere. Ma tendono a promuovere un pò un gusto omogeneo, vaniglia a gogo, legno in abbondanza barriques e così via.

A mio avviso sono molto affidabili per le quotazioni sui vini più "liquidi" (ops :lol: ) sul mercato.

Re: Wine Spectator

da Chef Toni il 01 dic 2005 19:47


ohara ha scrittoMa tendono a promuovere un pò un gusto omogeneo, vaniglia a gogo, legno in abbondanza barriques e così via.


Mi sembra tanto la descrizione di un vino californiano.
Curiosando qua e là nel loro sito ho avuto effettivamente l'impressione che spingessero (o stimassero) molto i vini della loro terra.
Non so se l'impressione che ho tratto da un mio viaggio in loco sia sbagliata o se mi sia fato prendere un po' troppo dai pregiudizi, ma mi sembra che i vini californiani, anche se piacevoli, siano un po' sopravvalutati dagli americani, con un rapporto q/p esageratamente sbilanciato. Pur nella mia ignoranza (sono poco più che un estimatore) mi danno l'idea di vini 'costruiti', per così dire, in cantina e che questo inevitabilmente tenda a appiattire il gusto.

Sai se esiste un'alternativa europea/italiana a WS??

Attendo dritte! 8)

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(La Rochefoucoult)

Re: Wine Spectator

da ohara il 01 dic 2005 20:40


Sono assolutamete d'accordo con te sull'approccio dei consumatori/critici americani verso i propri prodotti. E non credo che il nostro sia snobismo da europei. basta guardare con che entusiasmo tendono ad esaltare vini che hanno in fondo in fondo una nota sempre iper zuccherosa, o vanigliata o legnosa sparata.

Però poi va riconosciuta l'assoluta professionalità e capacità organizzativa e manageriale nel gestire il "business" vino, e lo si nota dalla qualità degli strumenti, tra cui proprio Wine Spectator che tu menzioni. Sapendo in partenza qual'è la filosofia /approccio, ti avvicini poi però ad una rivista che è una gran bella rivista, fatta molto bene, esauriente, con articoli accattivanti, eccetera eccetera.

In Italia? Patinata così forse solo il Gambero, che a mio parere è una bella rivista, sempre un pò ammiccante, ma tantè, tocca pur vivere, e però non di solo vino si parla. Anzi, tutt'altro.

Di vino vino, c'è Spiritodivino, che fino a qualche anno fa usciva come inserto periodico di Monsieur e che invece ora è in edicola a se. Ha un pò un tono "il bello per l'uomo che piace", ma di vino ci scrive un mio caro amico che è un grandissimo conoscitore e quindi mi fido in assoluto!

Se badi ai contenuti, io penso che Bibenda sia una rivista decorosa, è dell'AIS e non so se si venda in edicola, credo di si, alcuni articoli sono on line http://www.bibenda.it/sommario.php

Non me ne vengono in mente altre. C'è il mitico Corriere Vinicolo, che è molto tecnico, per gli addetti del settore, molto focalizzato su legislazione, politiche, economia del vino. Davvero tecnico.

Perchè non regali dei bei vini? :lol: Per gli appassionati è sempre un piacere...alla fin fine il vino va bevuto, tutto il resto sono chiacchere!

porthos

da Ospite il 01 dic 2005 21:53


date un'occhiata a questa pubblicazione di supernicchia: io mi sono abbonato e la trovo davvero interessante: www.porthos.it
bye

Re: Wine Spectator

da Macs il 02 dic 2005 10:40


ohara ha scrittoBasta guardare con che entusiasmo tendono ad esaltare vini che hanno in fondo in fondo una nota sempre iper zuccherosa, o vanigliata o legnosa sparata.


Credo sia un tipico atteggiamento americano. Si manifesta ovunque questa ricerca spasmodica dell'aroma particolare. Io l'avevo notato nei sigari: più gli aromi sono forti, netti, particolari e più il sigaro viene giudicato buono. Anche lì impazzano le preferenze per i sentori di vaniglia, cioccolato o caffè. Mi piace pensare che tutto ciò sia dovuto al cercare di coinvolgere anche chi non ha un palato "allenato" a cogliere le sfumature più piccole ma ha bisogno della "botta" per sentire il sapore e poi saperlo riconoscere quando, più avanti, lo ritroverà in misura minore.

Insomma, mi illudo che la tanto citata "cultura del sapore" in qualche modo cominci a circolare...

Scusate l'OT, ma ho colto la palla al balzo.

Se gh'è un patrono dei faciademerda, ghe dumandi cosa g'ho de fà...
DVDS - El paradis del Scurpion.

Re: porthos

da ohara il 02 dic 2005 10:42


K1 ha scrittodate un'occhiata a questa pubblicazione di supernicchia: io mi sono abbonato e la trovo davvero interessante: www.porthos.it
bye


interessante
già che ci sono vi segnalo critical wine che forse tu Marco già conosci e che questo weekend propne un'interessante serie di dibattiti e incontri a Milano

http://www.criticalwine.org/index.php

Re: Wine Spectator

da ohara il 02 dic 2005 10:45


[quote="Macs]Mi piace pensare che tutto ciò sia dovuto al cercare di coinvolgere anche chi non ha un palato "allenato" a cogliere le sfumature più piccole ma ha bisogno della "botta" per sentire il sapore e poi saperlo riconoscere quando, più avanti, lo ritroverà in misura minore.
[/quote]

è vero, potrebbe essere per questo, anche questo è un metodo!

da Chef Toni il 02 dic 2005 13:27


Per Macs
Non so se il loro sia un metodo educativo o un'abitudine alle cose 'esagerate'. Ho paura che con un approccio 'step down' si rischi di abituare troppo il palato a dei sapori forti e che quando si passi a qualcosa di meno deciso si rimanga un po' delusi da una mancanza di sapori.

Per K1
Ho curiosato nel loro sito, sembra interessante, specie per quanto riguarda ol loro manifesto. Non so se hai notato, ma per molti versi la loro filosofia è simile a quella de ilmangione.it: privilegiare le sensazioni e le esperienza ai voti e alle classificazioni.
Devo dire però che il sito di WS è decisamente più spettacolare. coem dice ohara, questi 'mmericani quando ci si mettono ci sanno davvero fare.

per ohara
WS voleva essere un'alternativa alle tradizionali bottiglie...

Mangiare è una necessità, mangiare intelligentemente è un’arte.
(La Rochefoucoult)

da ohara il 02 dic 2005 15:34


Chef Toni ha scrittoWS voleva essere un'alternativa alle tradizionali bottiglie...


Hai ragione. Mi è venuta in mente un'alternativa all'abbonamento che potresti fare: una volta ho "regalato" un weekend di degustazione presso l'Ecole du Vins di Beaune, Borgogna, il tempio della degustazione dei borgogna. Se si tratta di un appassionato credo che potrebbe apprezzare, perchè si tratta di una due gorni di full immersion con visite alle cantine, e degustazioni presso la scuola, fatte in maniera assai seria ed anche con camioni olfattivi e vini en primeur.

da Chef Toni il 02 dic 2005 17:14


Veramente un bel regalo!

Immagino che la persona a cui l'hai regalato sapesse il francese però... In caso contrario la vedo un po' dura!

Hai comunque qualche riferimento ho ai fatto tutto da sola?

Mangiare è una necessità, mangiare intelligentemente è un’arte.
(La Rochefoucoult)

da ohara il 02 dic 2005 19:18


https://www.ecoledesvins-bourgogne.com/ ... alites.php

Guarda un pò qui sul sito. Io ho fatto così.
IL francese direi che è opportuno :lol: ..... ma ti posso assicurare che con un mix di milanese e intraprendenza me la sono cavata anche io!!

per chef toni

da Ospite il 02 dic 2005 22:21


Chef Toni ha scritto[
Per K1
Ho curiosato nel loro sito, sembra interessante, specie per quanto riguarda ol loro manifesto. Non so se hai notato, ma per molti versi la loro filosofia è simile a quella de ilmangione.it: privilegiare le sensazioni e le esperienza ai voti e alle classificazioni.
Devo dire però che il sito di WS è decisamente più spettacolare. coem dice ohara, questi 'mmericani quando ci si mettono ci sanno davvero fare.
...


Vero, se poi avrai modo di leggere "Il matrimonio tra cibo e vino", un libro edito da loro e scritto da Sandro Sangiorgi, potrai trovarci un sacco di spunti interessanti.
Ti dirò, per quanto riguarda WS, pur non volendo sembrare qualunquisticamente antiamericano, lo trovo un po' troppo -appunto- spettacolarizzato e un po' troppo orientato all'opulenza-di-tendenza. Ma il mio è il parere di un misero apprendista.. :D

Re: per chef toni

da ohara il 07 dic 2005 14:36


In viaggio per lavoro mi sono comprata l'ultimo numero di WS, appunto, per rinfrescare la memoria.

Bè, c'è un'interessantissinmo articolo sulla Cina e sulle produzoni emergenti in zona, idem un altrettanto interessante articolo su cosa vuole dire veramente fare viticultura biodinamica, i.e. la serietà dell'approccio in Francia.

POi certo se vado a guardare le loro degustazioni di italiani rimango basita sia per la banalità di alcune scelte che per la lacunosità. Ma forse qui la responsabilità va condivisa un pò anche da noi stessi, come sistema Italia intendo. Vabbè, altri discorsi.

Ho poi comprato anche un'altra rivista, Vinum, nell'edizione italiana, anche se capisco che si tratta di una rivista "europea" con edizioni in altri paesi. Non l'avevo mai acquistata prima, alcune cose mi sono sembrate interessanti, per esempi c'è una bella analisi di Cote du Rhone, e anche alcuni assaggi particolari. Curioso che se si va sul sito non appare l'Italia!
Comunque l'indirizzo on line è il seguente, ve lo segnalo:
http://www.vinum.info/

ciao ciao

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